Siamo davvero agli sgoccioli, mancano solo altre due settimane e scopriremo chi siederà sul Trono di Spade. Nel frattempo l’episodio 8×04 diretto dal veterano di GoT David Nutter (già regista della 8×01 e della 8×02 oltre ad alcuni grossissimi episodi delle precedenti stagioni come Le nozze rosse) è stato tutt’altro che interlocutorio preparando la scacchiera per l’ultimo conflitto. Prima di andare oltre, la donna rossa vi ricorda (dall’aldilà) che…
Dopo la Lunga Notte è tempo di piangere i morti. La sequenza iniziale sembra fatta apposta per mettere in scena l’impietoso confronto tra chi sa piangere e chi invece no…
Questo invece è quello che succede se non fai pippa a lezione di recitazione:
Dopo le lacrime, il gran maestro di Grande Inverno chiama i tipi di Taffo per organizzare una funzione in grande stile con pire funebri a perdita d’occhio. La faccia da stitico di Verme Grigio mentre brucia i suoi commilitoni morti ha ormai raggiunto lo spaventoso livello costipazione over 9000.
– l’ultima volta che ho cagato eravamo ancora a Meereen –
Dopo le numerosissime lamentele per la qualità delle immagini della settimana scorsa dovute ad una compressione non idonea dell’episodio, nella scena del funerale il banding torna a farla da padrone e fa una tonante pernacchia in faccia sia al vostro 4K HDR che all’addebito mensile dello Sky Q.
– in mezzo ai pixel mi sembra di intravedere l’anima di ser Jorah che va in cielo –
Sepolti i morti, è tempo di festeggiare la vittoria. Tormund – che ormai è chiaro rappresenti la linea comica della serie – va in bianco con Brienne ma si consola con una che aveva voglia di darla. Mente il Mastino al coito preferisce una zuppa. Nel tavolo accanto Tyrion, Jaime e Cavalier Brienne (mi consenta) giocano a obbligo o verità e si divertono una cifra ricordando le loro avventure.
Intanto Jon riceve millemila pacche sulle spalle da chiunque e Daenerys inizia a rosicare con una tale potenza che potrebbe smangiucchiarsi coi suoi dentini tutto l’albero diga. La scena è impreziosita dalla presenza di un bicchierone di Starbucks che qualche genio ha lasciato sul tavolo (coi miei potenti mezzi che CIA, FBI e RIS levatevi, ho ingrandito il bicchiere e non ci sono dubbi sull’appartenenza…)
Dopo cena scatta il Momento Coiti®, due dei quali però non vanno in porto.
– COITO 1. Dopo 7 stagioni a punzecchiarsi stile Casa Vianello finalmente Brienne e Jaime si danno alla copula.
– COITO 2 E INVECE NO. Gendry, arrapatissimo dall’essere stato appena nominato lord di Capo Tempesta da Daenerys, va da Arya chiedendola in moglie ma lei gli stampa un poderoso due di picche in faccia.
– COITO 3 E INVECE NO. Jon e Daenerys stanno per chiavare quando lei ha un rigurgito di rosicata e lo supplica di non dire a nessuno che è lui il legittimo pretendente al trono. Una roba tipo «io te la do ma tu stai muto e mi lasci il trono, ok? Anche se metto foto di gattini sui social, alla gente tu stai molto più simpatico di me, quindi fai pippa e stai zitto con le tue sorelle che quelle sono due arpie.» Un atteggiamento talmente imbarazzante che merita di esser commentato con uno di quei meme altrettanto imbarazzanti a tema ‘zeru tituli’ che si usano tra tifosi.
