TWR le good vibrations del trailer di Star Wars Rogue One

Ammetto che quando fu reso noto che il primo spin-off di Star Wars avrebbe avuto come nucleo centrale il furto dei piani della Morte Nera, rimasi parecchio perplesso. L’enorme aspettativa di scoprire finalmente, con Episodio VII, il post-Ritorno dello Jedi non era neanche lontanamente paragonabile al concept di base di Rogue One. Poi, dopo Il Risveglio della Forza, appagato da Rey e Kylo-Ren e man mano che le indiscrezioni su Rogue One aumentavano, anche la mia curiosità cresceva. Finché, poche ore fa, dopo aver visto il trailer sono stato pervaso da good vibrations.

Innanzitutto riguardiamocelo, che non fa mai male…

Ora, premettendo che un trailer non fa primavera, vi dico quali sono gli elementi che mi hanno trasmesso quest’ondata di buon umore.

Felicity Jones. Il centro di gravità del trailer di Rogue One è lei, l’attrice arrivata alla ribalta per la straordinaria parte della moglie di Stephen Hawking nel meraviglioso La Teoria del Tutto. Il nome del suo personaggio è uno dei pochissimi noti tra quelli dei membri del cast, si chiamerà Jyn Erso e, da queste prime battute, sembra che ci verrà mostrata non solo la sua missione di recupero dei piani della Morte Nera (quelli che Leia invia ad Obi-Wan con R2 all’inizio di Episodio IV), ma anche il suo reclutamento da parte dell’alleanza ribelle. Da alcuni brevi fotogrammi sembra che, come ogni eroe dell’universo di Star Wars, anche Jyn sia accompagnata da un droide, sembrerebbe un modello di protocollare.
Dopo Rey in Episodio VII, ecco un’altra donna ad interpretare l’eroe protagonista, proseguendo nel trend hollywoodiano degli ultimi anni di dar sempre più spazio a protagoniste femminili (vedi, tra le altre, la Katniss Everdeen di Hunger Games). Ci sta. Finora le due trilogie avevano mostrato le due “principesse”, Leia e Padme, per quanto combattive guerriere, sempre relegate ad un ruolo non di primissimo piano rispetto ai vari Luke, Han, Obi-Wan ed Anakin. 

L’alleanza ribelle al centro di tutto. Rogue One si concentra principalmente sull’alleanza ribelle. Con un’apprezzabile variazione tematica rispetto al solito, il conflitto tra Cavalieri Jedi e Sith lascia spazio a quello tra Alleanza Ribelle ed Impero Galattico. Quindi, molto probabilmente, meno fantasy e più war movie, ma con l’ormai consolidata ambientazione dell’universo di Guerre Stellari. La breve sequenza che vede lo scontro tra i ribelli ed i camminatori AT-AT in quel contesto simil tropicale con le palme, fa molto Apocalypse Now


Adoro l’odore dei blaster al mattino.

L’estetica dei protagonisti. Come ogni nuovo tassello dell’universo cinematografico di Star Wars, anche Rogue One inserisce nuovi personaggi e nuovi trooper. 
Gli stormtrooper, trattandosi di un film che sarà ambientato immediatamente prima di Episodio IV, sono giustamente identici a quelli classici (e, quasi certamente, avranno una mira altrettanto discutibile). A loro, però, si aggiungono dei nuovi trooper in divisa nera. Secondo rumor attendibili ed insistenti che ormai circolano da parecchie settimane, questi shadow trooper sarebbero i membri di uno speciale Squadrone della Morte.

C’è poi un misterioso ufficiale imperiale in un’inedita divisa bianca con tanto di mantello…

…l’attore è Ben Mendelshon che alcuni di voi ricorderanno in The Dark Knight Rises o nella serie Netflix Bloodline. Molti indizi (dai gradi sulla divisa alla somiglianza fisica) fanno pensare possa trattarsi del Grand Moff Tarkin.

 

Non mi stupirei fosse proprio lui il main villain del film, visto soprattutto l’intimo legame di Tarkin con la Morte Nera.

