Autori: Chris Dingess (testi), Matthew Roberts (disegni), Owen Gieni (colorii)
Casa Editrice: Saldapress. Provenienza: USA (Skybound/Image Comics)
Prezzo: € 14,90,
Formato: brossurato, pp. 132, col.
Ritornano le avventure di Meriwether Lewis e William Clark attraverso l’inesplorato entroterra statunitense.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, Manifest Destiny, serie Image Comics di Chris Dingess edita in Italia da Saldapress, prende spunto da un fatto storico realmente accaduto, la spedizione di Lewis e Clark ordinata dal presidente Jefferson nel 1803, per trasformarla in un’epopea fantasy con toni spiccatamente horror splatter (qui la recensione del vol.1 Flora e Fauna).
Amphibia e Insecta è un arco narrativo che caratterizza ulteriormente le personalità dei due protagonisti ed i retroscena che li hanno portati ad imbarcarsi in questo viaggio verso l’ignoto, soprattutto grazie ad un riuscito e sorprendente flasback finale che rappresenta probabilmente il punto più alto raggiunto finora dalla serie. Un volume in cui non mancano, naturalmente, anche momenti splatter e che è inoltre caratterizzato da una buona gestione/approfondimento dei numerosi comprimari.
I disegni di Matthew Roberts, con il loro tocco retrò conferito anche dai colori di Owen Gieni, si confermano azzeccatissimi per la storia di Dingess, oltre a raggiungere un eccellente livello di dettaglio nel tratteggiare gli ambienti e le mostruosità che la spedizione si trova a dover fronteggiare. Roberts è senz’altro un disegnatore da tenere d’occhio.
L’idea di Chris Dingess di “riscrivere la storia” e trasformare un evento storico realmente accaduto in un horror continua a funzionare ed il secondo volume di Manifest Destiny mantiene il ritmo e la qualità del primo story arc, aggiungendo nuovi ed interessanti spunti narrativi. La serie di Dingess e Roberts si conferma un ottimo fumetto offrendo l’intrattenimento e la freschezza che caratterizzarono i primi volumi di un cult del genere survival horror come The Walking Dead (ok, il paragone potrà sembrarvi “ingombrante” ma fidatevi: Manifest Destiny è davvero una serie coi fiocchi).
Leave a Comment