THANK GOD IS A HUGE WEDNESDAY 16 – PART TWO: DC COMICS

Thank God Is Wednesday 16 torna a farvi compagnia con la seconda porzione di recensioni, questa volta dedicate al finale di Convergence e ai commenti sui più interessanti DC Comics Sneak Peek di questa e della scorsa settimana. Disponibile all’interno dell’articolo, un breve pippone sui cambiamenti nelle testate di Giugno della casa editrice appena trasferitasi a Burbank. Cominciamo!

Convergence #8 – King/Lobdell/Segovia/Pagulayan/Van Sciver/Pansica

No Spoiler

Una serie di plot-hole e linee narrative non risolte, un finale terribilmente scontato che sa eccessivamente di già visto e sviluppi che non causeranno nessun particolare stravolgimento nel Multiverso. Questo è il finale di Convergence, il maxi-evento DC Comics in grado di surclassare Forever Evil ed Axis (gente, quella m***a di AXIS!) per inutilità, orrore e noia. Un crossover che in partenza era già terminato, un reimagining di eventi del passato lontano e recente quali Crisi Sulle Terre Infinite o Flashpoint che aveva ben chiaro nella sua sinossi il suo prevedibile intento.

Eroi e Villain provenienti da ogni timeline ed Elseworlds vengono gettati nella mischia per porre fine alle pene del multiverso e la risoluzione della questione è terribilmente anticlimatica: un rapido Deus Ex Machina sconcertante, una vittoria tediosa priva di sacrificio e sforzo da parte dei protagonisti. Il pericolante Multiverso viene agevolmente riparato con una facilità disarmante. La partecipazione dei numerosissimi supereroi presenti su Telos nel salvataggio del cosmo è minima, quasi ininfluente, ed i pochissimi spunti interessanti della issue vengono rapidamente riportati nella mediocrità, come se ogni guizzo positivo dell’intero evento venisse volontariamente adattato alla superficialità generale del plot.

Un’orda di artisti contribuisce alle illustrazioni di Convergence #8 e, tra alti e bassi, il look della issue è discreto. Carlo Pagulayan è il migliore: già apprezzato nelle primissime issue, utilizza perfettamente il classico stile da Blockbuster DC Comics del passato, ammodernandolo per il pubblico odierno. Certo è che anche il punto artisticamente più alto di Convergence #8, una splash-page piena di personaggi provenienti da ogni angolo del Multiverso, sia tremendamente rovinato dalle pose da modella totalmente innaturali e fuori luogo di alcune supereroine. Osservate Donna Troy.

L’esperimento di Brainiac e quello iniziato dalla DC Comics quattro anni fa si chiudono con Convergence #8 ed in questa issue è ancora più evidente il parallelismo tra le due figure, come se gli errori del Villain riflettessero quelli della casa editrice. Il cambio di direzione attuato nel post-Convergence e l’esordio del Moniker DC You sembra procedere nel verso giusto e lascia presagire una maggiore qualità generale. Vale la pena leggere questo Crossover vista l’importanza simbolica che ricopre nel rilancio DC? No. A meno che non siate fortemente appassionati dell’Universo Terra-2, Convergence è un evento da evitare come fosse una brutta malattia contagiosa.

 

DC SNEAK PEEK!

Dopo l’assenza dei commenti sulle anteprime della scorsa settimana, torniamo ad analizzare rapidamente alcuni tra gli Sneak Peek delle future serie DC Comics. Vi ricordo che, come al solito, cliccando sul titolo della testata sarete teletrasportati nella preview.

