TWR la (psico)analisi di The Leftovers 1×01, 1×02 la vendetta di Damon Lindelof

Cosa succederebbe se Damon Lindelof tornasse in TV dopo il finale di Lost?
Succederebbe (anzi: è successo) The Leftovers! 
Già perché misteriosamente HBO ha affidato a Lindelof una serie con tematiche paranormali basata sul romanzo di tale Tom Perrotta di cui misteriosamente HBO ha acquistato i diritti ancor prima della publicazione.
– Ma chi è Damon Lindelof?-
Damon Lindelof, caro fan sprovveduto, è uno sceneggiatore che, diventato showrunner di Lost in corso d’opera, ha “regalato” a noi fans il discutibile finale della serie. Talmente apprezzato dal pubblico che ha dovuto cancellarsi da tutti i social network della galassia per il frenetico stalking di haters indemoniati. C’è da dire che Damon è un uomo sensibile, curioso infatti l’episodio accaduto dopo il finale di Breaking Bad: migliaia di fans hanno iniziato a twittare a Lindelof sottolineando come Vince Giligan, sceneggiatore di BB, avesse dato alla sua serie un degno finale a differenza di quanto successo con Lost
In pratica prendete questa schermata e moltiplicatela per 1.000. E fate conto che Lindelof ha retwittato quasi tutti gli insulti andando a fomentare ulteriormente l’odio social nei suoi confronti.

Dopo Lost, Lindelof è passato al grande schermo. Ha collaborato con il suo amico JJ Abrams ai due film di Star Trek (che, a onor del vero, mi sono piaciuti entrambi) e poi misteriosamente è stato chiamato da Ridley Scott per lavorare sullo script del discutibile Prometheus  ed infine Damon è andato a rovinare la sceneggiatura di World War Z scritta da JM Straczynski. 
– Stai divagando come al solito, imbecille. –
E’ vero. Riprendiamo i fili del discorso. 
Il plot di The Leftovers ha degli echi di Lost. Un misterioso mistero: il 2% della popolazione è misteriosamente scomparso e non c’è apparente spiegazione. Il mistero, dunque, si infittisce! 
Tuttavia, a differenza degli intriganti misteri di Lost (il fumo nero, gli orsi polari, la donna francese, gli altri, Jacob… e potrei continuare a lungo), i misteriosi misteri di The Leftovers non è che siano poi così accattivanti. Vediamoli (quasi) tutti nel dettaglio. Segue qualche spoiler, ma tanto è una sceneggiatura di Lindelof…

C’è l’isterico capo della polizia Garvey (che poi è il protagonista) che fa sogni premonitori e subisce lo stalking di un tizio con la misteriosa fissa di sparare ai cani. Tanto per aggiungere un po’ di stramberie (e mistero), la figlia di Garvey è in pieno scazzo puberale ed ha un’amichetta ninfomane che fa tanto American Beauty. E non dimentichiamo che il padre di Garvey è in manicomio e sente misteriose voci nella testa.
Nei panni di Garvey è Justin Theroux, attore che aveva già dato prova di poter ben interpretare un nervosetto tormentato dagli incubi nel video di Hysteria dei Muse:

Poi c’è il figlio del capo Garvey, Tom, che lavora per un sedicente e misterioso santone di nome Wayne.
Wayne dice di poterti fare passare lo scazzo e la depressione con un solo abbraccio ed ha un hobby: si circonda di decine di tipe giappocinesi perché gli piace fare il gioco ‘futti futti che Dio perdona tutti’. Misteriosamente l’FBI, la CIA ed il WWF cercano Wayne e, pur di acchiapparlo, faranno una carneficina gratuita.

Se non bastassero le stranezze, c’è la misteriosa setta dei Colpevoli Sopravvissuti, tizi vestiti di bianco che vivono nella Casa delle Promesse (giuro: è così!). I Colpevoli Sopravvissuti non parlano e fumano sigarette  tutto il giorno perché è scritto nel loro statuto (anche in questo caso vi giuro che è proprio così!).
E, siccome per il capo Garvey le sfighe non finiscono mai, dopo il padre pazzo, la figlia zoccola ed il figlio scemo che fa il galoppino al santone, ecco che la moglie invasata se ne è andata di casa per unisi al culto dei Cazzoni Colpevoli Sopravvissuti.

Vi segnalo inoltre la presenza di Christopher Ecclestone, il nono Doctor Who, nei panni di un misterioso predicatore e, per dare l’immancabile fattore patata alla serie, ecco una Liv Tyler misteriosamente munita di zampe di gallina. 
Liv, non si capisce bene perché, vuole unirisi (forse) ai Colpevoli Sopravvissuti e, per farlo, dovrà superare prove pazzesche, come abbattere una quercia secolare con un’ascia non affilata. MISTERO DEI MISTERI!

Dopo avervi presentanto molti dei misteriosi misteri di The Leftovers, aggiungo che il plot non è poi originalissimo: mi sono infatti venute subito in mente due recenti serie TV. La prima è 4400, serie CBS in cui ricompaiono dal nulla 4.400 individui scomparsi nell’ultimo secolo. Ok, in The Leftovers non ricompaiono (almeno per il momento), ma l’idea della sparizione inspiegabile è tale e quale.
L’altra serie TV è Under The Dome, basata sul romanzo di Stephen King, serial in cui una cittadina rimane isolata sotto un cupolone trasaprente: qui la tematica comune è la rezione di una piccola comunità ad un evento soprannaturale di proporzioni enormi. Senza dimenticare il parallelismo tra gli antagonisti: lo scontro tra il capo della polizia ed il sindaco di The Leftovers ricorda quello tra Dale Barbara ed il politico Big Jim Rennie di Under The Dome.

E poi, come dicevo prima, se una serie inizia a sbandierarti inquietanti misteri a pacchi subito viene da pensare a Lost. Ed è chiaro: Lindelof ha massacrato la stagione finale di Lost ma Lost resta, per me, una gran serie. Mi ha appassionato per 6 stagioni, i misteri anche se non tutti risolti brillantemente erano intriganti, le location erano di grande d’atmosfera (penso, ad esempio alla botola), la mitologia della serie era ben sviluppata e, soprattutto, il vero motore della storia era l’alchimia tra i personaggi. Che erano dei gran bei personaggi. A differenza di quelli di The Leftovers

Vedendo le interviste in TV ai protagonisti, tutti battevano sul fatto che la serie si concentrasse sulle conseguenze della misteriosa sparizione del 2% della popolazione e che non è la spiegazione dell’evento la chiave di tutto. Ma le spiegazioni vanno date, e devono anche essere d’effetto. Non basta una supercazzola finale. Perché ci sono serie come The Walking Dead dove te ne freghi delle cause della pandemia zombie e davvero ti interessa solo l’interazione dei personaggi in un mondo post-apocalittico. Se necessario, l’apocalisse zombie allo spettatore lo giustifichi anche con un virus (come hanno fatto nella stagione 1 ed è una delle grosse differenze dal fumetto). Ma qui no. Qui me lo dovete spiegare dove è finito il 2% della popolazione, ANZI è proprio quello che mi interessa di più. Ancor prima della sette, dei familiari sconvolti e degli schizzati.

In conclusione, vedremo come si svilupperanno i misteriosamente misteriosi misteri di The Leftovers ma, in estrema sintesi, il mio giudizio dopo un episodio era un grosso MAH, dopo 2 episodi mi sa che la serie HBO è in lizza per il Premio Corazzata Potemkin

Al prossimo MISTERO, amici di The Walking Rec!

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