E’ sempre interessante assistere alla commistione di diverse forme d’arte, perché quasi sempre a dare vita alla contaminazione è la curiosità artistica dettata dal desiderio di indagare, di sperimentare nuovi linguaggi e di approfondire ciò che colpisce la nostra attenzione. Il risultato spesso non delude le apettative.
E’ il caso di Bellezza, fumetto francese scritto dallo sceneggiatore e colorista Hubert Boulard e magnificamente illustrato dai Kerascoët (pseudonimo dei due disegnatori Sébastien Cosset e Marie Pommepuy), che fonde arte sequenziale e fiaba tradizionale in un graphic novel di altissimo livello. La storia, inizialmente pubblicata sul settimanale a fumetti franco-belga Spirou, è stata poi portata in Francia, tra il 2011 e il 2014, in tre volumi a colori.
La trama racconta di Baccalà, una giovane e umile ragazza, perennemente mortificata dagli abitanti del proprio villaggio a causa dell’aspetto sgradevole. In seguito all’ennesima umiliazione subita ad opera dalla ruvida madrina, Baccalà scappa nel bosco disperata; ed è lì che incontra per la prima volta la fata Mab (una delle due regine delle fate), trasofmata in rospo da un’altro spirito del bosco. Le lacrime della giovane spezzano l’incantesimo e la fata offre a quest’ultima, come dono di riconoscenza, la bellezza che ella aveva sempre sognato.
Ma la bellezza, specie se così incantevolmente sfacciata, è una virtù difficile da gestire. Oltre, infatti, alla sfrenata attrazione che provoca negli uomini, Baccalà deve fare i conti con il risentimento e la gelosia che la sua bellezza genera nelle altre donne. Ed è così che la sventurata (ma anche inetta) Baccalà, dopo un primo momento di euforia, si troverà ben presto a rimpiangere il suo precedente aspetto e la sua vecchia vita.
Come tutte le fiabe della tradizione europea, anche Bellezza presenta diversi piani di lettura. I messaggi nascosti al suo interno possono essere colti in modo consapevole o inconsapevole dal lettore, che non può comunque evitare di rimanere colpito dalle dinamiche della storia e dai personaggi che le danno vita. Attraverso il continuo parallelismo tra favola e realtà, Hubert mette in risalto gli aspetti più modesti dell’animo umano, cogliendone i lati più comici, insieme a quelli più grotteschi.
Le atmosfere sono, come detto, quelle delle fiabe tradizionali europee, ricche di riferimenti alla cultura popolare; e col l’inserimento di alcuni elementi fantastici fondamentali per lo sviluppo della trama. Come in tutte le fiabe che si rispettino, anche in Bellezza è molto marcato l’aspetto allegorico della storia, che racchiude, come da consuetudine, l’immancabile ed esplicita morale.
L’aspetto grafico è forse quello che colpisce maggiormente. La costruzione delle tavole è quella più tradizionale, esattamente come richiede una fiaba dai toni classici come Bellezza. Nonostante il tratto semplice e morbido scelto dagli artisti, lo stile risulta incredibilmente raffinato; ed è reso ancora più sublime dalla scelta della bicromia nero-oro. Un’eleganza che traspare anche dall’attenzione per i particolari o nella cosrtuzione delle splendide trame con cui vengono decorati i pavimenti, le pareti o i drappeggi che sono rappresentati. All’inizio di ogni capitolo troviamo, poi, delle illustrazioni a tutta pagina da rimanere a bocca aperta.
Il volume, proposto in Italia da Bao Publishing è davvero da lasciarci gli occhi addosso. Si tratta di una splendida edizione che raccoglie tutti e tre i capitoli in 144 pagine. Il libro è cartonato con vernice UV in rilievo e con la costina illustrata. Ragazzi, non scherzo, è clamoroso. Il tutto al prezzo di € 21,00 che, francamente, mi sembrano pure pochi stavolta. Insomma, non dico altro. Comprate Bellezza. Subito.