THE WALKING REC: 3×10 Dove c'è Rick c'è casa

Rieccoci qui a delirare parlare del decimo episodio di The Walking Dead 3 dal titolo “Home“. 
E già: anche stavolta “il genio che da i titoli alle puntate” era troppo ubriaco per pensare a qualcosa di attinente e, aprendo Il Grande Libro dell’Alfabeto del figlioletto di 4 anni, é capitato sulla H di HOME. Ecco fatto.
La sua controparte italiana, però, ha voluto metterci del suo, lei (o Lui? ma era una controparte quindi Lei, rincoglionito!) lo stipendio vuole meritarselo e il titolo nostrano, invece di un banale “Casa“, é diventato un ancor più banale “Bentornato a Casa“. 
Figata.

Per farvi assimilare al meglio i passaggi di questo episodio 10 (che di certo non é da 10 in pagella, ma ha comunque dei sani momenti di goduria splatter) dividerò l’analisi in quattro parti. Seguitemi.

Parte Prima. Nei panni di una stupida bionda. Andrea, noto avanzo di bordello della periferia di Atlanta, é ancora a Woodbury. Avendo sedato la rivolta dei Wood-burini bipolari, crede di avere una spiccata attitudine per la carriera politica e chiede al Governatore di diventare Ministro per le Pari Opportunità.
Il Governatore rilancia: dice ad Andrea di volerle lasciare il comando e lei, essendo orfana di cervello, ci crede. 
Insomma ce la mette tutta per confermare il trito e ritrito luogo comune della bionda cretina. 
Un appello alle bionde all’ascolto, dovreste considerare l’ipotesi di una raccolta firme contro Andrea, personaggio lesivo per l’immagine della vostra categoria.

Parte seconda. I tre amigos. I fratelli Dixon salvano tre sudamericani su un ponte infestato dagli zombies. Punto. Nient’altro da dire. 
Consentitemi però una curiosità: come ci sono arrivati 3 messicani che non parlano una parola di inglese in Georgia durante un’apocalisse zombie? 

Parte terza. L’uomo che sussurava agli zombie. Rick ormai é totalmente fuori di testa. Mentre fa birdwatching col suo binocolo astronomico ecco che, accompagnata da una musica di Vangelis, ritorna la visione di Lori vestita da elfa del Signore degli Anelli. Stavolta la moglie defunta in abito bianco si materializza davanti alle lapidi dei tre porcellini. Rick, sudatissimo, la insegue, la raggiunge e, immedesimatosi in Aragorn, la limona duramente credendola Arwen. Ma sul più bello della sua “limonata immaginaria” viene interrotto da Hershel: assistiamo così al più ridicolo dialogo mai visto in una serie TV con il nostro sceriffo sciroccato che bofonchia parole a casaccio: “Lori, carote, sifilide, panettone“. Hershel é sbalordito e lo manda a cagare, Rick gli volta le spalle e torna a cercare Pokemon attorno alla prigione.

Parte quarta. Apocalypse Now. Accompagnato dalla Cavalcata delle Valchirie di Wagner, il Governatore (che é un gran cesso di persona) si presenta alla prigione con tale Martinez (o forse era Moralez… insomma, la tipica comparsa che morirà entro due episodi) ed altri due figuranti sacrificabili. Via alla sparatoria (è’ il caso di dirlo: piovono proiettili, Governatore ladro!).
Axel il galeotto si becca un buco in testa e muore, Rick, convintosi di essere Samwise Gamgee a cui il Governatore ha rubato il pan di via, perde la brocca (ancora???) ed inizia a sparare alla cazzo di cane a casaccio e, alla fine, un pò tutti sparano ad minchiam. 
Ma, nel marasma generale, la situazione viene risolta da Glenn che col furgoncino porta via tutti e dai Dixon bros che salvano crazy Rick dai non-morti. Nota di merito a Merle che, al grido di “Merle spacca!“, disintegra teste zombie col suo moncherino.  

Due curiosità sulla parte quarta (che, tra splatter, proiettili e tensione ho gradito parecchio!):
Il governatore fa sfondare i cancelli della prigione da un furgoncino ripieno di zombie. A missione compiuta dal furgone viene fuori l’autista, un tizio (dalla corporatura sembrerebe più una una tizia) vestito/a da cosplay del videogioco Crysis. Chi sarà? Kirkman alcuni giorni fa ha detto che, dopo Tyreese, avremmo presto visto altri personaggi del comic fare il loro ingresso nella serie. Vedremo.
Ma questa era una cazzatina, la rivelazione della puntata é un’altra: il Governatore ha i superpoteri! Sotto una grandinata di proiettili sono tuti nascosti in trincee di fortuna ma non lui.  
Lui resta in piedi.
Sarebbe bersaglio facile per tutti, non fosse per il campo di forza che lo circonda e lo rende invulnerabile. Sul finire della sparatoria scopriamo sbigottiti un ulteriore superpotere: uno zombie lo prende alle spalle ma il senso di ragno lo avverte del pericolo e, senza neanche girarsi, il Governatore lo disintegra con un ceffone.
Per Crazy-Rick & Co. saranno bei cazzi contro il Super-Governatore!


Gli sceneggiatori hanno dimeticato che Tyreese era stato inserito nella serie? I defunti neuroni di Andrea torneranno in versione non-morto?
Le risposte a queste ed altre inquietanti domande la prossima settimana nell’episodio 11 dal titolo “I Ain’t a Judas” in Italia tradotto con un sintetico ma efficace “Nessuno mi può giudicare nemmeno tu, la verità ti fa male lo so, lo so che ho sbagliato una volta e non sbaglio più“. 

Goodbye roamers!

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