La quinta stagione di Game of Thrones arriva al giro di boa e lo fa con una puntata interlocutoria dove è vero che non succede una ceppa, ma che ci mostra le direzioni che prendereanno gli story arc dei protagonisti nella puntate a venire.
Partiamo con la tensione a Grande Inverno dove assisitamo ad una scena di sesso hardcore tra psicoRamsay Bolton e la figlia del maestro del canile, una ragazza con il culo basso e sblusato che, per l’appunto, chiameremo Figlia del direttore del Canile col Culo Basso e Sblusato.
In preda alla gelosia, Figlia del direttore del Canile col Culo Basso e Sblusato inizia uno stalking serrato nei confronti di Darth Sansa ed infine le mostra i lussuosi alloggi di Theon/Reek.
Per chiudere in bellezza questa splendida giornata, Darth Sansa va a cena con il promesso sposo, il suocero e la di lui moglie: Palla di Lardo Frey, una scrofa gigante incinta di 6 maialini da latte.
Il Lato Oscuro diventa sepre più potente in lei…
Alla Barriera Gionsnò va a parlare con maestro Aemon, il quale lo esorta: “Kill the boy, Gionsnò!”.
Lui non capsice bene il messaggio e decide di paritre coi bruti per firmare la pace.
Nel frattempo gli sceneggiatori continuano l’operazione simpatia volta a rendere Stannis uno dei preferiti dal pubblico, gli fanno fare addirittura delle battutine durante la “convention” dei Guardiani della Notte (il Guardianicon). La domanda sorge spontanea: vogliono ucciderlo a breve???
Comunque sia, vi siete accorti del suo simpatico siparietto – per dirla come voi giovani – da grammar nazi?
E chi se ne frega se ha sgozzato suo fratello con la magia nera ed ha fatto un sortilegio con le sanguisughe per far morire gli usurpatori. Da questa stagione proviamo tutti una forte empatia verso Stannis.
GO STANNIS!
Spostiamoci a Meereen dove l’intera popolazione, avvilita dal malgoverno di Daenerys Santanché La Qualunque, è ormai convinta che “si stava meglio quando si stava peggio”.
Ma, prima di mostrarci la mononeuronica madre dei draghi, gli sceneggiatori ci impongono di assistere a due minuti di vuoto pneumatico con il dialogo tra Verme Grigio (sì, è sopravvissuto) e Telespalla Missandei. Uno straziante scambio di battute fatto di frasette zuccheromielose e retorica da due lire che neanche in una telenovela venezuelana con Grecia Colmenares: “non avevo paura della morte, avevo paura di non rivedere più Missandei…”
E poi, cosa parli in terza persona che Missandei ce l’hai davanti, cazzone?
Anzi no, nel tuo caso “cazzone”, non va bene… Imbecille! Ecco, così va meglio…
Naturalmente dopo torniamo da lei, Daenerys Santanché La Qualunquemente Madre dei Draghi in Cantina che anche stavolta ci conferma – se mai avessimo avuto un qualche dubbio – di essere un’orfana di cervello.
Per vendicare la morte di Sir Barristan il Catarroso, Daenerys uccide un nobile a caso dandolo in pasto ad uno dei draghi in cantina e poi, all’improvviso, decide di sposarne un altro, Hizdahr Zo’Loraq (forse le andava di chiamare Enzo Miccio per organizzare un bel ricevimento e poi, si sa, le donne hanno una certa fissazione per gli abiti da sposa).
Quindi ricapitolando: sequestra 5 nobili, ne libera tre, ne ammazza uno random ed un altro, infine, lo sposa.
Papà Cetto Targaryen è fiero della sua figliuola
Questo significa che Sir Jorah Friendzone, servo della gleba planetaria e schiavo della ghiandola mammaria, qualora dovesse riuscire a tornare a Meereen, troverebbe Daenerys sposata (diventerebbe Danerys Santanché La Qualunque Zo Loraq). Senza dimenticare che la mononeuronica madre dei draghi in cantina ha pure l’amante, perché non vi sarete mica scordati delle regolari trasfusioni di nerchia di Daarioone?
Ma per sir Jorah Friendzone le sfighe non finisono qui. Sagace come un bradipo lobotomizzato, per portare Tyrion a Meereen, decide di passare dalle rovine dell’antica Valyria con la sua barchetta a remi. Qui viene assalito da un gruppo di hippie barboni, gli uomini di pietra.
A proposito, visto che bel nome ha dato alla barca?
Nei sette Regni è risaputo che non devi farti toccare dagli hippie di pietra che poi sennò ti attaccano la scabbia, ma indovinate un po’ chi è stato toccato? Sir Friendzone!
Ma a lui non importa, è un servo della gleba a testa alta e procede verso il triangolino che lo esalta (quello di Daenerys).
E’ il caso di dirlo: mai ‘na Jorah per sir Jorah.
Prossimanente nella nostra rubrica di un certo spessore parleremo del ritorno di Max Rockatansky, 30 anni dopo il leggendario Mad Max Oltre la Sfera del Tuono. L’attesa mi sta logorando.
A questo proposito vi ricordo l’ineluttabile like alla pagina Facebook dedicata a (psico)analisi e stronzate estemporanee. Si aprirà magicamente cliccando sull’immagine sottostante: