UNCANNY AVENGERS #1 e Avengers Arena #1 e #2

AVVISO: Questa recensione contiene spoiler relativi alla conclusione di AvsX

Dopo esserci lasciati alle spalle Avengers Vs X-Men (qui trovate le nostre riflessioni), molto sembra essere effettivamente cambiato nel Marvel Universe. I predetti cambiamenti – da molti auspicati nel corso dell’ultimo crossover di casa Marvel – si manifestano in modo evidente sulle pagine di Uncanny Avengers # 1, nel quale alcuni tra i membri degli X-Men dovranno riuscire ad andare d’amore e d’accordo proprio con gli stessi Vendicatori. In particolare, molti sono i personaggi di entrambe le fazioni ad apparire in questo primo numero, ma è evidente che l’attenzione è destinata a spostarsi sui sei protagonisti raffigurati sulla copertina di questo albo: Capitan America, Havok, Rogue, Scarlet, Thor e Wolverine. Ognuno di loro reagisce a suo modo al triste epilogo della battaglia tra le due opposte fazioni; e gli stessi rapporti tra i predetti personaggi promettono di regalare interessanti sviluppi nell’immediato futuro.

Devo ammettere che, leggendo le anticipazioni sul web relative a questa unione tra Vendicatori e membri (o forse sarebbe meglio dire ex membri) degli X-Men, era sorta in me più di qualche perplessità. In fondo, i lettori più navigati delle avventure della Casa delle Idee sono sempre inconsciamente restii alle novità che sconvolgono i criteri sui quali le storie erano state incentrate fino a quel momento, temendo incoerenza e illogicità rispetto a quanto letto in passato. In realtà, la logica dietro la costruzione di questo nuovo supergruppo è più approfondita e studiata di quanto non si potrebbe pensare. Remender affida alla voce fuoricampo di alcuni protagonisti la narrazione dei fatti precedenti; in questo modo riuscendo a tirare le somme degli eventi passati e delle relative conseguenze sul piano dei rapporti interpersonali. Lo scrittore, pur mantenendo sempre una prosa semplice e dei toni naturali, riesce, in poche pagine, ad ottenere subito una decisa caratterizzazione dei personaggi principali. Assistiamo, infatti, alla differenti reazioni dei protagonisti rispetto alla morte di Xavier; riuscendo nel contempo a cogliere con chiarezza l’eredità lasciata dallo stesso Charles in termini di ideali e di etica. Curiosa e interessante allo stesso tempo la scelta di Havok come nuovo membro mutante dei Vendicatori. Staremo a vedere.

Per altro verso, ho trovato altrettanto convincente il lavoro grafico di John Cassaday. Sin dalle primissime pagine, il disegnatore ci stupisce con un realismo, talmente crudo, da lasciare il lettore sconvolto. Gli stessi sentimenti dei protagonisti, rispetto alla morte del professor X, permeano distintamente dalle tavole di Cassaday, riuscendo nell’intento di regalare intensità ed emozione a questo primo episodio. In proposito, colpisce particolarmente la rappresentazione dei funerali di Xavier e del momento di introspezione di Logan mentre osserva il dipinto del compianto professore; momenti che trasmettono, come detto, profonda intensità e passione al lettore. Interessante anche lo scontro tra Rogue e Wanda: sarà interessante capire l’evoluzione futura del rapporto tra questi due personaggi che promettono di ricoprire un ruolo di primissimo piano in questa nuova serie dei Vendicatori. Potrei infine fare qualche appunto alla nuova versione del costume di Cap, così inquietantemente simile alla versione cinematografica, ma, per stavolta, metterò da parte gli odiosi appunti del tipico purista (e anticonformista) nerd (XD).

In definitiva, posso affermare che si tratta di una narrazione intelligente, ricca di azione e che rappresenta il perfetto trampolino di lancio per questo Marvel NOW!; se a questo aggiungete le splendide e perfettamente pertinenti tavole di Cassaday non potrete che condividere il mio ottimismo per il proseguo di questa serie.

Ma non è tutto. L’edizione italiana di Uncanny Avengers contiene infatti anche una delle più (in)attese novità di casa Marvel. Sto parlando naturalmente della serie di Kev Walker e Dennis Hopeless dal titolo Avengers Arena che, sin dal suo annuncio, ha creato sgomento e agitazione tra le fila dei fan dei Vendicatori. Il motivo principale dello stato di agitazione è legato alla trama che, a detta di molti, risulterebbe un po’ troppo simile a quella di Hunger Games. Ed in effetti, la storia ricorda proprio quella del romanzo di Suzanne Collins: sedici promettenti superumani vengono rapiti dal criminale noto col nome di Arcade e vengono trascinati in un misterioso luogo chiamato Mondo Assassino. Nel corso dei successivi trenta giorni, i giovani eroi in erba saranno costretti ad uccidersi a vicenda in una estenuante, quanto brutale, lotta fratricida per la sopravvivenza finale. Hopeless decide da subito di mostrarci che fa sul serio, facendo fuori al primo colpo due dei sedici protagonisti. Un espediente narrativo al quale lo scrittore ricorre per rendere l’idea di ciò che sarà il proseguo della serie nelle successive scansioni.

Non condivido le aspre critiche nei confronti di Avengers Arena per due ragioni fondamentali. La prima è che, da una prima lettura, la serie mi è piaciuta parecchio. Ho trovato da subito dei personaggi molto interessanti e un ritmo piuttosto elevato. L’autore – proprio al fine di dare centralità alla trama principale – sceglie di raccontare il passato dei protagonisti attraverso dei flashback; una tecnica certamente valida, che contribuisce alla caratterizzazione dei singoli personaggi, senza distogliere l’attenzione del lettore dagli avvenimenti principali. La seconda ragione per la quale non posso condividere le critiche mosse a questa serie è che non basta che un’opera sia ispirata ad un’altra per renderla automaticamente un cattivo prodotto. Avengers Arena risulta – a mio avviso – originale nel proprio contesto; e offre al lettore parecchi spunti per la narrazione futura. Insomma, come avrete capito, per il momento mi ritengo soddisfatto della scelta operata da Panini di affiancare questo titolo ad Uncanny Avengers e mi auguro che la serie proceda sugli stessi livelli di questi primi due episodi.

VOTO COMPLESSIVO: 7.5

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