FullMetal alchemist di Hiromu Arakawa

Titolo (Originale): FullMetal Alchemist (Hagane no Renkin Jutsushi)
Autore: Hiromu Arakawa
Volumi: 27 (Concluso)
Editore: Planet Manga
Prezzo: 3,50-3,90 (1a edizione), 4,50 (Ristampe, Gold), 5,90 (Gold Deluxe)

Di solito quando tra amici si parla di un manga, si tende ad avere opinioni contrastanti: per me è bello, per me è brutto, è una boiata, un capolavoro, è utile solo come carte igienica, ecc… FullMetal Alchemist rompe decisamente questo schema. Nel corso della sua pubblicazione infatti, questo manga ha saputo sorprendere tutti, e il giudizio è uno solo: capolavoro.
A mio avviso, è un giudizo puramente personale, questo è il miglior manga shounen degli ultimi 10 anni. 

Partiamo dall’inizo però, cioè dalla trama, che nonostante sia ben nota, è sempre bene ricordare. I due fratelli Elric, il maggiore Edward ed il minore Alphonse, vengono abbandonati in tenera età dal padre, un alchimista, e vengono cresciuti dalla madre. Alla morte della madre, i fratelli, che nel frattempo hanno iniziato a studiare l’alchimia, per tentare di resuscitare la madre tentano uno dei grandi tabù dell’alchimia: una trasmutazione umana. Ma la trasmutazione fallisce, e i fratelli pagheranno l’errore a caro prezzo: Edward perde la gamba sinistra e Alphonse l’intero corpo. Edward sacrifica allora il suo braccio destro per legare l’anima di suo fratello ad un’aramatura, in modo che possa continuare a vivere. Dopo aver sostituito i suoi arti con degli automail, degli arti meccanici, Edward diventa alchimista di stato e, insieme ad Alphonse, intraprende un viaggio per trovare l’unico oggetto che può far tornare normali i loro corpi: la pietra filosofale. 


Così, a prima vista, la trama non sembra dire chissà cosa: il solito protagonista con un passato burrascoso, un viaggio da intraprendere, le solite mazzate… bene, non potrebbe esserci impressione più sbagliata. La trama si evolve in maniera perfetta, lineare, senza sbavature: quello che poteva sembrare un incipit ben costruito ma destinato a svanire nel nulla diventa una storia matura, che parla di sacrificio, morte, soprannaturale, dramma, complotto.
Ma il vero punto di forza di FMA sono i personaggi: la Arakawa è strepitosa nel caratterizzare i personaggi e nel dare a loro non il classico ruolo marginale che ci si aspetterebbe per un personaggio secondario. In FMA tutti, e dicasi tutti, i personaggi hanno un ruolo centrale nella storia, specialmente per lo sviluppo del finale. È questa la vera forza del manga, ogni protagonista ha un ruolo da giocare nella storia e resta impresso fino alla fine.
Fantastica è inoltre la caratterizazzione dei nemici, gli Homunculus: questi infatti rappresentano i sette peccati capitali, che ognuno di noi, a seconda che ne sia consapevole o meno, accetta come parte integrante di sè. L’ambientazione poi, si sposa perfettamente con la trama: ambientato in un’ Europa alternativa agli inizi del XX secolo, si passa dalle grandi città in via di sviluppo fino a basi militari immerse nella neve, da giacimenti minerari a covi sotterannei. Questo influenza anche la storia che da volumi in cui sembra trattare perlopiù elementi politici o complottistici, il manga vira decisamente verso il fantasy, per poi riprendere l’elemento politico: è un continuo saliscendi di rilevazioni ed emozioni, che non lascia quasi mai tregua, prima di arrivare al maraviglioso finale, forse non epico quanto ci si aspettava, ma comunque splendido.

I combattimenti sono resi in maniera ottima e fluida pur non costituiscono sicuramente la parte centrale del manga. Per quanto riguarda il disegno, nulla da ridire: il tratto della Arakawa è gradevole, non sarà Takehiko Inoue (ok, ci sono andato giù pesante xD) ma è ottimo per uno shounen. Buoni gli sfondi, le armi, gli automail e i tratti dei personaggi. 

In conclusione, cosa lascia al lettore FullMetal Alchemist? Lascia l’emozione di aver preso parte ad un grande viaggio, ad un’avventura non per salvare la terra ma per far maturare se stessi, dimostrando che il principio dello scambio equivalente su cui si basa l’alchimia va applicato anche alla vita umana: “Per ottenere qualcosa, è necessario dare in cambio qualcos’altro che abbia il medesimo valore”. E allora, cosa dovranno sacrificare i fratelli Elric, per trovare la verità e tornare normali? A cosa li condurrà questo viaggio, tra mistero, alchimia, morte, disperazione e sacrifici? Lascio a voi il piacere di scoprirlo, oltre che il piacere di leggere un manga fantastico, che entra di diritto tra i migliori manga shounen di sempre. 

VOTO FINALE:10

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