DC Comics Sneak Peek – Constantine: The Hellblazer By Doyle/Tynion/Rossmo: Ero terrorizzato da questa preview. Il New52 aveva brutalmente assassinato John Constantine, trasformandolo nel clone tabagista del Dr Strange. Un’onta infame nei confronti dello storico personaggio Vertigo creato da Alan Moore, offesa che personalmente non ho mai perdonato al reboot DC Comics del 2011. Ming Doyle, James Tynion IV e Riley Rossmo ci propongono un breve racconto che in sole 8 pagine spazza via tutta la produzione Constantine targata Fawkes e JLD degli ultimi anni: l’arrogante “stregone” metropolitano dalla moralità discutibile sembra esser tornato, in pieno stile Hellblazer. Lo script del duo Doyle/Tynion è una dichiarazione d’intenti che lascia poco spazio ai dubbi: le atmosfere della serie Vertigo Pre-New52 stanno tornando. Personalmente adoro Riley Rossmo e la scelta di dare alla testata un tono più indie è efficace, oltre ad essere artisticamente più che valida. L’Hype è altissimo ma Constantine: The Hellblazer è una serie che dovrà mantenere le aspettative sul lungo termine, recuperando la magnifica caratterizzazione del passato evitando di ispirarsi alla precedente incarnazione e alla Serie TV. Il cambio di direzione è evidente, vedremo a cosa porterà.

 

DC Comics Sneak Peek – Justice League United By Parker/Foreman: La preview della futura serie Justice League United targata Jeff Parker e Travel Foreman è contemporaneamente sia inutile che interessante. Perché inutile? Sette Pagine su otto dello Sneak Peek non sono altro che una continua presentazione di numerosi personaggi che rispondono alla proposta dei membri originali della JLU (Alanna Strange, Equinox, Stargirl ed Animal Man) di unirsi al Team.

Perché Interessante? La primissima pagina dell’anteprima rende chiaro un concetto: l’evento Convergence, che tanto sembrava esser avulso dalla continuity DC nonostante ne fosse parte integrante, ha provocato anomalie cosmiche nel Multiverso. È necessario un intervento massivo per riparare ai danni della Convergenza ed hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile per affrontare questa minaccia: “They Have To Get Bigger”. La costruzione di una Justice League United Machine a-là Jonathan Hickman’s Avengers non è un’idea particolarmente originale ma il nuovo approccio è comunque incredibilmente affascinante. Lo script è volontariamente inconcludente ma la testata è da tenere d’occhio grazie anche alle sempre splendide matite di Travel Foreman.

 

DC Comics Sneak Peek – We Are Robin! By Bermejo/Corona/Haynes: La lettura dell’anteprima di questa nuova serie è causa di sentimenti contrastanti. L’idea di una mente alveare formata da giovani Gothamiti che perlustrano le strade della città con l’intento di custodirle e proteggerle è intrigante ma l’esecuzione nella preview lascia a desiderare. L’espediente narrativo della comunicazione tra i Robin tramite messaggi di testo è il fulcro di uno storytelling che lascia il fruitore dell’opera distaccato, freddo ed impossibilitato al coinvolgimento. Autore/Disegnatore dell’ottimo Batman: Noel, Lee Bermejo sta dando prova con Suiciders che la penna non è il suo forte e che forse il guizzo avuto nella OGN sul Cavaliere Oscuro era un fortuito caso isolato. Jorge Corona e Rob Haynes seguono il trend artistico delle testate a-là Batgirl: dinamico, energico, estremamente stilizzato e piacevole. La godibilità della serie sarà incredibilmente influenzata dal gusto personale del lettore.

 

DC Comics Sneak Peek – Martian Manhunter By Williams/Barrows: La nuova testata individuale sull’alieno proveniente da Marte riprende alcune tematiche introdotte nel personaggio agli inizi del New52, peculiarità che avevano nettamente distanziato J’onn J’onnz dalla sua incarnazione Pre-Flashpoint. La bontà d’animo del misterioso marziano viene messa in dubbio per l’ennesima volta, così come la sua sincerità. Nonostante questa piccola colpa, da non imputare alla preview o al Team Creativo, Rob Williams dà spunti per una trama promettente e l’artwork di Eddy Barrows riesce ad essere incredibilmente espressivo nella rappresentazione del protagonista e delle comparse presenti in queste otto pagine. Incrociamo le dita per una serie che si preannuncia di buona qualità.

