Una svolta epocale per gli appassionati di serie TV, i fans delle tribune politiche e degli zombies sono in sollucchero: The Walking Dead 3×13, ovvero il primo confronto elettorale in un telefilm sugli zombies. Romero, prendi nota!
Il titolo dell’episodio “Arrow on the Doorpost” (che vuol dire “Freccia sull’uscio“) evoca quello che é il nocciolo dell’episodio: la dichiarazione di guerra tra i due antagonisti della serie, il Governatore e lo Sceriffo sciroccato. Ma l’omino-delle-traduzioni-dei-titoli-di-TWD é tornato all’opera più in forma che mai: l’episodio su FOX Italia aveva per titolo “Apri gli occhi“?!?
Perchè mai? vi chiederete. Ma naturale: é un evidente omaggio al film “Apri gli occhi” di Amenabar, pellicola il cui rifacimento statunitense é il più celebre Vanilla Sky con Tom Cruise. Insomma, dai… senza troppi giri di parole: come al solito, non c’entra una mazza é poco attinente.
Dicevamo di questa impostazione davvero orginale, in fin dei conti un bel dialogo tra Rick ed il Gov. prima o poi ci sarebbe dovuto essere, mica potevano continuare a spararsi a distanza! E quale migliore espediente avrebbe potuto trovare lo sceneggiatore di turno (tale David Boyd) se non una tribuna politica? Vediamo dunque i due contendenti seduti a un tavolo con una bella bottiglia di whisky (ma sembrano i tizi dell’amaro Montenegro che sbevacchiano dopo aver recuperato “l’antico vaso”!). Rick, per l’occasione si é pettinato ben bene con l’olio delle patatine fritte, il Governatore dal canto suo sfoggia un copertone Pirelli nuovo di zecca a coprire l’occhio offeso. Un ambiente idilliaco per un confronto.
…
…
(Ma l’ha detto davvero?)
…
(Si, ha detto proprio così!)
…
Ora, questo é davvero troppo! Per la prima volta Rick ed il Governatore dello stato libero di Bananas sono d’accordo: é esageratamente cretina. La buttano fuori.
Rick ha la solita visione: vede gli hoompa loompa e crede di essere Willy Wonka a cui vogliono rubare la prigione di cioccolato ma ecco che, a riportare l’ordine, interviene Bruno Vespa con un plastico dell’agguato al carcere operato dal Governatore. I due battibeccano un po’ ed alla fine trovano un accordo: Michonne al Governatore in cambio della riforma della legge elettorale a Woodbury. Bene così.
Si comincia con l’arrivo di una mezza dozzina di zombies, i nostri eroi faranno dunque gara a chi ce l’ha più grosso ed iniziano uno sbudellamento acrobatico: Martinez fa roteare una mazza da baseball, Daryl lancia pugnali e inizia a sparare dardi dalle natiche, Andrea sfonda orbite con un coltellino svizzero. Dopo questo inutile sfoggio di celodurismo, Daryl fa quattro chiacchiere con la comparsa Martinez (o Moralez o Rodriguez) che prevedibilmente morirà entro il finale di stagione, mentre Hershel stringe amicizia con il maggiordomo del governatore: Milton. In questo scenario si consuma il dramma di Andrea che, appreso delle molestie a Maggie da parte del Gov, entra in crisi e manifesta ad Hershel le sue perplessità. Ma, avendo la nostra Andrea il quoziente intellettivo di una libellula lobotomizzata, a fine episodio tornerà a Woodbury (insomma non se l’é sentita di rischiare la trombata sicura col Governatore, poi al carcere con chi ci provava? Con Hershel?).
Intanto alla prigione gravissimo errore tattico di Glenn che, arrapatissimo, si tromba Maggie a ridosso del finale di stagione. Ben sappiamo la triste sorte che tocca agli amanti nei film horror, se il cliché verrà rispettato, potremmo dire presto addio ad uno dei due. Chissà…
Goodbye roamers!
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