Ancor prima di disquisire su questa uscita-evento, vorrei cominciare con una premessa parlandovi di come ebbe inizio la mia educazione all’intrattenimento cartaceo da piccino.
Ebbi la prima lezione, di quella che sarebbe stata la mia formazione sulla Nona Arte, nel lontano ed indimenticabile marzo 1996.
Però l’albo (il numero 0) era destinato a mio fratello maggiore. E in macchina mentre venivo accompagnato a casa, mi chiesi cosa vi contenesse. Cosa mai questo spillato americano proponesse ad un moccioso di 5 anni. Cosa diavolo mai ne avrei pensato. E in special modo: cosa ne avrei giovato?
Dal punto di vista emotivo, troppo. Narrativo, anche.
Io sono stato allievo (e sempre lo sarò) della Disney Italia con una testata che si spera torni presto (come annunciato di recente): Pk.
Per me (come per moltissimi altri adepti) questo fumetto è sinonimo di infanzia.
Sulla scia del papero mascherato seguì poi un tortuoso percorso senza fine. E cavolo, sta durando ancora adesso.
Già da prima consumavo di volta in volta qualche albetto dalla costina gialla, di cui ha festeggiato una settimana fa, l’uscita numero 3000. Tondi tondi.
Nel 1949 chi si sarebbe mai aspettato una testata editoriale così longeva da sembrare immortale?
Maggio 2013: nelle edicole ci si scazzotta per aggiudicarsi una copia del doppio albo 3000: un numero indimenticabile su ogni aspetto.
Un po’ come quando ci sentiamo tutti invitati, nessuno escluso, ad una maxi-festa.
Valentina De Poli ha adunato un ricco team artistico di qualità con l’obiettivo di stendere le 14 storie per un numero tutto da celebrare, leggere, toccare, annusare, ricordare e tramandare ai posteri.
Una volta aspettato che il maltempo si placasse, una volta acquistato l’albo e una volta letto, si ha una certezza: si tratta di 14 storie concepite dai maggiori artigiani italiani del fumetto nostrano, contentue in un doppio albo da custodire gelosamente.
In ordine sparso vi elenco le storie che in primis mi hanno colpito sotto ogni punto di vista: dai memorabili passaggi narrativi fino all’emozione avuta nelle primissime storie.
Non che le altre siano state da meno, assolutamente.
Pippo, Gambadilegno e…il colpo da 3000
Sceneggiatura: Faraci Tito
Disegni: Cavazzano Giorgio
Delizioso quanto commovente.
Mi è scesa una lacrima. Anche nella rilettura. Possibile?
La sceneggiatura di Faraci si fonde perfettamente con i fantastici disegni del Maestro Cavazzano: questa volta privi di china. I dialoghi concepiti, piccoli e grandi invenzioni narrative non da poco.
Un racconto legato al ricordo e ad un giornale che ha conquistato in molti a Topolinia…
La Banda Bassotti e il raduno dei 3000
Sceneggiatura: Faccini Enrico
Disegni: Faccini Enrico
Il maxi raduno con i 3000 parenti sta per giungere, i preparativi fervono per organizzare al meglio questa festa.
Nella quale arriverrano da ogni parte del globo i bassotti imparentati.
Simpaticissima storia prodotta interamente da Faccini.
Eta Beta e l’uomo del 3000
Sceneggiatura: Michelini Fabio
Disegni: D’Ippolito Francesco
Sentito omaggio di Michelini e D’Ippolito, non solo a Topolino ma anche al personaggio conosciuto proprio nel giurassico numero uno: Eta Beta, il quale vorrà far visita al suo amico Topolino per rimembrargli del primo storico incontro avvenuto proprio in un fumetto particolare…
Le ultime tavole danno voce alla gioia di chi ha atteso il numero 3000.
Topolino e il sorprendente 3000
Sceneggiatura: Castellan Andrea
Disegni: Castellan Andrea
Come potrei definire l’operato di Casty?
Atmosfera puramente gottfredsoniana all’ennesima potenza!
Il comparto grafico viene accompagnato da una storia mistery magistralmente gestita dai tempi giusti. Tra le sorprese di questo favoloso numero.
Zio Paperone e il tiranno dei mari
Sceneggiatura: Artibani Francesco
Disegni: Mastantuono Corrado
Spassosissima storia scritta dal buon Artibani accompagnata dal comparto grafico dinamico di Mastantuono.
A parte i dialoghi e i tempi comici perfettamente gestiti, i riferimenti culturali sono molteplici e costituiscono una ricchezza per chi legge!
I contenuti citati conferiscono un grande spessore narrativo.
Ma questo “giornaletto” una volta non era per il target “bambini”?!
La caratterizzazione è fedele ai canoni classici dei personaggi.
Un lavoro encomiabile.
Fantastiche le illustrazioni che rendono omaggio a Mottura ed a Celoni, come di molti altri artisti presenti negli extra redazionali.
E che piacevole sensazione tattile che procura il 3000 in rilievo!
Con questo numero speciale la Disney Italia impartisce una grande lezione di editoria: come concepire un prodotto pensato per tutti, dai più piccoli fino agli adulti. Ripeto, chi è che diceva che Topolino è un “giornalino per bambini”?!
Perché questi artigiani hanno confezionato un volume da rileggere, custoire e da tramandare ai posteri.
Questo 22 Maggio è stato un appuntamento, ha riunito tutti i lettori di fumetti riaccendendo la fiamma disneyana anche ai novizi.
Ricordandoci di quanto possa essere unica e splendida la Nona Arte nostrana.
Quella genuina e semplice, di cui potremmo farne un vanto anche nelle edizioni estere del topo.
E per chi se lo fosse perso, cliccate su:
http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1370433566%2F0#0