Mesi e mesi pieni di trailer, di supposizioni sulle scene dopo i titoli di coda (comparirà Pantera Nera? No, ci sarà Nick Fury che uccide Ant-Man col Baygon), di foto di modelli di armature (quella superveloce, quella che va nello spazio, quella che fa il Nespresso e ti schiuma il latte) e alla fine Tony é tornato e, come sempre, ci ha fatto divertire.
Perché é questo quello che i filmazzi coi supereroi fanno: puro e godurioso entertainment!
L’approccio di molti a questo film era quello di crederlo “la cupa conclusione della trilogia di Iron Man“.
Esatto, doveva essere più cupo e maturo!
Scusami fan, ma perchè doveva essere cupo se i primi due erano film d’azione con una netta inclinazione verso la commedia?
Semplice, perchè nel trailer salta in aria la villa di Tony! L’hai visto? Gli elicotteri la polverizzano!
Ho capito, ma Tony é miliardario. La villa la fa ricostruire e ci aggiunge pure un soppalco mansardato con la Jacuzzi.
Si ma nel trailer Tony finisce sott’acqua con l’armatura e poi si vede l’elmo spezzato!
Ma, carissimo fan, Tony mica ci muore sott’acqua: é il protagonista.
Ok, ma in questo film hanno cambiato il regista, non c’è più Favreau, c’è Shane Black! E “Black” vuol dire nero, dunque il film doveva essere cupo e oscuro (come il cavaliere)!!!
…
…ma fan, non sapevi che Shane Black é lo sceneggiatore di Arma Letale 1 e 2? Che tipo di film ti aspettavi che facesse?
Oggi, inspiegabilmente, ogni film di supereroi deve essere parametrato alla trilogia del Cavaliere Oscuro di Nolan. Batman (nei fumetti come nei film) é un eroe cupo, solitario e tormentato. I personaggi Marvel e, di conseguenza il tono che si é dato alle rispettive pellicole, sono scanzonati e votati più all’azione che all’introspezione.
Tony Stark, infatti, ci é stato presentato sin dal suo esordio sul grande schermo come un miliardario divertente ed estremo, pronto tanto alla rissa quanto alla battuta. In pratica il grande ritorno di una tipologia di personaggio tanto amata dal pubblico negli anni ’80 e nei primi ’90: il duro con la battuta pronta. Gli esempi si sprecano: l’Eddie Murphy di Beverly Hills Cop, il Kurt Russell di Grosso Guaio a Chinatown, il Mel Gibson di Arma Letale (e il suo Danny Glover, in Iron Man 2 e 3, é Rhodey). Insomma Tony riporta al cinema il buon vecchio protagonista delle commedie d’azione con l’aggiuntina di un macroscopico dettaglio: lui é anche un supereroe. E dunque vai con gli effetti speciali, le armature ed i superpoteri.
Tra le altre cose questo terzo capitolo dedicato al testone di ferro ci mostra una nuovo aspetto di Tony: l’eroe senza l’armatura. Lo vediamo spesso in azione senza la corazza e questo giova ancor di più alla sua caratterizzazione.
Poi, d’accordo, sui villain forse si poteva fare qualcosina in più (soprattutto sul Mandarino) ma la storia fila comunque via senza cali di ritmo.
Insomma, entrando in sala a vedere Iron Man 3 cercavo intrattenimento, e ne ho avute in cambio due ore abbondanti: battute, scazzottate, un tripudio di armature, flashback e scene d’azione infarcite di effetti speciali impressionanti (l’esplosione della villa di Tony ed il salvataggio dei passeggeri dell’Air Force One sono una goduria). In sintesi, sono uscito dal cinema con la pancia decisamente piena (…e non solo per il Magnum al cioccolato bianco che ho mangiato nell’intervallo).
Concludendo: Iron Man 3 é una commedia d’azione supereroistica e, nel suo genere, é difficile trovare di meglio. Punto.
E ora, il paragrafettodopoititolidicoda per analizzare lascenadopoititolidicoda: ehi, si tratta di una sequenza bonus! E’ divertente e ci troviamo dentro pure un gradito ritorno. Cosa vi aspettavate? Un team-up tra Iron Man e Dottor Strange magari interpretato da Tom Cruise? O i primi 5 minuti de I Guardiani della Galassia? Oppure pensavate che Tony sarebbe uscito dallo schermo per regalarvi un’armatura?
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