Thank God Is Wednesday ritorna per presentarvi sinteticamente quattro nuovi debutti provenienti dagli Stati Uniti! Buona lettura!
Black Panther #1
By Ta-Nehisi Coates & Brian Stelfreeze
(Marvel Comics)
Parte una delle serie più attese dell’All New, All Different Marvel Now. Coates ci introduce con un solido esordio in un Wakanda ultra-tecnologico e dalle questioni politiche tumultuose. T’Challa e il suo ruolo di sovrano sono il fulcro di una issue che ha come cardini principali eventi passati quali la morte di sua sorella e l’invasione di Dr Doom e le conseguenze che essi hanno avuto sull’immaginaria nazione africana.
Il modus operandi di Coates è peculiare ed efficace: un focus attento sul mondo che circonda T’Challa che, paradossalmente, permette di ottenere una migliore inquadratura sull’identità del personaggio. La mancanza di sequenze action in virtù di una forte componente concettuale, rende Black Panther #1 un esordio atipico e narrativamente coinvolgente, farcito di informazioni e decisamente appagante nella lettura.
Linee marcate e un ottimo character-design caratterizzano l’artwork di Brian Stelfreeze. L’utilizzo di elementi grafici di culture realmente esistenti nella definizione del setting immaginario del Wakanda, corrobora il senso quel senso di realismo impostato da Coates. Un comparto grafico intelligente e di grande qualità.
Black Panther #1 è un debutto granitico, solido e definito da uno storytelling impeccabile e da numerosi elementi che lo rendono una lettura obbligata per qualunque tipologia di lettore.
The Fix #1
By Nick Spencer & Steve Lieber
(Image Comics)
Il dream-team creativo del compianto The Superior Foes Of Spider-Man torna con una nuova ed irriverente storia criminale. Protagonisti una coppia di farabutti di bassa lega e i loro goffi tentativi di movimento nell’underworld dell’illegalità.
Nick Spencer non si trattiente: The Fix #1 è dannatamente divertente. I pregi del debutto non si fermano all’ingente quantità di humor presente nella issue; l’autore lancia una serie di palle curve al lettore tramite un paio di twist narrativi totalmente inaspettati e spaccamascella. Come al solito, Spencer risplende nella caratterizzazione dei suoi personaggi, a partire dai protagonisti e terminando con comparse che, in pochissimi pannelli, riescono a brillare di luce propria rimanendo fissi nella mente del lettore.
Steve Lieber è una certezza di consistenza e genialità: oltre a proporre un artwork retrò praticamente perfetto per il mood impostato da Spencer, l’artista condisce gran parte di pannelli con gag onomatopeiche che, di concerto con le mille chicche umoristiche dell’autore, portano The Fix #1 ad un livello di comicità altissimo.
È evidente quanto Superior Foes Of Spider-Man non fosse una gemma casuale. Spencer & Lieber producono un sequel spirituale che non delude, sorprendendo il lettore con una narrazione leggera e divertente che rende questa oversized –issue un piacere. Il panorama Image Comics si arricchisce di un ulteriore titolo di qualità.
Empress #1
By Mark Millar & Stuart Immonen
(Icon Comics)
Mark Millar e la sua nuova space-opera, la seconda dopo Starlight, ci portano in un mondo governato da uno spietato dittatore per narrarci il disperato tentativo di Emporia, consorte del tiranno, nel portar lontano dall’universo di violenza e follia se stessa e i suoi figli.
Empress #1 non vuol essere altro che puro divertissement sci-fi e, come tale, riesce pienamente a soddisfare durante la lettura. Un debutto adrenalinico che non indugia eccessivamente su profonde caratterizzazioni ma mantiene alta la spettacolarità, coinvolgendo il lettore senza mai annoiarlo. Pur non brillando per originalità, lo script di Millar funziona e diverte.
E, dove l’autore risulta deficitario (soprattutto in fase di worldbuilding), c’è Stuart Immonen a risollevare la situazione con un lavoro tecnicamente ineccepibile nel dipingere l’universo che circonda i protagonisti.
Per gli amanti della fantascienza d’azione, Empress è un debutto di buona qualità che, pur peccando di superficialità nella scrittura dei personaggi, diverte e coinvolge.
Bloodlines #1 (of 6)
By J.T. Krul & V Kenneth Marion
(DC Comics)
Una nuova miniserie a metà tra DC e Vertigo, per tematiche e tono della narrazione, che trae ispirazione da un vecchio crossover di inizio anni ’90. Bloodlines è una storia dalle tinte horror/Sci-Fi su una presenza aliena atterrata inaspettatamente nei pressi di una piccola cittadina americana.
I personaggi presenti in questo debutto salvano, tramite una caratterizzazione di discreta qualità, uno script non particolarmente soddisfacente, incapace di coinvolgere appieno il lettore. Per quanto il protagonista sia ben delineato, il mondo che lo circonda è purtroppo spento e privo di fascino e la narrazione risulta spesso sin troppo descrittiva.
Nonostante il forte vibe anni ’90, l’artwork di Kenneth Marion funziona. Un comparto grafico reminiscente di un antico Jim Lee ma con un livello di dettaglio molto profondo e capace di dipingere sui volti dei personaggi una buona dose di espressività.
Un debutto sufficiente per questa nuova miniserie DC Comics, incapace però di risplendere e diventare un must-read.
E dopo queste rapidissime recensioni sui alcuni tra i debutti più interessanti degli States, vi saluto e vi rimando alla futura recensione di Wonder Woman Earth One v1 di Grant Morrison e Yanick Paquette. Hasta La Vista!