NO HERO di Warren Ellis, Juan Jose Ryp – riflessioni

Premessa, parlerò di qualcosa che potrebbe urtare la sensibilità di qualcuno, e dirò cose errate e insensate, guardatelo come un flusso di conoscenza dove alla fine l’importante più che la verità è la suggestione.

 

L’Avatar Press è una casa editrice che permette agli scrittori di raccontare le loro storie senza doversi preoccupare del codice di regolamentazione dei fumetti, è praticamente la “frontiera” del mondo di carta, dove quasi tutto è permesso, l’importante è raccontare una storia, magari nel modo più violento e sboccato possibile.

Warren Ellis è uno scrittore inglese, è considerato uno dei migliori e ama scrivere di distopie e fantascienza punk .Detto in poche parole Ellis è un bastardo, nei suoi fumetti  autoriali raramente c’è speranza, è tutto seppellito in un calderone di malvagità ed egoismo dove troppo tardi ci si rende conto di star tifando per i cattivi. Ellis non è cinico, è indifferente, fa satira, odia il mondo, le regole morali ipocrite che ci creiamo attorno per darci una parvenza di umanità, e sputa il suo odio dritto in faccia attraverso i discorsi dei personaggi.

 No Hero è un fumetto di Warren Ellis per la Avatar Press.

Ora scendete in basso e guardate l’immagine allegata per capire di cosa sto parlando. Io a volte guardo cose terribili, horror raccapriccianti e guro abbastanza esagerati nella loro violenza insensata,  cosa ha di diverso quell’immagine? Probabilmente il modo in cui può essere letta. Io sono arrivato a 3 livelli di lettura, ma sarebbe insensato dirveli senza prima spendere un paio di righe per parlare di questo fumetto.

Nel mondo di No Hero esiste una squadra di esseri superiori, la Front Line, nata negli anni 60 negli Stati Uniti durante il movimento della controcultura. I suoi partecipanti attraverso una particolare droga che da superpoteri ma allo stesso tempo rende totalmente amorali riesce negli anni a creare uno status quo basato sul loro potere. In poche parole è come se i Vendicatori controllassero il mondo cercando di portare ordine e giustizia. Il fumetto segue il percorso di un aspirante Front Line, Carver, dal reclutamento. alla sua celebrazione come eroe, fino ad imponente e folle bagno di sangue finale dove tutto  il male e le bugie vengono a galla. 

Il primo livello di lettura, basato sulla violenza fisica, è sia semplice che accurato, insomma, il nostro ha appena massacrato un suo compagno e ne indossa la spina dorsale come un trofeo e elevandola a oggetto sessuale, il gioco di parole nel baloon è lampante. Mi piace la particolare cura nell’ immagine, in un mondo dove si tifa al rialzo a chi riesce ad essere più cattivo postando pezzi di carne maciullata sulle pagine di facebook  e in fumetti  gore in cui il corpo è visto semplicemente come budella inanimate si tende a dimenticare di cosa è davvero fatto un uomo. Questo fumetto non lo dimentica, un uomo è fatto di carne come di fluidi e acqua, ed è letteralmente su quelli che il protagonista poggia.

Il secondo livello di lettura è psicologico, durante il fumetto il protagonista subisce delle malformazioni e delle lesioni veramente pesanti, tra cui la perdita della pelle e della cartilagine e la caduta del pene. Si potrebbe pensare che questo porti il personaggio a impazzire ma non è cosi. Leggendo il fumetto si scopre che Carver ha una lunga storia di molestie passate da parte del padrino, che letteralmente gli provocava dei tagli e poi lo molestava. Carver perde il pene come riconoscimento di impotenza esplicita, sia sessuale date le molestie che fisica per non essersi mai riuscito a ribellare, ed è per questo che dopo aver pienamente preso coscienza del suo potere indossa la spina dorsale del suo nemico, è un riconoscimento di forza, di indipendenza ristabilita.

Il terzo livello è quello concettuale, il livello puramente satirico dell’opera. La Front Line nasce negli anni 60 per ribellarsi al vecchio sistema fallimentare e marcio ed offre una valida alternativa, un mondo nuovo, un utopia per portare il mondo ad un epoca di pace. Il nuovo status quo però deve essere difeso, e la Front Line col tempo diventa sempre più repressiva e brutale, compie atti del tutto imperdonabili, come il bombardamento atomico dell’Africa. La Front Line cercando di offrire un alternativa di pace stabile si è trasformata nel mostro oppressivo definitivo, facendo marcire il mondo molto più che i regimi passati. Un idea rivoluzionaria cristallizzata che non è stata al passo con i tempi, ed ora opprime un mondo che non riesce a capire e di cui ha segretamente paura. Ecco come l’atto barbaro dell’immagine si trasfigura in un allegoria, il giovane, pazzo per tutta la violenza si ribella contro il vecchio sistema nell’unico modo che conosce, e indossa la sua spina dorsale, simbolo della durezza del regime invisibile come un pene, simbolo di fertilità e di vita. E’ suggestivo anche notare dove avviene questo atto, Carver sta camminando letteralmente sull’acqua, novello Gesù Cristo schizzato del 21esimo secolo. Ma come Gesù, che non è stato capace di portare un cambiamento nell’animo umano, anche Carver fallisce, il mondo, ritrovandosi senza un padrone, precipita nell’anarchia e letteralmente imbocca la via dell’autodistruzione.

Ed ecco perché questa immagina è cosi terribile, perché ti costringe a pensare a un atto cosi disgustoso come dovuto, un passo obbligatorio nel riprendersi la propria libertà di essere umano. Nel perseguire il fine di tornare liberi la violenza non è solo giustificata, ma incoraggiata e messa sotto una luce positiva, eppure nera, che non fa altro che rendere più nero il mondo in cui si vive.

 

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