Con il cervello ormai totalmente in crash Danerys Santanché LaQualunque nata dalla minestra, regina dei sandali e dei primi uomini, distruttrice di catene delle biciclette rivendica il suo ruolo di comandante in capo di stocazzo e – nonostante il suo esercito sia ormai numericamente inferiore ai tesserati del Chelsea (come le viene fatto notare da Darth Sansa) – decide di attaccare lo stesso Approdo del Re. Che l’unico modo per lenire il bruciore che ha alle emorroidi è sedersi sul Trono di Spade. Il Piano™ prevede che lei vada con 3 barchette di Immacolati per mare fino a Roccia del Drago, mentre Jon e il Cipollaro arriveranno via terra con l’armata brancaleone del Nord. Nemmeno Rick Grimes avrebbe saputo fare di meglio…
Prima di mettersi in marcia, Jon dà a HAL Bran 9000 il nulla osta per rivelare a Sansa ed Arya la sua vera identità (e, nonostante il giurin giurello di tenere il segreto, Sansa spiffera subito tutto a Tyrion). Subito dopo ecco il Momento Tanti-Cari-Saluti® di Jon che si congeda da: Tormund, Samwise Samwell che a sorpresa gli comunica di aver esplorato gli erbosi promontori di Gilly mettendo in forno una pagnotta Tarly, e, ahinoi, Spettro visibilmente discriminato dai tipi della CGI.
A proposito del clima rigido, i più autorevoli giornali del Nord si interrogano su stringenti questioni climatiche.
E allora eccola lì, felice come in uno spot di Nuvenia Libresse, la nostra Danerys Santanché LaQualunque nata dalla minestra, regina dei sandali e dei primi uomini, distruttrice di catene delle biciclette svulazza nei cieli compiacendosi dei suoi draghi quando Rhaegal muore colpito da millemila chilometri di distanza da uno, due, tre, quattro di quei mega-dardi che Qyburn ha realizzato seguendo il brevetto di Bard l’arciere de Lo Hobbit.
Corinna Clarke, l’attrice che interpreta Daenerys, fa una delle sue faccette buffe che trasudano niente e si lancia in picchiata contro la flotta di Euron il pacato da cui provengono i dardi…
Arriva vicinissima ma, per volere del Dio della Sceneggiatura, nonostante i precedenti dardi fossero in grado di andare fin nello spazio, adesso lei non è alla portata delle navi… così alla fine ci ripensa e, ritirandosi come una scureggetta, lascia sbriciolare la sua flotta in mare.
Con un altro brillante colpo di arguzia militare Danerys Santanché LaQualunque nata dalla minestra, regina dei sandali e dei primi uomini, distruttrice di catene delle biciclette va con Tyrion, 10 Immacolati ed un drago sfuocato sullo sfondo (che così costa meno) a chiedere alla vagina regina Cersei di arrendersi. La stitichezza di Verme Grigio peggiora visibilmente alla vista di Missandei prigioniera sulle mura del castello.
– c’ho una colite terribile… –
La vagina regina Cersei risponde con una bella pernacchia e giustizia la rilevante Missandei la quale, prima di perdere la testa, dice ‘Dracarys’.
E ora passiamo al solito angolo semiserio in cui discutiamo dell’episodio.
Ci sono state cose buone e scelte decisamente infelici, quindi andiamo con ordine.
COSA VA
– Arya e il Mastino. Arya rimane coerente con il personaggio: non resterà mai imprigionata in un castello, non sarà mai una lady e, dunque, non scende a compromessi con se stessa nemmeno di fronte a Gendry verso il quale ha nutrito sempre una certa simpatia. Torna a comporre una perfetta coppia da buddy movie con il Mastino, entrambi hanno un conto in sospeso ad Approdo del Re…
– Tyrion e Varys. Le due menti tornano a confrontarsi come ai vecchi tempi perché ormai è chiaro a tutti: Daenerys è una testa di minchia. Varys, portatore sano di buonsenso, pensa che sia necessario intervenire prima che sia troppo tardi.
– Tyrion e Cersei. Si sentiva la mancanza di un incontro-scontro tra questi due personaggi grossissimi. Una reunion resa ancor più tesa dalle interpretazioni di Peter Dinklage e Lena Headey, per distacco i due migliori interpreti di Game of Thrones.
– Jaime e Brienne. Il loro rapporto è stato uno dei subplot meglio gestiti nel corso delle stagioni ed ha raggiunto il giusto climax. L’addio dei due amanti è la cosa migliore dell’episodio.
