Secondo appuntamento dedicato all’analisi del nuovo crossover Marvel e devo già ricredermi rispetto a quanto detto in precedenza: AvsX funziona eccome!
Nella recensione fatta al primo volume (che potete leggere cliccando qui) non ho potuto fare a meno di significarvi tutte le mie perplessità in merito alla scelta editoriale – da parte Marvel – di creare con eccessiva frequenza questo tipo di eventi. Il rischio – per riprendere quanto detto allora – sta nella sintomatica perdita del carattere epico degli eventi stessi, che si riducono, quantomeno a volte, ad una confusa accozzaglia di superpoteri e costumi colorati, con conseguente perdita dal punto di vista narrativo e della caratterizzazione dei personaggi.
Tuttavia, come detto, sono costretto ad ammettere (con estremo piacere) che non sembra essere il caso di AvsX. Le vicende trattate hanno infatti un loro filo logico e i personaggi, quantomeno i principali, appaiono convincenti e ben caratterizzati. In particolare, sono rimasto piacevolmente sorpreso da Ciclope e Cap: entrambi mossi da ragioni comprensibili, ma al tempo stesso vittime inconsapevoli della loro presunzione e della eccessiva arroganza. Se a questo aggiungiamo, poi, l’idea degli albetti Versus, il prodotto sembra proprio ben confezionato.
AVENGERS VS X-MEN ALBO 2 di 6
—> Inizio Spoiler
Il secondo albo si apre con la lunga rigenerazione di Logan che, al termine del primo volume, era stato letteralmente carbonizzato da Hope. Il conflitto sulle rive di Utopia sembra essersi placato grazie alla resa degli X-Men, ma è una calma soltanto apparente. I mutanti guidati da Ciclope, infatti, distraggono Cap e compagni e si precipitano all’inseguimento di Hope. La Fenice è sempre più vicina e la giovane mutante deve ancora capire quale sarà il suo ruolo negli eventi che stanno per accadere.
—> Fine Spoiler
Come detto, sono favorevolmente sorpreso dalla qualità di questa serie, lontana anni luce (sebbene cronologicamente vicina) a porcherie del calibro di Fear Itself. D’altro canto, i presupposti ci sono tutti: i migliori sceneggiatori di casa Marvel (in questo caso Brubaker e Hickman) ed un sempre ottimo John Romita Jr ai disegni.
Ma non è questo ciò che mi ha colpito, quanto piuttosto la difficoltà che incontra il lettore nello scegliere realmente da parte stare; anche perchè entrambi i leader delle fazioni si comportano in modo anomalo. Se è vero, infatti, che l’attacco di Ciclope ai danni di Captain America nel numero 1 sembrava eccessivamente duro e avventato, appare altrettanto incomprensibile l’atteggiamano di totale chiusura adottato dallo stesso Cap. Insomma, diventa difficile simpatizzare per l’una o per l’altra fazione.
Dal canto mio, devo ammettere, sin da ora, di avere delle decise preferenze nei confronti di Ciclope che appare più che mai convinto e determinato, e che vedrei perfetto nel ruolo di prossimo villain.
Un cenno a parte merita l’albetto di AvX Versus n.1, che ho trovato un’idea davvero riuscita. Questo volume, insieme ai prossimi due in uscita, raccoglie i singoli scontri tra i supereroi delle due fazioni in lotta. Scontri che, per ragioni di spazio e di narrazione, non possono essere raccontati negli albi della saga principale di Avengers Vs X-Men.
Il primo numero si apre con lo scontro tra Iron Man e Magneto. Jason Aaron, autore del capitoletto in questione, ha fatto in modo che lo scontro non fosse così scontato come si potrebbe astrattamente prevedere. A ciò va aggiunto che gli ottimi disegni di Adam Kubert arricchiscono e completano una battaglia da non perdere.
Protagonisti del secondo “uno contro uno” sono Namor e La Cosa dei Fantastici Quattro. Kathryn Immonen, sceneggiatrice del capitolo, rispolvera una rivalità antica, caratterizzando la battaglia con divertenti battute da parte di Ben all’indirizzo del principe dei mari. I disegni di Stuart Immonen appaiono sufficientemente gradevoli e ben curati.
Il terzo faccia a faccia è quello tra Capitan America e Gambit. Tra i quattro scontri contenuti in questo primo albo, questo, scritto da Steve McNiven, è certamente il meno entusiasmante, oltre che naturalmente quello dall’esito più scontato.
Della coppia Kieron Gillen e Salvador Larroca, infine, l’ultimo mini-scontro dell’albo: Spider-Man vs Colosso. Una battaglia tutto sommato divertente, contraddistinta dalle solite battute dell’Uomo Ragno. Anche l’esito di questo scontro appare piuttosto scontato, ma quantomeno, contrariamente al precedente, risulta piacevole alla lettura.
(continua alla prossima uscita..)
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