 

DC Comics Sneak Peek – Cyborg By Walker/Reis/Prado: Il trattamento New52 non è stato clemente con Victor Stone e questa nuova serie sul personaggio, scritta dall’autore emergente David Walker (The Army Of Dr Moreau, Number 13), non sembra esser facilmente decifrabile da questa preview. La presenza della Justice League in queste otto pagine ruba un po’ la scena a Cyborg e, nonostante sia evidente il coinvolgimento diretto del protagonista nelle vicende accennate, solo il cliffhanger dell’ultima pagina riporta l’attenzione sull’eroe che dà il nome alla testata. Tutto sommato, lo script è buono ed il duo Ivan Reis/Joe Prado compie il solito ottimo lavoro nel comparto grafico. È necessario attendere per capire se il coinvolgimento della JL sarà sporadico o, purtroppo, costante.

 

DC Comics Sneak Peek – Earth 2: Society By Wilson/Jimenez: Gli eventi di questa serie sono direttamente collegati al finale di Convergence perciò eviterò gli spoiler sulla mini-serie per i lettori che non seguono il mercato USA. Leggete l’anteprima a vostro rischio e pericolo. Ambientato un anno dopo il crossover multiversale, il concept base di Earth 2: Society ha come protagonista uno scisma non propriamente sensato tra gli eroi di questa terra parallela, una volta teatro di storie ottime e godibile ma che non sembra avere possibilità di resurrezione creativa. Daniel Wilson, tra gli autori dello scempio chiamato Earth 2: World’s End, imposta un nuovo status quo per Power Girl piuttosto interessante ma per il resto lascia galleggiare questa anteprima nella mediocrità. Jorge Jimenez è un talento cristallino che fa della pulizia del tratto e dell’ispirazione cartoon filo-orientale i suoi punti di forza. Già apprezzato nella Weekly terminata qualche mese fa, potrebbe essere una buona motivazione per seguire una serie che sembra promettere niente di buono. Ah, il nuovo design di Batman è semplicemente ridicolo. 

 

DC Comics Sneak Peek – Batman By Snyder/Capullo, Justice League By Johns/Fabok, Superman By Yang/Romita Jr: Tre preview del Free Comic Book Day riproposte nell’ultima settimana di Sneak Peak. La preparazione al debutto di James Gordon come Batman, un secondo prologo di Darkseid War e un ulteriore sguardo sul nuovo status quo del Kryptoniano. Se Justice League mantiene il tono della run New52 promettendo comunque un netto miglioramento già notato nel numero #40, sono i due colossi DC Comics a stupire con un rinnovamento ed un cambio stilistico piuttosto evidente.

Per quanto riguarda le otto pagine targate Scott Snyder e Greg Capullo è necessario ricordare quanto il cambiamento e l’innovazione siano fondamentali in personaggi dalla storia così longeva come Batman. È necessario anche comprendere quanto le idee siano ininfluenti nel momento in cui l’esecuzione è fallimentare. Pensate all’osannato Superior Spider-Man: l’idea dello scambio di corpi, per quanto trash e filo-fanfiction potesse essere, aveva delle buone prospettive, successivamente rovinate in corso d’opera da un Dan Slott indefinibile. Adesso pensate alla nuova Thor di Jason Aaron: un capolavoro del fumetto supereroistico moderno, tartassato ancor prima del suo esordio da critiche misogine sintomatiche di una chiusura mentale aberrante, che sta raccogliendo ogni mese sempre più consensi.

Il lettore medio di fumetti brama il cambiamento ma è spaventato da esso. Critica una generale banalità e ripetitività nel panorama fumettistico ma fugge via disperato di fronte alle vere virate di rotta, reclamando quel perno attorno a cui giravano le sue nenie lamentose.