C’è poi un altro misterioso personaggio incappucciato con ai lati le storiche guardie imperiali con i loro drappi rosso porpora. Non sembrerebbe Vader, anche se la sua presenza nel film è pressoché scontata.


Vader, sei tu?

Quello che ho trovato più fico di tutti, però, è lui: il premio Oscar Forest Whitaker con una specie di armatura atomica di Fallout senza elmo.


Er mejo fico der bigonzo!

Per chiudere il discorso sui nuovi personaggi (mi da tanto l’idea di una Suicide Sqaud ribelle, a voi no?), nel team di Jyn ci saranno questo tipo che mortifica gli stormtrooper con un bastone:

Quest’altro che sembra equipaggiato con un lanciafiamme:

Ed infine quest’uomo con la giacca interpretato da tale Diego Luna:

Non mi stupirei dovesse trattarsi di Kes Dameron, padre del pilota di X-Wing Poe Dameron, uno dei protagonisti di Episodio VII. Sia Luna che Oscar Isaac (l’interprete di Poe) sono sudamericani e poi, volendo infittire i legami e le sottotrame tra i vari film, questa scelta avrebbe senso.
Kes Dameron, tra l’altro, è un personaggio comparso nel fumetto del nuovo canone di Star Wars L’Impero a Pezzi di Greg Rucka e Marco Checchetto. Fumetto in cui lo stesso Checchetto ci ha rivelato, durante un’intervista di poche settimane fa, che sono presenti veicoli ribelli che vedremo in Rogue One


Kes, Diego Luna e Poe

L’ambientazione. Si respira aria di Star Wars in ogni fotogramma. Molte delle scene in cui Jyn decima stormtrooper sono ambientate su un pianeta destertico con dei vaporizzatori d’acqua caratteristici: siamo senz’altro su Tatooine.
Poi c’è una sequenza ambientata nella base ribelle di Yavin in cui la stessa Jyn viene portata al cospetto di Mon Mothma, un personaggio che, nonostante sia apparso solo in una breve sequenza de Il Ritorno dello Jedi ha sempre goduto di una certa popolarità (deve essere per via dell’improbabile tunica che indossa). Nota di merito ai responsabili del casting che hanno trovato un’attrice, Genevieve O’Reilly, che somiglia incredibilmente all’interprete originale del personaggio.

Piccolo spazio curiosità: Genevieve O’Reilly aveva interpretato Mon Mothma anche in La Vendetta dei Sith ma la scena fu tagliata dal montaggio finale del film. 

E, a proposito della base ribelle, notate qualche somiglianza?

Per non parlare poi, dell’ottimo uso del digitale nel mostrare l’assemblaggio finale del superlaser della Morte Nera. Con tanto di incrociatori imperiali parcheggiati lì a fianco per rendere ancora più imponente la stazione spaziale dell’Impero…

Insomma quello di Rogue One è un trailer che ci riporta alle atmosfere di quella galassia lontana lontana con l’apprezzabile merito di rivelare ben poco della trama e del background dei personaggi. E per fare centro nel cuore degli appassionati non c’è neanche stato bisogno di tirar fuori Vader al primo colpo (è una cartuccia che Disney e Lucasfilm, sono certo, si giocheranno più avanti). Rimane anche la curiosità per vedere quale sarà il ruolo di un altro big del cast: Mads Mikkelsen, il dottor Lecter dell’Hannibal televisivo di Bryan Fuller che sarà, tra l’altro, il villain del film Marvel Doctor Strange. Speculazioni che circolano in rete lo vedono nei panni di uno scienziato imperiale che, rivoltandosi contro l’imperatore, sarà determinante per l’acquisizione dei piani della Morte Nera da parte dei ribelli. Si vocifera, inoltre, possa essere il padre di Jyn. Vedremo.
C’è comunque da augurarsi che Gareth Edwards, regista del buon Godzilla del 2014 (quello con Bryan Cranston per intenderci), sia riuscito a confezionare un film come si deve. Le premesse sembrano davvero buone.

Io vi saluto e vi ricordo che i più autorevoli e sopraffini sproloqui dell’internet li trovate sulla mia pagina Facebook:

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