The Following – controrecensione

Partiamo dalla fine: The Following é una figata pazzesca!

Partito in sordina tra i telefilm che mi sono apprestato a guardare nel corso degli ultimi mesi, è riuscito immediatamene ad impadronirsi di me; sono stato inizialmente molto attratto dalle musiche dei primi due episodi (Marylin Manson e Deftones in alcune scene) e, successivamente, mi sono lasciato prendere dal contesto e dalla storia che trovo davvero interessanti.

Piccola parentesi,: questa mia recensione nasce come “contro-recensione” a quella fatta dal buon REC (potete trovarla qui) e si propone di smontarla pezzo per pezzo o, comunque di confutarla tutta o in parte.

 

Partiamo dal principio e cioè dalle critiche all’originalità trama.

Ma onestamente la prima cosa che mi viene da pensare è: “MA CHI MIN***A SE LO E’ VISTO RED DRAGON”?! Io onestamente no, dunque già la prima affermazione negativa su “The Following” (e cioè l’essere parzialmente copiato da un qualcosa di già pre-esistente) importa ben poco dato che non tutti hanno visto tutto. Magari chi ha già visto Red Dragon potrà cogliere alcune similarità ma, se è per questo, di Zombie-che-camminano-e-mangiano-uomini il mondo cinematografico/fumettistico è pieno zeppo eppure non ho letto da nessuna parte critiche alla trama di The Walking Dead. Ah, TWD parla anche di un mondo semivuoto e di un’epidemia di virus? Beh, mi sembrano clichè tutt’altro che inutilizzati, anzi.

Poi, il buon TheWalkingREC si concentra sui buchi della sceneggiatura, andiamo a vedere.

La critica viene incentrata sul suddetto Roderick che tra l’altro, da parte del nostro buon REC, veniva identificato nel fanboy di Ryan Hardy anche se lui stesso, sempre nell’articolo, ha scritto di essere stato smentito dal colpo di scena dell’episodio 8. Beh, mi sembra già lapalissiano che l’essere smentiti circa un qualcosa di cui si era estremamente convinti, sia sicuramente un punto a favore di quella sceneggiatura che tanto ha criticato e non certo un punto a sfavore. Inoltre la fuga di Emma non è assolutamente così assurda come viene evidenziato dato che è stata subitanea, immediata e coperta da due “followers” travestiti da agenti della SWAT ed entrati dal retro della casa; in altri telefilm e film abbiamo visto molto di peggio. Ma poi la ragazza della polizia locale che si rivela una follower di Carrol cos’ha di così assurdo? La serie Tv è piena di flashback che evidenziano come tutti i followers reclutati siano dei fan del Joe Carrol assassino e lo siano andati a trovare in carcere, non vedo perchè la suddetta poliziotta non possa aver fatto lo stesso in borghese e senza essere riconosciuta. E’ assolutamente evidente che quella villa dove hanno portato il bambino sia stata scelta appositamente da Carrol in quella zona proprio per la connivenza di parte della polizia del luogo o comunque di un elemento di essa.

Andiamo avanti.

Ma come si fa a dire che l’attore che impersona CARROL non sia credibile?!?!?!? E’ come dire che Antonio Conte non abbia il parrucchino! PUREFOY è assolutamente MERAVIGLIOSO! Nel tono di voce, negli atteggiamenti, negli sguardi, è assolutamente perfetto nei panni del killerseriale-professore-genio, ha uno sguardo di quelli della serie “ti-posso-uccidere-quando-mi-pare-quindi-occhio”, il modo in cui provoca continuamente Ryan Hardy portandolo ai limiti della follìa è assolutamente strepitoso, insomma, insieme a Kevin Bacon è in assoluto il miglior interprete della serie. Stucchevoli poi i commenti circa la bellezza dei due finti/veri gay amici di Emma: ma scusa ma dove li dovevano prendere, dallo sfasciacarrozze? E’ ovvio che siano belli, così come in Lost Sawyer era un gran figo, in TWD ci siano attori di bell’aspetto and so on. Ritengo sia una qualcosa di assolutamente normale in fase di casting. Ultimo commento fatto dal buon REC è quello sul bambino: ma perchè, vogliamo parlare del bambino di The Walking Dead? Quello sembra uscito da una pubblicità di Original Marines solo che di Marines non ha neanche la piastrina al collo, credibilità ZERO quando cerca di fare l’uomo della situazione, assolutamente insipido come uno sguardo di Ben Affleck, insomma, il bambino di The Following non sarà un professore della recitazione (ma occupa una parte assolutamente marginale), ma in circolazione non è che veda tutti ‘sti fenomeni.

Unico aspetto su cui mi sento di concordare è quello relativo alla colonna sonora: inizialmente molto molto interssante, via via ha perso completamente smalto e c’è ben poca roba. Speriamo si riprendano presto.

In conclusione:

Nel panorama attuale delle serie Tv, The Following è assolutamente interessante, ben confezionato, con attori credibili ed una trama che si dipana senza far capire al telespettatore dove vuole andare a parare. Tiene spesso in tensione ed i colpi di scena si susseguono dato che uno qualunque dei personaggi potrebbe far parte degli adepti della setta, anche quelli che sembrano maggiormente vicini ai protagonisti principali. Proprio per questo motivo, non ci si sente mai al sicuro. Ovviamente il Serial non è esente da qualche cazzata all’americana ma ciò non inficia per nulla un prodotto interessante e (per quanto mi riguarda) molto originale e ben fatto.

Adiè.

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