Sono stati lunghi i mesi in attesa del ritorno di The Walking Dead. Fortunatamente, la notte scorsa è andato in onda il primo episodio della seconda metà della terza stagione. Un episodio che ha sbriciolato tutti i precedenti record d’ascolto. Con il ritorno della terza stagione, è tornato a parlare anche il creatore della serie e produttore esecutivo Robert Kirkman che ha rilasciato un’intervista al sito IGN.com. Se non avete ancora visto l’ultimo episodio di TWD andato in onda la notte scorsa, vi consigliamo dunque di non proseguire nella lettura.
IGN: L’ultimo episodio ha visto la riunione dei fratelli Merle e Daryl e l’allontanamento di quest’ultimo dal gruppo di Rick. Sono curioso: il fatto di essere bloccati da soli nel bosco contribuirà ad avvicinarli o, piuttosto, accentuerà le loro differenze?
Robert Kirkman: Ci sono un sacco di domande interessanti su Daryl e Merle. Si tratta di personaggi che, pur essendo fratelli, non abbiamo mai visto interagire tra loro, ad eccezione delle visioni di Daryl nel corso della stagione due. Ora finalmente avremo modo di vederli insieme e osservare cosa succede realmente tra loro. Credo che Daryl si sia evoluto molto nel corso della serie ed abbia modificato il suo modo di essere attraverso la convivenza con Rick e il resto del gruppo. In più, vedremo in che modo è cambiato Merle nel periodo passato accanto al Governatore.
Ora che i due sono nuovamente insieme come si comporteranno? Merle sarà in grado di accettare il cambiamento di Daryl? E Daryl riuscirà a fare lo stesso col fratello? Come si evolveranno le cose per questi due personaggi? Credo che ci siano un sacco di cose interessanti in arrivo per loro.
IGN: Il finale di questo episodio dimostra chiaramente come Rick non si sia ancora ripreso dalla perdita di Lori. Quanto tempo credi che ci vorrà prima che il resto del gruppo si renda conto che non è più un buon leader per loro?
Kirkman: Penso che dopo gli avvenimenti accaduti alla fine di questo episodio, il gruppo abbia iniziato a comprendere la gravità della situazione. Nella scena conclusiva della puntata tutti assistono alla crisi di Rick. Di conseguenza, i membri del gruppo inizieranno a pensare: “Ehi, abbiamo fatto bene ad affidare tutte le nostre speranze e i nostri sogni a Rick? All’improvviso non sembra sia più in grado di gestire gli eventi“. La sua leadership può essere messa in discussione in qualsiasi momento; a maggior ragione ora che il confronto con il Governatore sembra essere alle porte. Le cose si fanno interessanti.
IGN: L’inizio tra i due personaggi non è stato dei migliori, ma credi che Tyreese e Rick saranno in grado di instaurare un’amicizia simile a quello che hanno nel fumetto?
Kirkman: Adoro tutte le piccole differenze che esistono tra il fumetto e la serie televisiva. Il rapporto Tyreese/Rick probabilmente sarà diverso rispetto a quello che abbiamo avuto modo di conoscere leggendo il fumetto. Se ci pensate, Tyreese è stato introdotto molto più tardi nella serie TV, mentre nel fumetto i due si sono incontrati addirittura prima di arrivare alla fattoria di Hershel. Nel fumetto Tyreese e Rick hanno avuto modo di conoscersi bene e di costruire una solida amicizia; un’evoluzione molto diversa rispetto a quella a cui stiamo assistendo.
Staremo a vedere se tra i due nascerà un’amicizia, oppure se le cose andranno diversamente, fino magari a farli diventare nemici. Sono tutte domande che devono rimanere in sospeso. Mi piace il fatto che Tyreese sia lo stesso personaggio che abbiamo conosciuto nei fumetti, ma che al tempo stesso egli possa avere un’evoluzione totalmente differente. Per cui, anche se avete già letto il fumetto, ci sono ancora tante sorprese in serbo per voi.
IGN: Sono molto colpito dal ruolo che pian piano sta assumendo Carol all’interno della serie; un’evoluzione che mi ha colto di sorpresa. All’inizio della serie Carol non era di certo un personaggio al quale mi sarei aspettato di affezionarmi, oltre a considerarla uno dei personaggi con la più bassa probabilità di sopravvivenza. Cosa pensi che la renda interessante? Credi che il personaggio di Carol possa essere ulteriormente approfondito?
Kirkman: Il merito dell’evoluzione del personaggio di Carol è tutto di Melissa McBride. Lei riesce sempre a stupirci e a dimostrare di essere un’attrice alla quale possiamo affidarci per le scene con un grosso carico emotivo. Non c’è nulla che lei non riesca a gestire. E’ una professionista assoluta. Abbiamo alcuni sviluppi interessanti in serbo per Carol.
IGN: Sembra che Andrea abbia assunto il ruolo di leader de facto, con il Governatore sempre più solitario. Mi piacciono le nuove dinamiche di Woodbury, ma Andrea è davvero in grado di essere leader? E cosa farà il Governatore in questa situazione?
Kirkman: Andrea è sempre stato un personaggio forte. Abbiamo già visto Andrea mostrare capacità di leadership nella seconda stagione. Capacità che certamente le hanno permesso di sopravvivere durante l’attacco alla fattoria. Con l’arrivo a Woodbury, Andrea ha avuto un ruolo meno attivo, ma ora che il Governatore è fuori controllo, tocca a lei prendere in mano le redini della comunità.
Penso ci sia la possibilità, per lei, di essere considerata un leader indiscusso a Woodbury, e credo che il Governatore se ne sia accorto immediatamente. Lui la vede come un alleato, qualcuno in grado di aiutarlo nella sua lotta per ristabilire l’ordine e che possa trasmettere speranza alla gente di Woodbury.
IGN: Sono tanti gli spunti per il proseguo della stagione: il conflitto tra la comunità di Woodbury e il gruppo della prigione, ma anche diverse lotte interne su entrambi i fronti. C’è qualcosa in particolare che non vedi l’ora di mostrare agli spettatori?
Kirkman: Una delle cose di cui sono davvero entusiasta è la prospettiva di vedere Rick e il Governatore faccia a faccia. Sappiamo tutti che quel momento si sta avvicinando. Io so cosa succederà e sono davvero eccitato all’idea che il pubblico assista a questo scontro. Il fatto che questi due grandi attori – che sono stati il fulcro di questa stagione per nove episodi – ancora non si siano trovati faccia a faccia, non fa che aumentare l’aspettativa del pubblico, in attesa di quel momento.
Fonte: IGN.com