– clap clap –
COSA NON VA
– Gli spostamenti. Dopo la battaglia oltre la Barriera è diventato chiaro che tragitti che prima necessitavano di intere stagioni adesso vengono percorsi in un battibaleno, non si sa se utilizzando un TARDIS, uno stargate o un pip-boy di Fallout. Per carità, siamo in chiusura, e ci può anche stare che nello stesso episodio venga mostrato lo stesso personaggio prima a Grande Inverno, poi a Roccia del Drago e infine ad Approdo del Re, ma il montaggio deve accompagnare nel migliore dei modi questi cambi di location dando la sensazione del passare del tempo.
– Le dinamiche della morte di Rhaegal che è morto in un modo talmente stupido da riabilitare persino la dipartita del leggendario Mitch Leary, il padre di Dawson, caduto sul campo per colpa di un cono gelato.
Dell’incredibile capacità di scagliare dardi in orbita contro con una precisione che appartiene solo ad Occhio di Falco si è già detto poco fa, ma le perplessità sono anche altre. Come è possibile che Daenerys abbia spostato l’esercito a Roccia del Drago (che dista da Approdo del Re più o meno come Messina da Reggio Calabria) senza mandare nessuno in ricognizione e senza aspettarsi il comitato di benvenuto? Non bisogna aver letto L’arte della guerra di Sun Tzu ma sarebbe sufficiente aver letto la prima pagina del manuale del Risiko.
E ancora: come è possibile che le navi, quando erano ancora invisibili persino a Danerys in volo, siano riuscite a scagliare dei dardi e colpirla? Euron è campione mondiale di nascondino o indossava l’unico anello?
E ancora/2: visto che stava letteralmente sbriciolando la flotta di quei 4 gatti che Daenerys si portava dietro, perché Euron non ha finito il lavoro uccidendo tutti visto lo schiacciante vantaggio strategico e numerico?
– Daenerys e gli ultimi 20 minuti in toto. Ok, è chiara la volontà di trasformare Danerys in un personaggio negativo (se non addirittura in un villain) ma farlo succedere nel giro di un singolo episodio non è un tantinello affrettato? La sua supplica a Jon è ridicola e totalmente fuori personaggio. E la demenziale parata alle porte di Approdo del Re è puro nonsense per vari motivi: l’inutilità del gesto, la pochezza delle sue armate e, dall’altra parte, non si capisce perché Cersei, che non è mai stata una che sta alle regole, non abbia approfittato della situazione per farli fuori tutti. Ah già, vedi Euron alla voce precedente: mancano ancora due episodi. Ok, e allora sarebbe meglio non mettere i personaggi in certe situazioni…
Insomma la sensazione è che Weiss e Benioff si siano prefissati di far accadere quello che tutti ci aspettavamo (conflitto con gli Estranei, assedio di Approdo del Re, A che incontra B, X che chiava con Y…) senza badare troppo al ‘come’ si giunga a questi eventi. Un aspetto che, invece, nelle precedenti stagioni era sempre stato ben gestito (tranne qualche scricchiolio nella season 7) perché una delle caratteristiche di Game of Thrones era quella di saper calibrare perfettamente i tempi della narrazione. Ora non più, e purtroppo molti passaggi appaiono come delle forzature.
Cosa ci aspetta adesso? Vista la regia di Sapochnik (il ben noto regista delle battaglie di GoT) nel prossimo episodio è altamente probabile uno scontro. Per il resto il più grosso indizio di questo episodio sono Arya e il Mastino diretti ad Approdo del Re per fare i conti con Cersei e con la Montagna di necrosi. Il cleganebowl tanto atteso da tutti sembra finalmente alle porte, ma escludo che Arya possa essere l’assassino di Cersei. Dopo aver ucciso il Re della Notte sarebbe un tantino troppo, punto invece il dito su Jaime, un bel fratricidio fa molto tragedia shakespeariana e sarebbe la soluzione migliore. E non dimentichiamo che lui è pur sempre Lo sterminatore di Re…
Jon e Danerys? E se alla fine morissero entrambi chiudendo la dinastia Targaryen e sul trono sedesse Darth Sansa, che resta pur sempre l’apprendista di Ditocorto?
Io vi saluto con l’immancabile link alla mia pagina Facebook, vi aspetto lì per commentare l’episodio.
Si ringrazia la pagina Facebook Game of Thrones ITALIA