Sceneggiatura: Brandon Seifert Disegni: Lukas Ketner
Editore: Saldapress (Collana Skybound)
Prezzo: 13.50
Formato: Brossurato, 132 pagine a colori
Volumi: 1 (in corso)
Periodicità: Atipica
Tematiche: Black humour, horror, medicina, magia, thriller
La piccola industria degli orrori
Che il mercato fumettistico mainstream attuale sia spesso povero di idee convincenti ed opere valide è un fatto appurato da innumerevoli lettori. E’ lo stesso Kirkman ad esprimere il suo malessere verso un’industria del fumetto sempre più fredda, macchinosa ed automatica, come se a creare, scrivere e disegnare fumetti fossero automi privi di identità piuttosto che disegnatori e sceneggiatori. Skybound, etichetta della Image Comics, fondata proprio da Kirkman è la risposta a tutto questo, grazie ad un catalogo colmo di opere di grande successo e qualità: The Walking Dead, Invincible, Super Dinosaur e Witch Doctor.
Creatori di incubi
La casa editrice Saldapress, che si occupa, tra le altre cose, di portare in Italia i titoli Skybound, ha portato nel bel paese anche Witch Doctor.
Ma cos’è Witch Doctor, e chi sono Brandon Seifert e Lukas Ketner? Entrambi sono originari dell’Alaska, il primo è un ex studente di medicina che si è dilettato anche come giocoliere per un circo (almeno stando a quanto dice Kirkman), si è occupato anche di Hellraiser: The Dark Watch ed ha sceneggiato alcuni episodi del fumetto di Doctor Who; Lukas invece faceva il grafico pubblicitario oltre ad avere co-creato i Dominos Noid negli anni ’80 (per una campagna pubblicitaria di una catena di pizzerie) ed avere interpretato il figlio più piccolo nel telefilm Casa Keaton. Tra gli altri suoi lavori ci sono Creepy Comics e Supersized: Strange Tales from a Fast-Food Culture.
Quanto al fumetto in se, si tratta di storie episodiche collegate da continuity che, volume dopo volume, ci introdurranno in un mondo dove i mostri peggiori sono proprio le malattie, rappresentate da creature del folklore più classico, ma rielaborati in chiave paramedica per risultare più “organici” e reali.
Spaventosamente divertente
La prima cosa che ho pensato leggendo il volume di Witch Doctor: Sotto i Ferri, è stato di avere tra le mani un piccolo capolavoro, comunque un’opera destinata a divenire un cult. Raramente mi è capitato di imbattermi in un fumetto capace di convincermi in ogni singolo elemento. Sarà stata l’attesa o il ghigno ipnotico ed inquietante del Dr.Vincent Morrow in copertina, fatto sta che ho consumato il volume ancora prima di rendermene conto, ed una volta riposto in libreria l’unico pensiero che avevo era: ne voglio ancora!
Senza farvi troppi spoiler, la prima storia si apre coi nostri protagonisti alla guida di un auto ad Arkham (vi dice nulla il nome?) nel pieno della notte, alla radio intanto vengono trasmesse informazioni su morti e quant’altro, mentre una degli assistenti del dottore, Penny Dredful, è intenta a nutrirsi di parti morte del proprio braccio come nulla fosse. Durante la prima avventura, il dottore ed i suoi due assistenti, la già citata Penny ed Eric Gast, se la vedreanno con un ragazzo posseduto da demoni. Se in questa prima storia avremo solo un assaggio del mondo di Witch Doctor, le successive servono a spiegarci meglio chi sia, quali poteri abbia, e soprattutto da dove escano fuori i mostri che ne popolano il mondo. Ovviamente le minacce non si limitano solo a demoni, troveremo vampiri parassita, fate insettoidi e, soprattutto, abitatori del profondo ed Archaeonti (i Grandi Antichi di questo universo). Insomma, di carne al fuoco ce n’è e, se non vi basta, il dottore ricorre perfino ad Excalibur (si, avete capito bene), spada che può tagliare qualsiasi cosa: sempre a patto che doc Morrow gliel’abbia insegnato.
