Brian Michael Bendis è uno dei più influenti scenggiatori del moderno fumetto Marvel. A lui si attribuiscono ben 9 anni di gestione dei Vendicatori, oltre ad aver introdotto la tradizione dei crossover annuali.
Nonostante i grandi successi dell’autore, negli ultimi anni la qualità delle sue storie è calata molto: dal crossover Assedio, alle nuove storie dei Vendicatori, il Bendis che abbiamo apprezzato negli anni sembra non essere più così presente. Eppure quando Marvel NOW ha annunciato la sua testata degli X-men, che grazie al Bar del Fumetto ho avuto la possibilità di leggere, i presupposti erano particolarmente buoni. La testata in questione, All New X-men, poteva raggruppare le migliori qualità dei fumetti storici di Bendis: i drammi adolescenziali di Ultimate Spider-man, attribuibili ai più giovani X-men, il supereroe moderno di Powers, che si poteva identificare nei mutanti più adulti, e in generale le avvincenti sceneggiature di Bendis. Per fortuna o purtroppo, in questo primo numero della testata, Bendis non si rifugia tra le pietre miliari del passato, ma riesce comunque a creare un buon numero uno anche grazie a una trama intrigante.
Il fumetto, infatti, riprende lo scisma tra gli X-men che ha diviso i mutanti in due fazioni dopo gli eventi di Avengers vs X-Men.
Però il pacifico allontanamento, sta prendendo sempre più la forma di una guerra. La scuola di Jean Grey ha dalla sua parte dei grandi mutanti, come Bestia o l’Uomo Ghiaccio, ma Ciclope e i suoi X-men stanno reclutando nuovi eroi. Per fortuna Bestia sembra avere un asso nella manica, capace di ribaltare le sorti di questa guerra fredda: contattare i primi cinque X-men della scuola di Xavier.
Bendis, parte in sordina, tramite dei dialoghi un po’ troppo plateali, ma prosegue molto bene, mostrandoci dei buoni dialoghi e soprattutto un’ottima sceneggiatura. L’idea che sta alla base della serie, è davvero interessante e può offrire un ottimo spunto per un lungo arco narrativo. Inoltre sembra già definire il carattere di alcuni personaggi, tra cui l’Hank Mccoy del passato, e il Ciclope del presente.
Il ritmo del fumetto è incalzante, e dopo i toni leggeri di Uncanny X-Men, abbiamo una storia molto più cupa e intrigante, che ha ancora tanto da dimostrare, ma che sicuramente parte alla grande.
Lo stile di Immonen è quasi irriconoscibile. Le tavole sono incredibilmente realistiche, nonostante il disegnatore non rinunci completamente allo stile che lo distingueva, che per natura rendeva i disegni poco dettagliati, migliora i difetti relativi soprattutto ai volti dei personaggi. Lo stesso non si può dire delle scene corali, dove il suo stile classico scompare del tutto, aggiungendo all’ottima qualità del fumetto, un’inaspettata miglioria grafica.
Per concludere, posso dire con fierezza che questo primo di numero di All New X-Men, porta con sé un ottimo incipit e, insieme ad altre serie Marvel NOW uscite in questo periodo, può davvero trasformare il livello di una casa editrice che, escludendo qualche eccezione, stava abusando della sua popolarità.
Ovviamente, come detto in precedenza, questo primo numero può dare solo una vaga idea della qualità della testata, ma con dei presupposti simili, si può veramente puntare in alto.