Per i pochi che non lo sapessero, i crossover non sono altro che delle storie dove i protagonisti di alcune testate fumettistiche si uniscono in un’unica storia. Sono molto comuni i crossover circoscritti a due sole testate (generalmente chiamati team-up), anche se la Marvel Comics negli ultimi anni, ha iniziato a pubblicare un crossover all’anno, che comprende tutti i supereroi della Casa delle Idee. Ovviamente non mancano crossover minori come quello che recensisco oggi, che comprende Ghost Rider, Venom, X-23 e Hulk Rosso: “Il circolo dei quattro”.
La storia è molto semplice: il figlio di Mefisto, Cuorenero, vuole portare l’inferno sulla Terra, ma i quattro protagonisti, grazie anche a qualche eroe inatteso, riescono a limitare il piano di Cuorenero alla sola Las Vegas. Purtroppo questa situazione non sembra durare, soprattutto quando i quattro eroi si trovano a dover fronteggiare tutte le loro paure, rappresentate da quattro nuove nemesi da combattere.
In questa storia, Remender cura solamente il soggetto, mentre gli scrittori delle testate dei rispettivi protagonisti, pensano alla sceneggiatura vera e propria. Questo non danneggia il filo narrativo, ma risulta abbastanza evidente in alcuni punti più fiacchi, e soprattutto durante l’introspezione dei personaggi.
Ad esempio lo scontro tra Hulk Rosso e la sua nemesi, per quanto fosse volutamente ridicolo, l’ho ritenuto alquanto fuori luogo. Mentre il nemico di Venom, dalle potenzialità non indifferenti, è stato gestito abbastanza male. Invece il personaggio di Ghost Rider ha un ottimo risvolto narrativo, e lo scontro tra X-23 e la sua più grande paura, ci ripresenta dei temi già approfonditi ampiamente nella testata a lei dedicata, ma che risulta comunque efficace, soprattutto se non si conosce bene il personaggio.
Nel fumetto non mancano alcuni momenti abbastanza divertenti, e una scena puramente epica, che sarà sicuramente apprezzata dagli amanti del trash.
I disegni dei vari autori, sono tutti molto validi. In particolare, ho apprezzato molto quelli di Sana Takeda, che cura la testata di X-23, e quelli di Tony Moore (Venom).
In generale, la trama ha un buon ritmo, ma non è assolutamente priva di difetti. Soprattutto verso il finale, ci sono alcune scene molto prevedibili, oltre a dei goffi tentativi di approfondire i protagonisti, che falliscono miseramente.
Concludendo, ritengo che il fumetto sia stato pubblicizzato più del dovuto, e questo ha provocato nei lettori un Hype troppo alto, che è stato (almeno nel mio caso) ampiamente deluso. Non dico che la storia sia mal gestita, ma l’intenzione degli autori, resa palese da alcune scelte stilistiche, era quella di approfondire meglio i personaggi, creando un crossover che riesca a essere maturo, e allo stesso tempo moderatamente divertente. Purtroppo, forse a causa di una scarsa collaborazione tra gli autori, il risultato definitivo è discreto, ma non eccellente.
Non voglio bocciare totalmente la storia, ma sicuramente mi aspettavo di più.