Cacciatori di mostri
Vincent Morrow è un personaggio abbastanza sui generis, che sembra attingere fortemente da icone come John Constantine, Doctor Who e Gregory House, ma con un umorismo molto macabro, una certa teatralità e venature da scienziato pazzo, ed il bello è che ha ancora molto da dare, dato che non sappiamo quasi nulla di lui, a parte che è l’unico che può fermare l’apocalisse. Nel fumetto scopriremo infatti che gli Archaeonti arrivarono sul nostro pianeta stravolgendone totalmente i canoni evolutivi, per poi cadere in un letargo autoindotto, fino al giorno in cui sarebbero stati liberi per annientare l’umanità e scatenare l’apocalisse. Ovviamente è compito proprio del nostro Witch Doctor fermarli.
Penny Dredful fondamentalmente è un mostro che si nutre di altri mostri, o meglio una criptofaga. Inizialmente era una normale studentessa, ma ha finito con l’essere posseduta da un qualche organismo alieno di entità sconosciuta, mutando in una creatura grottesca, seppur conservi gran parte dei tratti umani. Più che infermiera del dottore, è una paziente, e fa anche da anestetico vivente contro le diverse minacce.
Eric Gast invece, appare forse come il personaggio più normale, dei tre protagonisti: ex paramedico e recente recluta del nostro medico stregone. Sembra abbia perso il lavoro a causa proprio di Vincent, per poi l’unirsi a lui nella lotta contro gli orrori che infestano Arkham. Come già scritto, tra i tre appare anche come il personaggio più normale, oltre ad essere più all’oscuro di tutti sul passato del dottore stregone e dei suoi scopi.
Mostruosità apocalittiche
Ovviamente come ogni buon fumetto horror, ha bisogno di mostri all’altezza, e cosa c’è di meglio che prenderli dal folklore e rielaborarli all’interno del fumetto, rendendoli più organici e reali ma con mantenendone caratteristiche sovrannaturali e mostruosità? I demoni ad esempio appaiono come insetti parassita, che occupano corpi umani per proliferare e crescere al loro interno, mentre le fate, qui chiamate Fate Cuculidae, si presentano come insettoidi mostruosi che sostituiscono ai bambini umani (che divoreranno) i loro cuccioli, per farli crescere dai genitori ignari. Vengono citati Dagon e Cthulhu e, per i prossimo volume, avremo probabilmente altre mostruosità come zombie, lupi mannari e chissà quale altra simpatica bestiola. La cosa migliore, resta comunque il nostro stregone che dovrà ingegnarsi per ogni avversario ricorrendo a tecniche a base di magia e medicina, proprio perché i mostri del fumetto, sono malattie o esseri infetti.
Il seme della follia
Degne di nota le tavole di Lukas Ketner. Ci troviamo di fronte a disegni belli e dettagliati, che esprimono al meglio il senso di decadimento ed inquietudine che avvolge tutta l’atmosfera del fumetto. Provate anche solo a guardare i volti dei personaggi: espressivi ed estremamente chiari, ma non per questo poveri di dettagli. Anche il design della cittadina risulta ottimo, soprattutto aree come l’inquietante clinica psichiatrica del dottore e l’acquario popolato dagli abitatori del profondo. Belli anche i colori: tetri ma con numerose variazioni e scale di diverso tipo.
Tirando il cappio
Fondamentalmente Witch Doctor – Sotto i Ferri è un acquisto obbligatorio per chiunque. Alla modica cifra di 13,50 € vi porterete a casa un brossurato da 132 pagine a colori, comprendente i primi quattro spillati della serie americana, più il numero zero. Il fumetto è avvincente, divertente, disgustoso ed inquietante, e saprà intrattenervi a dovere in modo intelligente, senza bisogno di escamotage banali. Ha una sceneggiatura chiara ed efficace e tavole di ottima fattura. Con l’ottima introduzione di Kirkman, pagine finali con bozzetti, schizzi e note degli autori, ed un elenco di termini usati nel fumetto nelle prime pagine, ci troviamo di fronte ad una delle migliori creazioni degli ultimi anni, capace di tenervi incollati fino alla fine del volume sorprendendovi in modi sempre nuovi, e con in più chicche per gli amanti di H.P Lovercraft: i già citati abitatori del profondo, Arkham etc.
Concludo, lasciandovi un pezzo dall’introduzione di Kirkman:
“In questo fumetto, quando girate pagina, non vi chiedete come il cattivo verrà sconfitto… vi chiedete se verrà sconfitto. E saprete che durante il cammino tutto può accadere. Adorerete Witch Doctor… e ora cominciate a leggere!”