L’unico consiglio che posso dare ai futuri lettori del nuovo Batman è il seguente: a prescindere da quanto apprezziate Snyder&Capullo, se il vostro scetticismo è volto ad un team creativo che non avete mai apprezzato non negatevi comunque la possibilità di assaporare qualcosa di nuovo. Per tutti coloro che rinnegano questo Cavaliere Oscuro perché “è un Gundam, che schifo!!11!1!”… posso solo consigliare di tornare al cinema a masturbarsi sugli Avengers e smettere di leggere fumetti.

Un discorso affine è praticabile per il nuovo Superman, nonostante qui la lamentela sia ancora più insensata: l’azzurrone ha vissuto periodi terrificanti dall’inizio del New52 e un radicale cambiamento non può che essere positivo. Lo script e i dialoghi di Gene Luen Yang sono una boccata d’aria dopo un torrido pomeriggio interminabile, un autore la cui opera American Born Chinese viene utilizzata nelle scuole americane per motivare studenti in difficoltà, un talento considerevole che potrà avere ripercussioni esclusivamente positive sul bistrattato Clark Kent/Superman. Non fossilizzatevi su Jeans e T-Shirt, per l’amor del cielo. Aprite la vostra mente e godetevi il cambiamento.

 

SNEAK PEEK MEDLEY!

Robin, Son Of Batman scritto e disegnato da Patrick Gleason sembra poter sostituire Batman & Robin egregiamente. L’artista della precedente serie prende il posto di Peter Tomasi alla penna e si dimostra suo degno erede, grazie ad una gestione del personaggio competente  e ad uno storytelling di ottima fattura. Conferme nell’universo Batmaniano provenienti da Gotham Academy, Batgirl, Grayson e Catwoman, mentre le altre due testate contenenti il Cavaliere Oscuro nel loro titolo, Batman Beyond e Batman/Superman, entrano nella blacklist delle serie da evitare come la peste. La prima, seguito diretto della Weekly Futures End, si dimostra semplicemente poco interessante mentre la seconda, parte integrante della sotryline Truth, è così anni 90, sia nel look che nello script, da risultare ridicola.

La nuova Black Canary segue il filone della recente run di Batgirl: se avete apprezzato quest’ultima apprezzerete anche la nuova serie su Dinah Lance a prescindere dal forte senso di Deja-vù. Harley Quinn prosegue il suo cammino trionfale e buone le premesse anche per Sinestro, divertente ed intrigante per ogni appassionato delle Lanterne. Ottima anche la prosecuzione dei nuovi Secret Six.

Il peggio di queste due settimane di DC Sneak Peek è rappresentato da New Suicide Squad, Teen Titans, Superman/Wonder Woman e The Flash. Procediamo con ordine.

Le prime due testate non fanno altro che confermare il pessimo periodo che i due Team dal passato storico stanno passando. La SS di Sean Ryan e Philippe Briones è vuota, sterile nell’intrigo e in grado di presentare soltanto azione confusionaria e senza senso mentre i TT di Will Pfeifer e Kennet Rocafort continuano ad essere uno spreco di spazio su qualsiasi scaffale di una fumetteria.

The Flash mantiene il suo pessimo disegnatore Brett Booth, capace di affossare uno script discreto ma dalle premesse fortemente ripetitive. Superman/Wonder Woman riprende la storyline Truth e, sulla falsa riga di Batman/Superman, propone un Kryptoniano Out Of Character ed uno storytelling mediocre da parte di Tomasi che lascia esterrefatti visto il nome dell’autore. Simbolo di una delle aberrazioni targate New52, la testata riprende la terribile lovestory tra l’Azzurrone e l’Amazzone contorcendola nell’ultima pagina senza nessuna motivazione apparente. Purtroppo, sicuramente non saremo così fortunati e le parole pronunciate da Clark saranno rivisitate e riportate alla triste normalità.

 

La seconda parte di Thank God Is Wednesday 16 termina qui! Ci rivedremo con la terza parte, non si sa precisamente quando, per le recensioni di Fight Club 2 #1, Material di Ales Kot, Sons Of The Devil di Brian Buccellato e Providence #1, nuova opera di Alan Moore. Hasta la Vista!

 

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