La nuova opera di Robert Kirkman: Top o Flop? Secondo me nessuna delle due perché questo fumetto riesce nel suo “essere per bambini” a piacere anche alle persone più mature.
Ovviamente però, come lo stesso Kirkman ha dichiarato, è più un’opera adatta ai piccoli. Infatti tramite questa serie, l’autore voleva avvicinare sia i figli sia i genitori, che, insieme, avrebbero trascorso una piacevole serata in compagnia di SD o Super Dinosaur (coprotagonista di questa storia) e Derek Dynamo (il vero protagonista), figlio del Doctor Dynamo.
Queste sono le domande che più potrebbero assillarci. Ma niente paura: nel fumetto sono spiegate, anche abbastanza dettagliatamente, le origini di questo dinosauro: durante una normale spedizione, il doctor D e MM (Max Maximus), che prima erano alleati, si calano giù per una cava. Il Doctor D scivolerà giù e scoprirà un grande passaggio segreto. I due, fin da subito, avvisteranno i primi dinosauri. Stupefatti della loro scoperta, penseranno di ritornare nel mondo “umano” ed informare i più esperti scienziati, ma MM preleverà un uovo da cui poi nascerà il nostro SD.
Ovviamente, dopo questo avvenimento, il Doctor D caccerà MM e cercherà di prelevare dei dinosauri e formare una nuova razza “mutante” mescolando il DNA umano con quello di dinosauro. Il T-Rex (SD) crescerà con DD e i due diventeranno migliori amici. A loro si unirà una famiglia di quattro persone, due delle quali aiutanti del Doctor Dynamo.
Che dire? Il divertimento non manca e della noia, malattia letale per un fumetto, neanche l’ombra. Un’idea originale che spero coinvolgerà molte più persone di quante ne coinvolga in questo momento. Il volume uno, rigorosamente americano (non essendo stato pubblicato in Italia), ci fornisce una panoramica generale del nuovo mondo di Kirkman, e si chiude con un inquietante colpo di scena… Anche se in America non ha avuto tutto questo successo, in Italia è ancora tutto da vedere. Parte fondamentale, se non la meglio sviluppata, sono i disegni “cartooneschi” di Jason Howard (“Lo stupefacente Wolfman”, sempre di Kirkman), che danno una marcia in più ad un’opera già di suo ben sviluppata… a questo punto a voi la scelta:
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