CROSSED: Psicopatico – Lapham e Caceres

Potete dire ciò che vi pare, ma CROSSED è un fumetto geniale. Certo, si tratta di un titolo non adatto a tutti, che parte da una base di sadismo e cattiveria allo stato puro. Ma, nonostante ciò, mi sento comunque di consigliarlo a tutti; o, almeno, agli stomaci più resistenti.

Quando lessi sul catalogo dell’uscita del primo CROSSED (2008), scritto da Garth Ennis e disegnato da Jacen Burrows, non potei fare a meno di pensare che si trattasse di una palese imitazione del più celebre The Walking Dead, tanto di moda negli ultimi anni. Nulla di più sbagliato. Sin dalla lettura del primo volume, infatti, notai subito che, nonostante l’ambientazione apocalittica, l’infezione virale che trasforma le persone in mostri e le scene rigorosamente splatter, CROSSED ha saputo mantenere una propria originalità che lo distingue marcatamente rispetto all’opera di Kirkman e Moore.

CROSSED è un fumetto horror che racconta le disavventure di vari gruppi di sopravvissuti ad una spaventosa epidemia che trasforma gli esseri umani in maniaci assassini capaci di qualsiasi nefandezza. Niente zombie privi di ricordi e raziocinio, dunque, ma piuttosto invasati in preda ai loro istinti più bassi; tutti distinguibili da una grossa croce rossa che segna chiaramente il loro viso.

Il sequel CROSSED: Valori di Famiglia, scritto da David Lapham e disegnato da Jacen Burrows, raccoglie il testimone della prima agghiacciante miniserie sceneggiata da Ennis. La mancanza del folle scrittore britannico, però, non si fa sentire poi molto, grazie ad una trama discretamente strutturata e ad una dose di violenza e brutalità che non fa rimpiangere minimamente il primo arco narrativo.

Nonostante le buone premesse delle prime due serie, però, devo confessare a questo punto di essermi annoiato. Va bene la novità dei primi due volumi, ma pensare di dover continuare a leggere altre miniserie, slegate rispetto alle precedenti e con le stesse identiche dinamiche, mi aveva francamente stancato. Fortunatamente, il terzo volume di CROSSED non ha nulla a che vedere con i precedenti.

L’intuizione geniale, stavolta, è stata quella di non incentrare il racconto esclusivamente sulla fuga di un gruppo di persone dagli “scrociati”, ma di imbastire una trama autonomamente interessante e di inserirla nel contesto narrato nei precedenti episodi. In CROSSED: Psicopatico i folli infettati rappresentano solo l’ambientazione di una storia che, a prescindere o meno dalla presenza dei crociati, risulta agghiacciante di per sé, a causa della brutalità dei temi trattati.

Harold Lorre è un uomo solo e terribilmente egoista. Egli ha perso la sua famiglia e tutto ciò che aveva a causa dell’epidemia e si trova in fin di vita quando viene soccorso da un gruppo di sopravvissuti. Harold finge di essere gravemente ferito ad una gamba per convincere i nuovi compagni a portarlo con loro. Tuttavia, a loro insaputa, Harold è un pericoloso sociopatico che sta tentando di rintracciare un gruppo di crociati responsabile della morte di una donna di cui era morbosamente innamorato. Nel corso della storia, Harold si lascerà alle spalle ogni brandello della sua umanità, dimostrando come l’essere umano possa essere ben più malvagio e brutale di qualsiasi crociato.

La storia, scritta da David Lapham (Crossed 2: Valori di Famiglia) e ben illustrata da Raulo Caceres, racconta i peggiori aspetti del comportamento umano. Un racconto di violenze indicibili, aggressioni brutali – tanto fisiche, quanto psicologiche – e di un costante desiderio di morte; vista come una dolce liberazione da quello che è diventato un vero e proprio inferno sulla terra. Quando la civiltà crolla, quando le persone perdono la ragione, abbandonandosi ad atti di violenza impensabili, quando tutto ciò che ami è morto in preda a dolori ed agonie, cosa farai? Non c’è alcun aiuto. Non c’è nessuna speranza. Non c’è scampo. Ci sono solo i crociati.

VOTO: 7

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