TWR la (psico)analisi di Fear The Walking Dead 1×01: Fear La Noia

Sia chiaro, non mi aspettavo chissà che cosa da Fear The Walking Dead, lo spin-off di The Walking Dead di cui il mondo non sentiva alcun bisogno, ma trovavo che alcuni degli elementi pensati da Kirkman & Co. per questa serie gemella potessero avere sviluppi interessanti: su tutti il fatto che la storia si svolgesse durante il diffondersi dello zombievirus, come nei più classici film post-apocalittici… E INVECE NO, il 1o episodio di Fear The Walking Dead, della durata di ben 60 minuti, è di una noia lacerante.

Ma vediamo di capire cosa non va nella serie e, siccome non funziona niente, dovremo parlare di tutto.
Naturalmente vi avverto: segue il solito campo minato di spoiler

Nick Eroina, un ragazzetto strafatto, si sveglia in una chiesa abbandonata con addosso un cardigan 3 taglie più piccolo. Con gli occhi ancora pieni di cispe, Nick Eroina va immediatamente alla ricerca della sua ragazza per cazziarla per avergli ristretto il cardigan.  E’ evidente che lei abbia sbagliato candeggio.

Ma nello sgabuzzino trova un tizio morto e, subito dopo, la sua ragazza che sta degustando una comparsa. Nick Eroina non sa che gli zombie di The Walking Dead si muovono in super slow motion e, senza che ce ne sia alcun bisogno, si da alla fuga correndo in strada dove viene investito e finisce ricoverato in ospedale.

Una curiosità: l’attore che interpreta Nick Eroina, Frank Dillane, è il figlio di Stephen Dillane meglio noto come Stannis Baratheon

Ma torniamo alla “trama” di questo 1o episodio che, dopo l’incidente, vede l’entrata in scena della famiglia Mulino Bianco di Nick Eroina: 
Madre Non Recitante
Figlia Sveglia e Piacente 
– il compagno di Madre Non Recitante, un cosplayer di Toto Cotugno meglio noto come Papi Bonario 
I tre ci vengono presentati in un travolgente tornado di stereotipi: Papi Bonario, da bravo family man, ripara un tubo che perde (stereotipo n°1); Figlia Sveglia e Piacente è in ritardo a scuola perché deve mettersi in tiro e trascorre l’intero episodio a parlare di quando andrà al college perché lei oltre che piacente è pure sveglia (stereotipi n°2 e 3); Madre Non Recitante, infine, fa il bucato ed è una prof attenta ai suoi studenti (stereotipi n°4 e 5). Ma Madre Non Recitante ha un’altra peculiarità: non sa recitare, la scena in cui si mette a piangere mentre è al capezzale del figlio è letteralmente da brividi. Alcuni di voi ricorderanno l’attrice la tizia che “interpreta” Madre Non Recitante perché faceva la prostituta/maitresse in Sons of Anarchy prima di avere, in questi ultimi mesi, un evidente tracollo fisico.

Papi Bonario, siccome è bonario, crede alle farneticazioni di Nick Eroina sui morti viventi e va nella chiesa abbandonata, da solo e, per giunta, di notte (stereotipi n°6 e 7). Ma non succede nulla (per la serie “maestri dell’horror”…)
Figlia Piacente, nel frattempo, dice al suo boyfriend che tra un anno andrà in un college figo (aridaje) perché lei, oltre che figa, è pure sveglia casomai non lo avessimo ancora capito (ripetizione dello stereotipo n°3).

Dopo un paio di scene di un piattume fuori scala in cui ci vengono mostrati dei personaggi di spalle immobili per dare l’illusoria sensazione allo spettatore si siano trasformati in zombie E INVECE NO (!), arriviamo alla resa dei conti tra Nick Eroina, che è fuggito dall’ospedale, ed il suo amico Calvin lo spacciatore di colore (streotipo n°8). Ma, siccome è di colore e questo serial nel titolo ha pur sempre la dicitura The Walking Dead, come da regolamento kirkmaniano la comparsa di colore muore (stereotipo n°9).

– Ci sono regole che vanno rispettate! –

Il preside della scuola ed il fidanzato di Ragazza Sveglia e Piacente, entrambi di colore, ovviamente hanno i minuti contati… 

Quindi la storia è questa qua, davvero niente di che. I personaggi sono drammaticamente bidimensionali e già visti (il senso di déjà vu durante l’entrata in scena della famiglia Mulino Bianco mi ha dato uno schiaffone fortissimo). L’unico a salvarsi è Nick Eroina che, con il suo look da cosplayer di Walter White prima maniera, tutto sommato non è malaccio.

Ma il vero problema di questo primo episodio è la totale mancanza di ritmo e di suspense che, per un serial che DOVVREBBE essere di genere horror, è un difetto mica da poco.
– E ma scusa, dovevano introdurre i personaggi. E’ ovvio che il ritmo sia lento… –
Non è affatto vero. Perché in una puntata di ben 60 minuti (l’episodio era oversize) c’è tutto il tempo sia di introdurre personaggi che di creare attimi di tensione. E poi non capisco perché l’introduzione di un universo narrativo debba necessariamente andare a discapito del ritmo della narrazione. Il paragone, ad esempio, con il primo episodio della 1a stagione di The Walking Dead è impietoso. TWD 1×01, nonostante vedesse per protagonisti solo 2 personaggi (Rick e Morgan), fu un episodio eccellente e grazie a quello e ad una prima stagione di gran livello (e di soli 6 episodi!) diede il via ad un franchise di successo che, purtroppo, oggi si è molto annacquato soprattutto per l’eccessivo allungamento delle stagioni ormai da 16 episodi. Tra l’altro il primo showrunner di TWD era un certo Frank Darabont, adesso invece, con un brand che tira moltissimo, mettono come showrunner il primo pinco pallino senza arte né parte (né idee) e il gioco è fatto… e il risultato, però, è Fear The Walking Dead.

Inoltre è sfruttato malissimo anche il racconto del diffondersi dell’infezione, che invece avrebbe dovuto essere il punto di forza della serie. Non c’è un senso di catastrofe imminente, le persone scompaiono (c’è una scena in cui sullo scuolabus ci sono solo 5 studenti) ma, tranne Nick Eroina (ed un ragazzetto paffutello che di nome fa Studente Brufolazzi), nessuno sembra accorgersi di nulla. I telegiornali trasmettono le immagini di uno zombie crivellato di pistolettate che non muore finché non gli sparano in testa, ma lo guardano tutti con un misto di stupore e divertimento… un po’ come la spaccata di Lisa Fusco in diretta alla RAI.

Certo, non mi aspettavo i ritmi frenetici di World War Z con Brad Pitt (un film che può piacere o no, ma in cui la catastrofica diffusione dell’infezione zombie tiene per larghi tratti incollati alla poltrona), ma non mi aspettavo neanche questa pillola per la buonanotte.

Quindi il verdetto è semplice: Fear The Walking Dead è un serial fatto per sfruttare un brand di grande successo (infatti gli ascolti sono stati ottimi) ma non ha alle spalle un’idea davvero valida. Alcuni mestieranti si sono riuniti ed hanno messo su una serie cercando di non essere ripetitivi (l’ambientazione si è spostata dalla costa est alla costa ovest e cronologicamente si è tornati all’inizio dell’infezione), il risultato però è un programma senza carattere e, per di più, assolutamente insufficiente su tutta la linea da un punto di vista tecnico (regia, fotografica, musiche, sceneggiatura e recitazione).
Sei d’accordo con me, Papi Bonario? 

Ok, vedremo come andrà avanti la stagione, magari si riprenderà, ma le premesse gettate in questo primo episodio sono pessime e poi come diceva giustamente Marco P. in un commento sulla mia pagina FB: “con tutte le offerte che ci sono in tv al cinema e nei videogiochi é sempre più difficile dare una seconda possibilità”. Come dargli torto?

Figlia Sveglia e Piacente riuscirà ad andare al college?
Moriranno comparse anche non di colore?
Lisa Fusco si è davvero fratturata il pube? 
Ne riparleremo (probabilmente) al termine di questa stagione di Fear The Walking Dead (sempre che io riesca a fare lo sforzo titanico di vederla tutta quanta…) 

Vi saluto ricordandovi l’ineluttabile like alla pagina Facebook più autorevole dell’internet. La mia:

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