The Flash – Prima Stagione "Run, Barry, run!"

Come tutte le trasposizioni “live action”, anche per The Flash c’erano molte perplessità da parte dei fan, soprattutto quando sono state mostrate le prime immagini del costume e dei personaggi. Ma è bastato un solo episodio per spazzare via tutti i pensieri negativi e le incertezze. The Flash ci ha subito conquistato ed ha tenuto una qualità altissima per un’intera stagione.

Ricordo la scorsa Estate come un susseguirsi di rumors, immagini dal set, foto rubate e dichiarazioni su The Flash: da un lato c’erano i soliti detrattori, più propensi a valutare con una sola immagine piuttosto che a soppesare la qualità dopo aver visto la serie; dall’altro i cauti e morigerati spettatori, che preferivano aspettare l’inizio della serie, prima di lanciarsi in commenti (negativi o positivi che fossero). Inutile dire che alla fine l’hanno spuntata questi ultimi perché The Flash è stata la serie che ha portato il primo vero Supereroe fatto e finito sul grande schermo. Una spanna sopra Arrow (sulla cui stagione non proferisco parola, perché non mi piace bestemmiare), questa serie ha dimostrato di avere il giusto ritmo per coinvolgere gli spettatori, rimanendo nel solco delle serie tv “disimpegnate”.

Abbiamo avuto modo di conoscere Barry Allen nel profondo, fin dai primi episodi, nei quali l’eroe di Central City era intento a scoprire i limiti dei propri poteri, quando ancora dominava il solo entusiasmo per quello che era diventato, quando la sua freschezza e spensieratezza gli permettevano di affrontare ogni minaccia col sorriso. Lentamente ma inesorabilmente qualcosa è cambiato, il tono si è fatto più impegnato, la minaccia si è fatta crescente e lo scontro col Reverse Flash è stato inevitabile. Proprio Harrison Wells, la nemesi di Barry in questa serie, è stato uno dei fattori (se non quello principale, per alcuni versi) del successo di The Flash: un villain ben caratterizzato, con una personalità ben definita sullo schermo e in grado di portare lo spettatore anche a simpatizzare per lui. Come da tradizione fumettistica, non a caso abbiamo tutti pensato che Eobard Thawne o Reverse Flash o Harrison Wells che dir si voglia era un gran figo e un personaggio davvero fantastico.

Ovviamente la serie non è esente da qualche difetto, micro o macroscopico che sia. Prima di tutto la recitazione dell’intero cast non è stato ai livelli di quella della maggior parte degli attori protagonisti. Indubbiamente Grant Gustin (Barry Allen/Flash) e Thomas Cavanagh (Harrison Wells/Reverse Flash) spiccano su tutti come prove recitative. Ma anche Candice Patton (Iris West), Wentworth Miller (Leonard Snart/Captain Cold) e Carlos Valdes (Cisco Ramon) sono stati all’altezza del loro ruolo. Diciamo quindi che questa piccola sbavatura viene compensata dalla recitazione globale, che rimane comunque buona. Altro aspetto che possiamo annoverare tra i difetti della serie è sicuramente l’inserimento di “filler”, se così si può dire, che hanno allungato la trama per i soliti motivi dettati dall’emittente The CW. Anche in prossimità del finale di stagione, ci sono state alcune puntate che non hanno aggiunto niente alla trama principale della serie. Alcuni si sono anche lamentati della bassa qualità degli effetti speciali, non sempre eccellenti. Su questo punto dico solo che si tratta di una serie tv, quindi qualche mancanza in questo senso dovevamo aspettarcela.

Non sono mancati ovviamente i momenti di “fan service”, i rimandi ad altre serie tv o al mondo “geek”. Il personaggio che più di tutti ha rappresentato questo aspetto è sicuramente Cisco, il vero nerd del gruppo. Oltre a trovare un nomignolo a tutti i villain apparsi nella serie, ha rappresentato anche lo stupore dell’uomo comune nel vivere certe situazioni ai confini della realtà. In generale poi i villain dell’intera serie sono stati ben rappresentati nella maggior parte dei casi ma due su tutti si sono fatti notare: Captain Cold e Trickster. Quest’ultimo, interpretato da un grandioso Mark Hamill, ci ha regalato momenti di pura goduria nel suo episodio: il suo “I am your father” credo rimarrà nella storia. In generale però ogni finale di puntata ci ha fatto letteralmente saltare dalla sedia (vedi gli episodi con Grodd) e lo stesso finale di stagione ci ha lasciato in sospeso in un modo che non mi sarei mai aspettato. Non so voi ma io sto pensando di costruire una macchina del tempo per arrivare ad Ottobre e vedere come Barry salverà nuovamente la situazione. Se siete anche voi tra quelli che non riusciranno a superare indenni questa Estate, unitevi a me nella Live di oggi pomeriggio, per fare quattro chiacchiere su questa e altre serie tv. Noi ci rileggiamo alla prossima e vi lascio con quella che secondo me è la frase più rappresentativa di questa prima stagione, oltre che essere un invito a Barry affinché torni presto sui nostri schermi: RUN, BARRY, RUN!

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