Mentre in America Superior Spider-Man prosegue il suo cammino, in Italia ci avviciniamo al fatidico numero 700, che andrà a chiudere una storica testata aperta nel lontano Marzo del 1963.
Zona Pericolo, scritta da Dan Slott e Giuseppe Camuncoli, ci mostra un Uomo Ragno in serie difficoltà a causa di un non meglio precisato numero di macchinari che disturbano il suo senso di ragno, rendendolo praticamente inutile. A complicare la situazione ci saranno ben due Hobgoblin, ovvero Phil Urich e Roderic Kinglsey, non così morto come si credeva.
Il primo numero opta per scelte grafiche particolari, con frecce indicanti i pericoli che il senso di ragno di Peter percepisce. Per il senso, infatti, anche uno starnuto è un pericolo mortale, così come l’entrare in un ascensore. Dan Slott usa, ancora una volta, espedienti narrativi originali e che non sanno affatto di già visto, motivo che mi ha portato ad amare lo scrittore fino ad ora.
Zona Pericolo getta le basi per quello che sarà la prossima saga, con indizi buttati un po’ lì, in qualche piccola vignetta, o la visione di Madame Web, talmente forte da metterla fuori gioco e farla passare per pazza davanti alle autorità. Ancora una volta i comprimari creati da Slott si rendono utili, arrivando addirittura ad aiutare l’Uomo Ragno stesso, in questo caso Max Modell, capo della Horizon Labs.
Protagonista della storia anche Kingpin, che farà di tutto per mettere le mani su una chiave che porta a un nascondiglio segreto del Green Goblin… ah si, lui, la nemesi dell’Uomo Ragno. Lo rivedremo molto presto, potete contarci.
Lo scrittore ha sempre dato l’opportunità al personaggio di utilizzare gadgets tecnologici che non snaturavano affatto la natura del protagonista, dandogli così la possibilità di avere un vantaggio tattico sui suoi nemici. In questo numero lo vediamo addirittura usare un aliante a forma di ragno contro i suoi nemici, già apparso poco prima della saga Fino alla fine del mondo. Finale abbastanza aperto che lascia spazio per futuri risvolti, magari proprio su Superior.
Camuncoli è in forma come sempre (e non l’avete ancora visto su Superior), con le sue tavole dettagliate e il suo tratto particolare, molto espressivo e per niente statico.
Zona Pericolo è senza dubbio una saga ben scritta, divertente, ma con un finale inconcludente ed anche un po’ sbrigativo. Insomma, nel complesso, risulta godibile e merita la sufficienza.
Lo story-arc risulta un po’ diluito a causa della scelta di Panini di inserire una storia ad albo e non due, cosa che rende un po’ fastidiosa la lettura che si interrompe sempre sul più bello. In quest’ottica è consigliabile recuperare prima tutta la saga e infine leggerla tutta d’un fiato.
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