Haunting Ground è un survival horror sviluppato da Capcom e pubblicato dalla stessa nel 2005.
Una bellissima ragazza, ricoperta unicamente da un lenzuolo, si ritrova rinchiusa in una gabbia situata all’interno di una magione (deja vu?). In preda alla confusione Fiona, questo il nome della fanciulla, riesce a ricordare soltanto l’incidente automobilistico di cui è stata vittima con i suoi genitori. Una volta uscita dalla gabbia, si aggira per il castello dove fa la conoscenza di bizzarri e inquietanti figuri: la domestica Daniella, una donna dalla bellezza e dagli atteggiamenti apparentemente innaturali, il custode Riccardo e Debilitas, il titanico tuttofare affetto da autismo e deformità, il quale, scambiando Fiona per una bambola, le dà la caccia per il castello.
Ma la sfortunata ragazza avrà anche modo di fare la conoscenza di Hewie, uno splendido cane lupo, ferito e legato con una stretta corda ad un albero del giardino. Di qui nascerà un bellissimo legame che porterà il cane ad affiancare Fiona nel tentativo di fuggire e fare chiarezza sulla situazione.
Il gameplay di HG si basa essenzialmente sul fuggire dai nemici e nascondersi in punti adibiti a ciò, quali letti e armadi (solo per citarne un paio). Infatti la protagonista è incapace di sferrare attacchi, escluso l’utilizzo di qualche oggetto che troveremo lungo il corso dell’avventura, i quali saranno capaci di liberarci dai nemici solo momentaneamente. Una delle peculiarità del gioco risiede nel fatto di avere a che fare soltanto con 4 nemici, i quali, a turno, ci inseguiranno senza sosta per l’ambientazione fino a quando, in maniera scriptata, arriverà la resa dei conti con ognuno di essi, in vere e proprie boss-fight.
Tali inseguimenti – nonostante non si arrivi mai a provare paura – sono si, capaci di tenere alta la tensione, ma si rivelano ogni volta di una durata eccessiva, risultando estenuanti; spesso non basta eludere i nostri inseguitori trovando un nascondiglio, che pochi secondi dopo tornano ad incalzarci prolungando irritantemente la fuga.
Fattore di estrema importanza è, che ad ogni comparsa dei nemici, calerà la resistenza di Fiona, ed inoltre, la ragazza vedrà l’insorgere del panico. Esso si manifesta nel rallentamento della sua corsa, fino ad arrivare, nella fase più acuta, alla perdita dell’equilibrio e all’incontrollabilità del personaggio, con lo sfondo che si tinge di bianco e nero.
Nascondigli, sostanze di ripristino e punti di ristoro, rigenereranno la resistenza di Fiona. Riguardo i nascondigli, usufruire sempre degli stessi, porterà i nemici a scoprirci e a costringerci nel riprendere la fuga.
A complicare le cose, ci si mettono le luminessenze, creature luminose che emettono un forte rumore, al contatto con Fiona, provocandole il panico e richiamando l’attenzione dei nemici.
Ovviamente Hewie non starà lì a fare la bella statuina, ma ci aiuterà durante gli inseguimenti, attaccando i nemici ad un nostro comando ed avvisandoci quando questi ultimi sono nei paraggi.
Naturalmente, fuggire non sarà l’unico nostro compito, ma come da tradizione del genere, dovremo risolvere enigmi, tutti abbastanza canonici, come recuperare chiavi e spostare oggetti.
Anche in questi casi, il nostro peloso amico risulterà indispensabile, ad esempio recuperando oggetti situati in luoghi inarrivabili per Fiona, sempre dopo un nostro comando. Oltre a chiedergli di attaccare e recuperare oggetti, potremo dargli da mangiare per ripristinare la sua resistenza e renderlo felice; potremo anche giocare a palla con lui, lodarlo e coccolarlo per aumentare l’affinità e perfino rimproverarlo se si mostra disubbidiente.
Interessante è la possibilità di accedere a laboratori alchemici, nei quali è possibile creare svariati tipi di sostanze, come cibo per ripristinare la resistenza e ridurre il panico, o anche oggetti per colpire i nemici.
Tecnicamente HG si difende benissimo, con una bellissima grafica e la totale assenza di caricamenti. Sono però presenti gli immancabili (o quasi) problemi di compenetrazione, ma gli utenti di ps2 ci avranno fatto il callo.
Il comparto sonoro è povero di musiche (una per ogni nemico), lasciando il compito ai suoni ambientali.
La longevità non si fa disprezzare, attestandosi intorno alle 10-11 ore, ed è ampliata dai 4 finali disponibili, ma anche da un eccessivo backtracking.
In definitiva ci troviamo di fronte ad un’ottima produzione di Capcom. Un titolo passato un po’ in sordina, ma che merita di essere provato, quantomeno dagli amanti del genere.
Alla prossima temibili pirati. Ar ar!