Un anno fa Tom Cruise ed Emily Blunt erano arrivati al cinema con lo sci-fi Oblivion, un film che era un collage di molti altri film, ma che sorprendentemente funzionava benino (ne parlai qui). Oggi i due ci riprovano con Edge of Tomorrow, un altro film che prende più di uno spunto da altre pellicole, ma che alla fine funziona anche meglio di Oblivion!
Vi ricordate Ricomincio da Capo con Bill Murray scritto dal grande Arold Ramis?
– Lo vedi che parli a vanvera? Edge of Tomorrow è ispirato al manga ‘All You Need is Kill’! –
Certo, ma io il manga non l’ho mica letto. Dicevo, prendete il famoso giorno della marmotta vissuto all’infinito da Bill Murray e sostituitelo con il giorno della battaglia finale contro l’invasore alieno, date a Tom Cruise l’esoscheletro usato da Matt Damon in Elysium, aggiungete il necessario ed imprescindibile ‘fattore patata’ fornito da Emily Blunt e il giuoco è fatto: ecco Edge of Marmotta Tomorrow.
Ok, detto così è semplicistico ed ingeneroso nei confronti di una pellicola che, come dicevo più su, mi ha convinto. Però alcuni meccanismi vi porteranno subito a pensare al meteorologo Bill Murray prigioniero in Pennsylvania. Azioni ripetute fino al raggiungimento dello scopo, il risveglio il mattino seguente nonostante la morte ed il percorso di formazione e miglioramento del protagonista volto ad un nobile obiettivo: sventare la minaccia aliena trombare la protagonista femminile.
Naturalmente tra le scene più “ripetute” nel film, non poteva mancare quella della soldatessa Emily Blunt che, sudatissima ed ammiccante, viene interrotta dal Tom mentra fa pilates:
Si, grazie. La rivedo volentieri.
E in effetti, a parte il suddetto senso di deja vu (d’altrone lo slogan del film è Vivi.Muori.RIPETI.), bisogna dire che Edge of Tomorow di Doug Liman (già regista di The Bourne Identitiy) ha un originale approccio nei confronti dell’ormai inflazionata storia dell’invasione aliena e gli spiegoni sono anche discretucci. Dai, l’idea di applicare Il Giorno della Marmotta (mi rifiuto di chiamarlo Ricomincio da Capo... ops l’ho appena fatto!) ad uno sci-fi non è malaccio!
E poi nonostante l’intrinseca (ed ovviamente inevitabile) ripetitività delle scene, il ritmo è buono per tutti i 113 minuti. Ad aiutare è il fatto che, a tratti, Edge of Tomorrow ricordi un frenetico sparatutto di ultimerrima generazione coi crediti illimitati: muori e riprendi il livello da dove sei schiattato. A questo aggiungete che il film ha degli effetti speciali davvero ben realizzati: combattimenti spettacolari e veloci, ed un credibile ambiente post-apocalittico. Infine, piccola nota di merito per l’idea (che strizza l’occhio al nerdone giappo-fan) di fornire uno spadone ad Emily Blunt.
Di film di fantascienza che valga la pena andare a vedere al cinema ne escono ben pochi. Edge of Tomorrow è uno di quelli: un divertente intrattenimento visivamente di grande impatto.