Vi dirò, da quando è uscito il primo numero Marvel NOW! degli Avengers di Hickman non sento altro che critiche rivolte a questo fumetto: “E’ noioso”, “E’ confusionario”, “Stanca”, “Ambienti troppo cosmici e poco metropolitani…”
Mi sono davvero stufato.
Per questo motivo ho deciso di prendere le parti del povero Jonathan Hickman e cercare di mettere in risalto i pregi di questa testata.
Essendo ormai arrivati al numero 9 ci sono diversi aspetti da analizzare. Innanzitutto vorrei parlare della nuova formazione di Vendicatori: finalmente non ci limitiamo al solito team base riciclato e condizionato dai recenti film!
Quelli di Hickman sono Avengers più grandi, più completi, nuovi. Senza ovviamente privarsi di capisaldi come Cap, Thor, Iron Man, Hulk e compagnia bella. Nella nuova formazione troviamo personaggi come Sunspot con il potere di controllare l’energia solare, Manifold con il dono del teletrasporto, Smasher la nuova superguardiana, e Capitan Universo, la madre di tutti i pianeti! Personaggi di cui magari conosciamo poco (o nulla in alcuni casi) ma, forse, anche questo è il bello! Nuovi personaggi da conoscere e da amare, nuovi territori da esplorare.
Come non nominare, ad esempio, questo nuovo Hyperion! Personaggio che ricorda un po’ Superman o se volete Sentry (tanto per restare in ambito Marvel). Non so a voi, ma a me questo genere di eroi in calzamaglia ha sempre affascinato. Li ho sempre visti come il modello storico del classico supereroe.
Oltre ai nuovi personaggi, la cosa che mi affascina di questa nuova testata degli Avengers è la trama: probabilemente una delle più complesse ed articolate del panorama Marvel NOW!
Hickman infatti ci riporta in una storia classica, ormai da tempo abbandonata, ma ripresa e riadattata in maniera eccellente. Veniamo catapultati in un universo nuovo, un universo in cui esisteono altre forme di vita, altri mondi da cui i Vendicatori ci devono proteggere. Ammetto di non essere mai stato un fan delle avventure cosmiche, e di aver sempre preferito eroi che agiscono per le strade, come Spider-Man o Devil, ma in questo caso mi tolgo il cappello davanti ad un autore che riesce a coinvolgerti in maniera straordinaria grazie ai suoi intrecci.
Continui dubbi, fiato sospeso, domande alla quali pian piano, numero dopo numero, si riesce a dare una risposta.
Infine trovo che la lettura di Avengers sia praticamente essenziale per seguire e godere in pieno il nuovo crossover Infinity, anch’esso orchestrato da Jonathan Hickman.
Insomma, d’accordo elogiare gli X-Men di Bendis, ma il Marvel NOW sta dimostrando che anche il lato vendicativo della Casa delle Idee ha qualcosa da dire.