Circa un mese fa i social erano implosi per l’annuncio da parte della Casa delle Idee di una nuova Iron Man, che avrebbe preso il posto di Tony Stark dopo gli eventi di Civil War 2. In rete si è alzato un prevedibile polverone visto l’ennesimo genderswap di un amato personaggio dei fumetti, visto che Riri è una ragazza 15enne di colore.Quindi ora se siete abbastanza maturi per ragionare serenamente ed sufficientemente privi di preconcetti, proseguite e parliamo del debutto della nuova Iron Man, o meglio Iron Heart, di mercoledì scorso.
Invincible Iron Man #1 fa parte di quell’ormai abituale filone annuale di rilanci da parte di Marvel, atto a rimescolare un po’ le carte in tavola e creare nuove basi per il futuro grazie anche ai cambiamenti dei team creativi. Allo script c’è ancora una volta l’amato-odiato Brian Micheal Bendis, mentre ai disegni tocca al nostro Stefano Caselli succedere a David Marquez e Mike Deodato che avevano entrambi fatto un buon lavoro sulla precedente run. Bendis gestisce questo esordio in maniera intelligente, getta subito Riri in azione tirando fuori dal cilindro una villain completamente a caso, Animax una mutante col potere di generare mostri, e, mentre assistiamo allo sconto, veniamo constantemente catapultati nel passato della protagonista la cui backstory viene così approfondita grazie a numerosi flashback. Da quando aveva 5 anni e veniva etichettata come “super genio”, passando per i 10 anni al primo incontro con la sua amica del cuore fino ad arrivare anche ad un fortissimo lutto famigliare, spietato e di buon impatto visivo che mi ha davvero sorpreso nonostante la sua – per adesso – insensatezza. Riri era stata introdotta qualche mese fa e aveva avuto modo di conoscere Tony, qui viene mostrata come una ragazza iperattiva, imprudentemente coraggiosa e con una parlantina nevrotica che ricorda un po’ i due Spider-Man: Peter Parker e Miles Morales. Caselli fa un ottimo lavoro su quest’albo, al momento il design dell’armatura di Riri non è elaboratissimo e non mi entusiasma ma l’artista italiano da il suo meglio con i volti dei personaggi e alterna bene semplici primi piani su sfondo colorato con vignette più larghe e dettagliate anche come quantità di oggetti sullo sfondo.
Al momento da parte mia c’è moltissima curiosità, anche e sopratutto perchè non è ancora chiaro cosa sia successo a Tony. Nello scorso numero di Invincible Iron Man (quello che chiudeva la numerazione della precendente serie), infatti, l’ultima vignetta è abbastanza emblematica, con qualcuno che si presenta alle Stark Industries chiedendo di vedere Tony e Friday che risponde “you haven’t seen the news?”. A quanto pare qualcosa è successo ma toccherà aspettare il prossimo numero di Civil War per scoprirlo. Inoltre c’è un altra serie di Iron Man in giro, Infamous Iron Man con un altro improbabile personaggio del Marvel Universe che decide inaspettatamente di indossare l’armatura che era di Tony.
In conclusione, il debutto di Riri Williams è ancora interlocutorio ma la serie prenderà, fin dal prossimo numero, una strada inaspettata (annunciata dall’ultima pagina di quest’albo) e sono certo che ne vedremo delle belle. Le basi ci sono, una ragazza giovane e imprudente con un passato segnato da un lutto che sicuramente verrà ripreso più avanti in qualche modo. L’eredità di Tony Stark è pesante, c’era bisogno di un cambiamento ed è arrivato in maniera drastica, sempre guardando al futuro e creando qualcosa di appetibile per i giovani lettori. Leggo The Flash e trovo Barry Allen combattere contro un ennesimo velocista cattivo, leggo Batman e lo vedo con un ennesima spalla a cui sono morti i genitori, leggo Spider-Man e trovo ancora lo Sciacallo a fare cloni come 25 anni fa! Cari lettori, ma non vi stufate mai? I cambiamenti di status quo non sono necessariamente un bene ma alcune serie come quella di Thor e di Cap, con l’avvento di Jane foster e Falcon, si sono rivelate delle piacevoli sorprese con alcuni interessanti spunti sociali, spero di trovare lo stesso con Iron Man. In fin dei conti lo diceva anche Stan Lee “I lettori devono solo avere l’illusione del cambiamento”, quindi benvenuta Riri e a presto Tony!