PINGUINO – DOLORE E PREGIUDIZIO

Le origini del Pinguino, una delle nemesi più famose di Batman, hanno subito delle variazioni sostanziali negli anni, e Greg Hurwitz è pronto a riscriverle nuovamente, con una storia autoconclusiva, che si pone l’obbiettivo di raccontare non solo le vere origini di Oswald Cobblepot, ma anche il suo attuale carattere, e la sofferenza causata dal suo aspetto, contrapposta al potere guadagnato con la violenza e l’inganno.

Il fumetto vede un Pinguino che continua imperterrito i suoi delitti a Gotham, che vanno dai furti alla tortura, dall’inganno all’omicidio. La sua vita sembra prendere una svolta, quando conosce una nota cantante, Cassandra, che dopo essere diventata cieca a causa di un attacco degli uomini del Pinguino, si lega a Cobblepot, che tratta la ragazza come una vera regina. Giorno dopo giorno rimane a fianco del Pinguino, nonostante l’alone di mistero che lo avvolge, soprattutto riguardo al suo aspetto fisico, che si vergogna a mostrare.

Tutto questo, è intermezzato da vari flashback che ci mostrano il piccolo Oswald, alle prese con il bullismo dei suoi compagni di scuola, il disprezzo dei genitori, e la solitudine in cui è costretto a vivere.

Greg Hurwitz, sceneggiatore del fumetto, ha iniziato come romanziere, per poi affacciarsi al mondo dei fumetti con “Punisher Max”. Nonostante la discreta carriera alla spalle, Hurwitz ha degli evidenti problemi con la sceneggiatura di questa Graphic Novel, che nei primi due numeri non riesce a prendere forma, risultando un ammasso insensato di crimini ad opera del pinguino e flashback sulla sua infanzia. Questi non sembrano seguire un filo logico, e si fa stranamente fatica a capire dove lo scrittore voglia arrivare. Questo è probabilmente causato dalla dimestichezza con i romanzi, dove la storia non è divisa in numeri mensili, e i lettori hanno una maggiore propensione a continuare il racconto, mentre nei fumetti un buon “Pilot” può essere decisivo per l’acquisto dell’intera Graphic Novel.

Nonostante l’inizio traballante, con l’avvento nel terzo numero del personaggio di Cassandra, la storia prende forma divenendo davvero molto interessante. Anche i flashback presentati sin dai primi numeri iniziano a dare vita a una sottotrama che ha l’evidente compito di sottolineare ancora una volta la follia del Pinguino.

I disegni di Szymon Kudranski sono discreti, ma l’ottima colorazione migliora incredibilmente la bellezza visiva dell’opera, tanto da far passare in secondo piano le capacità del disegnatore.

In generale il fumetto ha alcuni punti molto validi, come i flashback o il rapporto con la madre, ben approfondito in alcuni punti specifici della storia. Anche la malvagità del Pinguino, per quanto volutamente esagerata, è sfruttata veramente bene dallo sceneggiatore, mostrandoci un personaggio ben caratterizzato. Lo stesso non si può dire del personaggio di Cassandra nel quale troviamo un eccessivo buonismo che risulta addirittura surreale in molte scene, ma comunque passabile.

Concludendo, questa storia è perfetta per chi vuole conoscere meglio le origini del Pinguino, e chi non ama tanto il personaggio non potrà non apprezzarlo dopo questa storia, anche se i difetti non mancano: un eccessivo buonismo, una trama del tutto inesistente nei primi due numeri, e un finale un po’ troppo sbrigativo, ma non per questo scarso, rende il fumetto discreto, ma non eccellente come sperato. Comunque sia, se avete la pazienza di aspettare la prima 40 pagine, potrete godere di un fumetto piuttosto interessante, e in un certo senso fondamentale, se si vuole essere aggiornati sulle origini del Pinguino dei New 52.

VOTO: 7,5

Condividi