TWR la (psico)analisi di The Walking Dead 6×16: alla fine arriva Negan… E INVECE NO

Il momento tanto atteso da tutti i fan di The Walking Dead è arrivato: dalle pagine del fumetto Negan si è “trasposto” in TV. Tuttavia, nonostante un Jeffrey Dean Morgan perfettamente nella parte (di dubbi, onestamente, non ne avevo), in rete si è molto recriminato per il cliffhanger di fine stagione. 

Ma andiamo per gradi e, prima di cominciare, faccio un saluto a tutti gli amici che si sono uniti a me ieri sera per il commento live dell’episodio su Facebook.

 

Ok ragazzi, tutti pronti davanti alla TV? Via ai commenti (ovviamente sono tollerati spoiler se in parallelo con la messa in onda su Fox).#NeganEsciLaMazza

Pubblicato da The Walking Rec su Lunedì 4 aprile 2016

 

E ora, via con la (psico)analisi!
Il season finale della stagione 6 si apre in modo decisamente poco frizzante: Bruce Morgan Lee, l’uomo che un giorno si è svegliato e conosceva il kung fu ma poi è diventato un noioso moralista, è sulle tracce di suor Carol.
Prima trova un cartello lasciato nei boschi apposta per lui…

…e poi si imbatte in un cavallo sellato, anche questo messo lì apposta per lui. La sua caccia a Carol, comunque, dura ben poco: la donna viene infatti rintracciata in men che non si dica grazie alla app Cerca il mio iPhone

Suor Carol, che è sola da meno di 24 ore, nel frattempo ha già trovato il modo di cambiare outfit indossando un completo da homeless della collezione Derelicte by Mugatu.

In mezzo ad un tornado di tedio, Carol sfuggirà di nuovo ai sermoni di Bruce Morgan Lee, il karateka che un giorno si è svegliato e non era più interessante. Tuttavia, nonostante sia già stata rintracciata una volta, Carol è recidiva: si ostina a non voler disabilitare la funzione Cerca il mio iPhone e viene così localizzata in quattro e quattr’otto anche da Salvatore Passeggero, l’unico Salvatore sopravvissuto alla carneficina della caritatevole verificatasi nello scorso episodio. Invece di far calare su di lei grandissima vendetta e furiosissimo sdegno, Salvatore Passeggero inizia a cincischiare sparando di striscio a suor Carol alle braccia ed alle gambe, in modo da consentire il telefonatissimo salvataggio da parte di Bruce Morgan Lee, il quale coglie di sorpresa l’aggressore arrivando a cavallo (A.C.A.V.A.L.L.O.) in modalità stealth senza esser visto né sentito.


R.I.P. Salvatore Passeggero, insegna agli angeli a cincischiare 

Grazie al segnale del Cerca il Mio iPhone, arriveranno in soccorso di suor Carol anche due cittadini del Regno, comunità ben nota ai lettori del fumetto che, prevedebilmente, verrà introdotta nella stagione 7 del serial.  

Frattanto ad Alexandria, Rick sta mettendo in atto la prima fase del Cazzata Time ® da finale di stagione: sta caricando sul camper di Breaking Bad tutti i regular del cast per portare Maggie Patata alla guardia medica (ha ancora un sapone di Marsiglia nel retto dallo scorso episodio), al solo scopo di aumetare il numero di possibili vittime di Negan Nigan. In seguito a questa scelta ben ponderata, all’interno delle mura restano soltanto tre personaggi di sicuro affidamento e di cui, sostanzialmente, non frega un cazzo a nessuno, sto parlando di JoeyPotter, Borioso Bignardi e dell’irreprensibile Prete Braveheart che viene addirittura investito del duplice ruolo di baby sitter della piccola figlia di Shane Rick e di guardiano delle mura di Alexandria.

Il camper parte alla volta della guardia medica, ma la gita viene bruscamente interrotta da un posto di blocco organizzato da Salvatore Velcoro, il fratello di Ray Velcoro di True Detective 2.

Piccolo spazio curiosità: l’attore che interpreta Salvatore Velcoro è la voce di Trevor in GTA V.

Dicevamo, Salvatore Velcoro è l’addetto ai posti di blocco e tiene prigioniero un uomo che viene picchiato senza soluzione di continuità: Renato il Malcapitato.

Incurante dello spiegamento di forze e di mezzi di Salvatore Velcoro, Rick scende dal camper ostentando sicumera…

Fatto sta che, nonostante la sua sbandierata padronanza della situazione, Rick è costretto a fare retromarcia. Entra allora in scena Eugenio MacGyver che, nelle vesti di imperturbabile cartografo, traccia un nuovo percorso.
Lungo la strada Abrahamo manifesta, con classe, un insospettabile desiderio di paternità alla sua nuova trombamica Sasha Turbamenti.  

Poco dopo, però, ecco un secondo blocco stradale…

…e, in rapida successione, un terzo. Stavolta però formato non da Salvatori ma da zombie incatenati l’un l’altro che manifestano perché ancora in tutto l’episodio non è successa una benemerita.

Se ancora non fossero bastati i posti di blocco, il distaccamento acrobatico dei Salvatori ne realizza un altro con tanto di piramide umana.

