L’esotismo è sempre stato un elemento di base, una delle componenti più avvincenti, della letteratura d’avventura dell’ 800/inizi del ‘900 (Melville, Conrad, Verne, Twain, Stevenson, Salgari,…etc). Prima che la globalizzazione e Internet rendessero il mondo più connesso ma concettualmente più piccolo e poco misterioso, l’interesse per luoghi e popoli lontani poteva trasformarsi, all’interno della narrativa avventurosa, nel fascino per l’ignoto che rendeva epico il viaggio a cui il lettore si ritrovava ad assistere.
La letteratura che interessa a noi però è quella a fumetti, quindi ci spariamo un po’ di opere che con l’esotismo non scherzano, e fanno del viaggiare un’avventura.
Corto Maltese
Hanno molto in comune Corto Maltese e il suo creatore Hugo Pratt: entrambi “nomadi” fin dall’infanzia, entrambi legati alla cosmopolita città di Venezia, a cui fanno spesso ritorno e che lasciano celermente evitando la tentazione di renderla una fissa dimora e concludere il viaggio…
Il viaggiare è per entrambi una necessità, un elemento intrinseco della loro natura da avventurieri fuori corso, da sognatori disillusi.
Hugo Pratt si rifà molto alla letteratura sopra accennata (non a caso Corto vive tra il 19° e il 20° secolo), e avendo visto molto del mondo con i propri occhi, rappresenta dettagliatamente le ambientazioni dove agisce il suo alter ego marinaio: le isole del Pacifico con le sue tribù esperte di navigazione, i Caraibi in cui si pratica il vudù e combattono i cangaceiro, l’Irlanda sconvolta dalla guerra civile, la Russia in subbuglio per la rivoluzione, i deserti etiopici, le architetture e i riti delle popolazioni pre-colombiane nell’onirica città mistica di Mù. Ogni storia è un’avventura in un luogo diverso, un luogo assolutamente reale e per questo intrigante.
Le bizzarre avventure di JoJo
In Giappone l’Italia è considerata esotica e il Cristianesimo è misterioso quanto il vudù (vedere i riferimenti biblici in Evangelion, onnipresenti e messi unicamente per far figo), per questo Hirohiko Araki fa svolgere le sue avventure nell’Occidente.
In JoJo (manga shonen preferito e perla dell’infanzia del sottoscritto) l’ambientazione è sempre un personaggio a sè stante: che si tratti della Florida della 6° serie, delle varie località toccate dal viaggio attraverso l’Asia della 3°, dell’Italia (paese amato e spesso visitato da Araki-sensei) della 2° e 5° stagione, si potranno sempre ammirare delle perfette ricostruzioni dei luoghi e avvertire chiaramente il cambio di location e la sensazione caratteristica che darebbe ad un visitatore. Capita spesso di ritrovarsi davanti tavole (tra una scazzottata e l’altra) dedicate ad illustrare fun facts, usi e costumi o piccole chicche di storia della nazione in cui ci si trova; proprio come se si stesse leggendo una guida turistica.
Abbiamo parlato di manga e fumetti nostrani, ma ora vi beccate un fumetto di super-eroi, non si scappa.
Batman INC.
La Batman Incorporated, la fondazione per istruire un Batvigilante in ogni paese del mondo e sdoganare a livello globale la crociata al crimine del Cavaliere Oscuro. Una delle macchinazioni di Grant Morrison per portare in tutte le culture del mondo la sua revisione, trasfigurata dagli effetti allucinogeni dell’LSD, degli elementi più kitsch della storia di Batman (la serie con Adam West, tanto per capirci). Ok, proprio per la sua natura camp, la serie mostra delle versioni molto stereotipate e “cartoonesche” dei vari paesi in cui si svolge; ma in quale altro fumetto thriller potete spaziare dal Giappone, all’Inghilterra, all’Argentina, ai deserti degli USA in giusto una manciata di episodi?
Scritto da: L’Escapista Tratto da: LoSpaccaFumetti
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