Autori: Frank Miller (testi), David Mazzuchelli (disegni)
Casa Editrice: Panini
Provenienza: USA
Vendetta e perdono. Questi i temi principali attorno ai quali si sviluppa la frenetica trama di questa meravigliosa seconda run di Frank Miller alla direzione del diavolo rosso.
Dopo la celebre Elektra saga del 1979, Miller torna a narrare le gesta dell’eroe meno super e più umano di tutto il panorama Marvel, con una storia dalle tinte tanto forti e crude, quanto commuoventi ed emozionanti. Al suo fianco, David Mazzucchelli, già disegnatore di Devil durante la splendida saga scritta da Denny O’Neil, che, con il suo tratto essenziale e raffinato al tempo stesso, contribuisce alla fortuna di questa pregevole storia, così come farà in seguito con il celebre Batman: Anno Uno.
In Devil: Rinascita (DareDevil: Born Again) Miller narra la caduta e la resurrezione di Matt Murdock, avvocato non vedente di New York che, a causa di un incidente occorsogli in giovane età, acquisisce e sviluppa poteri extrasensoriali, divenendo in tal modo Devil, il vigilante rosso di Hell’s Kitchen. Tuttavia, stavolta non sarà l’eroe mascherato il protagonista di questa avventura, quanto piuttosto l’uomo che si cela dietro quella maschera. Saranno, infatti, le sofferenze personali di Matt, il tradimento subito ad opera del suo più grande amore Karen Page e la contestuale perdita di tutto ciò che ha costruito nella propria vita, a far sprofondare il nostro avvocato in una spirale di sofferenza e di inquietudine, dalla quale solo a fatica riuscirà a venir fuori.
Kingpin, nemico di sempre e assoluto signore del crimine di New York, venuto a conoscenza della vera identità di Devil, decide di privare quest’ultimo del suo lavoro, dei soldi, della casa e persino della propria reputazione, conducendo lo stesso Matt, dapprima alla depressione, e poi alla follia.
Ed è fondamentale, a mio avviso, il ruolo di Kingpin in questa storia: un villain senza costume e senza poteri che riesce ad essere ben più crudele e spietato di tanti suoi illustri colleghi, e che rappresenta, mai come in questo caso, la perfetta nemesi di Murdock e degli ideali di giustizia che egli stesso rappresenta e persegue. Kingpin manderà in frantumi la vita di Matt, trascinandolo inesorabilmente in un vortice di solitudine e dolore, che lo porterà inesorabilmente a toccare il fondo. Saranno però gli insegnamenti del padre di Matt, pugile morto per difendere i propri ideali, a restituire al nostro protagonista la forza per rialzarsi, combattere e riscattare se stesso e la propria esistenza. Matt dovrà sconfiggere i fantasmi che albergano dentro la sua coscienza, prima di recuperare la propria lucidità e di indirizzare la propria rabbia e la propria vendetta nei confronti di chi lo ha spinto verso il baratro della disperazione. Per farlo dovrà guardare dentro di lui e riscoprire quelle motivazioni e quei sentimenti che lo hanno portato a diventare ciò che è: un uomo senza paura.
Ma Devil: Rinascita, come detto, non è solo una storia di vendetta. E’ anche e soprattutto una storia di redenzione e di perdono, oltre ad essere la perfetta rappresentazione della purezza e degli ideali di giustizia che albergano nell’animo di Matt Murdock: un uomo che, per quanto tenti a tutti i costi di migliorare la realtà che lo circonda, finisce inevitabilmente per subire sulla propria carne lo stesso male che tenta di combattere; ma che, nonostante ciò, finirà per anteporre l’amore verso il prossimo, all’odio e al rancore generati dalla crudeltà ingiustamente ricevuta.
Ed è, in fondo, proprio questo il messaggio che intende trasmetterci l’autore; e cioè, che non conta la quantità di sofferenza, di oscurità e di dolore che si patisca nella vita, perché è grazie all’amore e al coraggio che portiamo dentro che riusciremo a rialzare la testa, a scuoterci di dosso la polvere della sconfitta e a non arrenderci mai.
VOTO: 9