Captain America: The Winter Soldier è già un successo clamoroso, ha convinto critica e pubblico ed i risultati al botteghino sono stati eccellenti. Merito anche del grande lavoro di sceneggiatori e registi (i fratelli Russo) e del buon adattamento su celluloide dei personaggi che gravitano nell’universo del Capitano.
Andiamo ad analizzare i tanti richiami al Marvel Universe – e non solo – presenti nel nuovo film di Cap. Naturalmente seguono SPOILER!
Come già ampiamente detto (e ripetuto), The Winter Soldier trae numerosissimi spunti dalla run di Ed Brubaker sul vol. 5 della testata Captain America partita nel 2005. Il primo aspetto che viene in mente pensando al Cap di Brubaker, è infatti proprio lo storico ed eclatante ritorno di Bucky Barnes nei panni del Soldato d’Inverno, la cui controparte su pellicola è visivamente estremamante fedele all’originale.
A questo proposito, a molti è sfuggito il cameo di Brubaker nel film: è uno degli scienziati che che si occupa del Soldato d’Inverno! Una scelta azzeccatissima, visto che è stato proprio Bru a riportare in vita Bucky.
Altri grandi protagonisti della cavalcata di Brubaker furono Sharon Carter/agente 13, Sam Wilson/Falcon, e Brock Rumlow/Crossbones. Ma, quello che non tutti forse sanno è che anche le origini di Alexander Pierce, l’equivoco segretario del consiglio di sicurezza mondiale intepretato da Robert Redford, vanno ricercate sulle pagine dei fumetti Marvel, per la precisione la sua prima apparizione fu su Nick Fury vs S.H.I.E.L.D. #3 del 1988. E anche l’agente Sitwell (pace all’anima sua), personaggio ricorrente della serie Agents of S.H.I.E.L.D. nasce sui comics Marvel.
Ma non tutto viene da Brubaker.
Molto dell’impostazione del Marvel Universe cinematografico proviene dall’universo Ultimate, per la precisione dagli Ultimates di Mark Millar e Bryan Hitch, una serie di cui non mi stancherò mai di consigllare la lettura. LEGGETE ULTIMATES DI MILLAR/HITCH!!!
Anche se non è una novità, primo fra tutti i richiami all’universo Ultimate è il Nick Fury calvo e di colore. Già nel 2002 ipotizzando un film sulle sue gesta, l’ultimate Nick cartaceo, durante una serata pizza, birra e rutto libero con Hank Pym dichiarava:
D’altronde lo stesso Hitch nel disegnarlo si era palesemente ispirato a Samuel L. Jackson. I Marvel Studios seguirono il consiglio e nel 2008, nella scena post-credit di Iron-Man ecco comparire Samuel ‘Fury’ Jackson.
A proposito di testa di ferro, il senatore Stern l’affiliato dell’Hydra che si incontra con Sitwell, lo avevamo già incontrato in passato. E’ infatti uno degli oppositori di Tony Stark nel congresso degli Stati Uniti in Iron-Man 2.
Ma i riferimenti all’universo Ultimate non si limitano a Fury. Anche il Triskelion, la base operativa S.H.I.E.L.D. viene fuori dagli Ultimates e dalla mente (all’epoca ispiratissima) di Mark Millar.
Adesso parliamo di look. Cap è molto fashion e sono più le divise che cambia lui che gli abiti da sera di una valletta maggiorata di Sanremo. In The Winter Soldier, il costume è chiaramente ispirato a quello che Steve Rogers indossa nei Secret Avengers.
Durante l’interrogatorio di Sitwell, questo nomina alcune possibili minacce per l’Hydra, tra di esse oltre a Bruce Banner, spicca il nome di Stephen Strange, il signore delle arti mistiche. Che sia una conferma dell’intenzione degli Studios di realizzare un film su Strange nell’immediato futuro? Ce lo auguriamo.
Altro dettaglio che ha divertito molti è la things to do list di Cap, diversa di paese in paese. Nella versione italiana erano infatti presenti Vasco Rossi e Roberto Benigni. Scialpi c’è rimasto male, sperava di esserci anche lui.
Menzione obbligatoria anche per il cameo di Stan Lee, stavolta nei panni di un custode dello Smithsonian Museum.
Ma non mancano anche riferimenti extra-Marvel.
Cap e la Vedova trovano il rifugio di Zola, Natasha accende il computer vintage e dice “Ti va di giocare?”, poi rivolgendosi a Steve chiede “L’hai visto quel film?”
E ora lo chiedo io a voi: l’avete visto quel film?
Come sarebbe a dire ‘quale film?’ Si parla naturalmente del supercult Wargames con Matthew Broderick! E questa è la scena incriminata:
Il secondo omaggio vi può essere sfuggito solo se vi siete addormentati al cinema (non vi sarete mica addormentati, vero?). L’epigrafe sulla lapide di Fury è l’inizio del versetto recitato da Jules (casualmente interpretato da Samuel L.Jackson) in Pulp Fiction. Buona occasione per ripassare:
Anche dopo il termine del film, non mancano gli spunti. La mid-credit scene (diretta da Joss Whedon) è davvero piena di indicazioni sulle prossime pellicole. Il personaggio con marcato accento da Tetesco ti Germania è il barone von Strucker, uno dei leader dell’Hydra, anche lui presente nei fumetti Marvel. Von Strucker, che avrà un ruolo importante nel prossimo Avengers: Age of Ultron, è in possesso dello scettro di Loki con all’interno una gemma dell’infinito. Il Barone parla di due gemelli sopravvissuti ad un non ben precisato esperimento, che si riveleranno essere Quicksilver e Scarlet.
I Marvel Studios non possiedono i diritti dei mutanti, l’escamotage per dotare i due dei poteri sarà, dunque, un esperimento fatto dall’Hydra sfruttando le gemme?
Chiudo con un paio di speculazioni.
Durante lo scontro Cap/Bucky l’inquadratura indugia su questa immagine:
Sappiamo che Sebastian Stan ha un accordo con i Marvel Studios per 9 film (gliene restano 7), mentre Chris Evans ha firmato per altri 3 film (Avengers 2 e 3, Cap 3). E se al termine della fase 3 dei Marvel movies Evans dovesse lasciare lo scudo di Cap a Bucky, come avviene nei fumetti Marvel dopo Civil War?
Io credo ci siano buone possibilità che questo accada.
Seconda riflessione: cosa accadrà in Agents of S.H.I.E.L.D., serie che nelle ultime puntate sembra stia finalmente decollando?
Lo smembramento dello S.H.I.E.L.D. è solo una facciata? Stark, Fury e Maria Hill (che abbiamo visto alla fine del film nell’ufficio risorse umane della Stark) lo stanno rimettendo in piedi come un’organizzazione segreta? Sappiamo bene che di Nick non ci si può mai fidare…
Dite la vostra e, se ancora non l’avete letta, trovate la (psico)analisi di Captain America: The Winter Soldier cliccando sull’immagine di seguito: