THE WALKING REC: 3×11 Giuda Ballerina

Ci siamo lasciati 7 giorni fa con due fazioni pronte allo scontro: ci ritroviamo 7 giorni dopo coi due allenatori (Rick ed il Governatore) pronti a schierare la formazione del loro fantaguerriglia. 

L’episodio 3×11 dal titolo “I Ain’t A Judas” é stato, come sempre, mal tradotto in italiano dal mitologico omino-delle-traduzioni-dei-titoli-delle-puntate-di-TWD con un semplice “Giuda“. Ora, voi direte “certo che sei un bel rompiballe: sempre ad accanirti col povero incolpevole omino-delle-traduzioni-dei-titoli-delle-puntate-di-TWD! Stavolta mica ha stravolto il senso dell’episodio!?!
E INVECE NO!!!
Perchè il Giuda in questione é Andrea, ex-ballerina di strip club, e il titolo inglese presenta logicamente un sottotitolo: la corretta traduzione, infatti, avrebbe dovuto essere “Non sono un Giuda (sono solo un po’ zoccola)“.

Comunque sia, andiamo avanti.

La puntata si apre con Carl, il Chuck Norris della quinta elementare, che dice al padre Rick, lo sceriffo sciroccato, di mettersi in aspettativa dal ruolo di leader per motivi di famiglia. Non ha mica tutti i torti, Carl Norris…

Dopo un rapido cambio di scena, torniamo a Woodbury dove, canticchiando Don’t Want No Short Dick Man (famoso pezzo dance che impazzava nei primi anni ’90), entra in scena il mignottone intergalattico con circuiti di mille zoccole: Andrea che, essendo  totalmente cretina, prova a convincere il Governatore a fare mignolino con Rick. Ovvimente non ci riesce.
La nostra biondona decide allora di andare a parlare con Rick, perchè lei, oltre ad essere un’abile diplomatica, é una grande oratrice e la lingua la usa benissimo! 
Ma, mentre é a passeggio nei boschi infestati di zombie con quel tale Milton (il dott. Frankenstein del Governatore), ecco che incontra Tyreese (col suo immancabile cappellino da pubblicità del Tonno Insuperabile) e quei tre tizi che si porta dietro. Tutto normale: immaginiamo che tra la prigione e Woodbury ci siano circa 300 metri di distanza e, soprattutto, un unico sentiero in mezzo ai boschi.
La cosa ancor più divertente, però, é che Andrea, nella scena successiva é già arrivata alla prigione senza neanche una macchina, una moto, un monopattino. A piedi e con uno zombie al guinzaglio! 
Dunque non é solo il Governatore ad avere i superopoteri (come abbiamo visto nell’episodio 3×10), perché Andrea si teletrasporta!
Sarà l’acqua di Woodbury…

Nel vedere la mononeuronica arrivare c’è già chi si frega le mani pensando alle ondate di libido che potrà regalare agli inquilini del carcere. Ma lei é arrivata con uno scopo (lo vedi che usi termini tendenziosi?) più nobile: convincere Rick a fare mignolino col governatore. Anche stavolta, ovviamente, non ci riesce.
Andrea allora se ne va promettendo a Rick che, magari dopo una bella trombata, potrebbe anche decidere di uccidere il Governatore.
Ma, tornata a Woodbury, fa quello che le riesce meglio: una sana sessione di sesso (di ammazzare il Governatore non se ne parla senza prima aver trovato un’altra liana a cui appendersi).
A proposito di Governatore, il momento clou della puntata é senz’altro il suo radicale cambio di look: via il post-it che usava per coprire la ferita all’occhio, ecco che arriva una bendina alla capitan Uncino, personaggio di cui il Governatore é un fanboy sfegatato.

In tutto questo Tyreese e le tre comparse/carne da macello, si offrono di aiutare un tizio appena conosciuto (il Governatore) a fare irruzione nel carcere di Rick. Davvero credibile…

In sostanza tutto l’episodio si riduce ad una visita di cortesia di Andrea alla prigione, un salutino ai vecchi amici per conoscere una neonata. Neonata il cui nomignolo (spaccaculi) é di una tristezza disarmante.
Ma poi, invece di presentarsi a mani vuote, un pensierino della Chicco lo poteva portare.

Cerco di essere serio solo per un istante (perché finora non lo sei stato?) e vi dico quale, secondo me, é il vero problema di questa stagione 3: la saga della prigione ha delle potenzialità enormi e rappresenta indubbiamente la vetta narrativa più alta del comic di Kirkman. Sembra dunque incredibile che da vicende apparentemente prive di spunti come quelle avvenute nella fattoria di Hershel sia stata tirata fuori una stagione 2 variegata e quasi sempre capace di tenere alta la tensione (e l’attenzione dello spettatore), mentre con della premesse così interessanti come quelle che si erano create in questa stagione 3 si sia andati così sotto le aspettative.

Bene, tornando nuovamente poco seri e scontrandoci con la dura realtà, non dimentichiamo il tragico finale di puntata: il vuoto pneumatico dei primi 40 minuti lascia il campo al momento “famiglia Bradford” con la figlia di Hershel (quella biondina di cui nessuno ricorda il nome) che inizia a cantare una canzone a cappella nell’incredulità generale. 
Disastro totale.

Arrivederci alla prossima settimana con l’episodio 3×12 dal titolo “Clear” da noi tradotto come “Shampoo Antiforfora” 

Goodbye Roamers.

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