Infine, giunti al quinto posto di blocco (muraglia di legno con fuoco appiccato grazie ad effetto speciale di Windows Movie Maker ’98 e contestuale impiccagione di Renato il Malcapitato)…

…ad Eugenio viene in mente che, FORSE, tutte le strade sono chiuse. Viene così messo in atto un furbissimo stratagemma: Eugenio resta alla guida mentre gli altri cinque (Rick, Placido, Abrahamo, Sasha e Carl) porteranno a piedi Maggie in barella alla guardia medica.
Naturalmente vengono tutti catturati in tempo zero
Insomma Rick, avresti già dovuto capirlo al secondo posto di blocco che eravate fregati, E INVECE NO hai deciso di andare comunque avanti col tuo Cazzata Time ®! 

In una piazzuola, i passeggeri del camper si riuniscono con gli altri Orfani di Cervello © fatti prigionieri nello scorso episodio: Minchionne (un personaggio che ormai spiccica una parola ogni 10 puntate), Rosita Muy Bonita, Glenn Grant lo stitico con l’immane stronzo che alberga nel suo colon e Zucchero Daryl Fornaciari il quale, ovviamente, non era morto dopo la pistolettata di Zlatan Ibrahimovic.

Lo Sceriffo Sciroccato, circondato da un esercito di Salvatori, non riesce a farsene una ragione…

A questo punto la tensione sale alle stelle per la spasmodica attesa dell’entrata in scena di Negan Nigan. Entrata in scena che è semplicemente epica:

 

Parte così un memorabile monologo di dieci minuti in cui Rick viene smerdato e mortificato con frasi tipo: Anche se sei stupido, cosa peraltro probabile” o ancora “Il momento in cui capisci che non sai un cazzo”


Alla fine, però, quando l’ansia si taglia col coltello e tutti gli spettatori sono lì che aspettano che Negan Nigan chiuda la sua filastrocca con una fragorosa esplosione di cervella, succede che invece spappola il cranio del cameraman:


R.I.P. Cameraman, insegna agli angeli come restare vittima di un cliffhanger

Che vuol dire questo? Vuol dire che siamo caduti nel trappolone di una gargantuesca mossa Kansas City. Quella mazzata, Negan Nigan non l’ha data al cameraman, ma a noi spettatori. Settimane di link in rete carichi di proclami su un finale shockante, dichiarazioni (ad arte) degli attori che dicevano di essersi terrorizzati a leggere il copione e di aver fatto fatica a girare l’episodio finale, tanto era forte. E poi alla fine, invece che ammirare le conseguenze della fame di sangue dell’insaziabille Lucille, ci ritroviamo tutti qui a constatare i funesti effetti di questo cliffhanger che, come una suppostona avvolta nel filo spinato, ci si è incastonato in mezzo alle chiappe.

Nel talk show The Talking Dead, che negli States va in onda dopo TWD, Robert Kirkman ha dichiarato: “Questo episodio parla della perdita della fiducia di Rick (e degli spettatori NdTWR) e del suo cambio di mentalità. Si tratta di fargli toccare il fondo, è questa la conclusione di questa parte di storia. Quello che sembra un cliffhanger è invece un capitolo della storia che si chiude. La vicenda di chi è morto e di ciò che verrà dopo, costituirà la stagione 7.”
E no, caro Kirkman. Ti sbagli. Sai l’impatto che questo episodio avrebbe avuto sugli spettatori se Negan Nigan si fosse davvero presentato fracassando il cranio di un big? Di Glenn, di Daryl o, perché no, anche dello stesso Rick? Te lo dico con una sola immagine. Guarda qua, così si chiude una stagione con un cliffhanger:


Tu non sai niente Sceneggiatore di Turno di The Walking Dead

Qui, invece, si è deciso di utilizzare un espediente narrativo in perfetto stile “botola di Lost”, con il solo risultato di sminuire la grandiosa entrata in scena di un personaggio di sesquipedale importanza per la vita di questa serie. Personaggio che tra l’altro, almeno da queste prime battute, sembra interpetato da un Jeffrey Dean Morgan in forma smagliante. D’altronde parliamo di uno che è stato il Comico di Watchmen, il padre di Bruce Wayne e dei fratelli Winchester e che si è trombato le protagoniste femminili di Grey’s Anatomy e The Good Wife.

Morale della favola: dovremo aspettare il prossimo ottobre per conoscere la sconvolgente identità del sacrificato. E poi magari viene fuori che a morire è il signor Placido Porgilaltraguancia…

Abrahamo avrà i tanto anelati rapporti non protetti?
Negan Nigan ucciderà davvero qualcuno? 
Ma soprattutto: da che materiale è costituita la supposta che Sceneggiatore di Turno ci ha conficcato in mezzo alle chiappe?

Queste e molte altre risposte arriveranno ad ottobre. Io e la supposta cliffhanger vi salutiamo ricordandovi che c’è un solo modo per evitare che uno sceneggiatore vi infili, a tradimento, una supposta nel retto: mettere un bel like alla mia pagina Facebook.
Noi ci risentiamo prestissimo per commentare insieme i numerosi cinecomic in arrivo al cinema, gli attesissimi debutti televisivi di Preacher ed Outcast e molto altro…

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