TWR la (psico)analisi di Game Of Thrones 8×03: Notte prima degli Estranei

Dopo due puntate a cuocere a fuoco lento tra baci, abbracci, reunion e fanservice, finalmente la Lunga Notte è arrivata.
Ma, prima di procedere con la (psico)analisi, eccovi la solita gif spoiler alert (mai tanto attuale come stavolta).

Gli Estranei (chi?) sono alle porte di Grande Inverno. Non si vede una mazza ma la tensione è altissima e Lo Spettatore davanti alla TV suda di brutto come Ted Striker quando pilota l’aereo più pazzo del mondo.

Qualcuno giunge a cavallo: è Melisandre che fa una magica magia ed accende tutti gli arakh dei Dothraki.
‘WOW! – pensa Lo Spettatore madido di sudore – chissà di quale epico combattimento si renderanno protagonisti i Dothraki’ E INVECE NO. Con il nemico che ancora non si vede, i Dothraki cavalcano senza logica verso il buio ricreando la coreografia delle vecchie pubblicità di Natale della Coca Cola.


Le strategie militari, quelle belle.

A gioire, oltre agli Estranei, è l’omino del budget che così ha eliminato tutti i Dothraki con 10mila lire di effetti visivi (e nel frattempo del cartonato di Spettro si sono perse le tracce nella notte…).

La battaglia impazza e c’è una gran confusione. Sam sembra spacciato E INVECE NO lo salva Edd l’addolorato che sembra anche lui sul punto di morire E INVECE N… sì, muore per davvero in un tornado di fregacazzi.

R.I.P. Edd l’addolorato, insegna agli angeli ad avere un soprannome che porta male.

Nel frattempo Jon e Danerys cavalcano i loro draghi e spiccano il volo. Le immagini sono mozzafiato.

Per non parlare dell’adrenalinica sequenza che li vede entrare in una tormenta di (effetto) neve:

Sia lodato il dio del 4K HDR.

Rapiti dalla pulizia delle immagini, non ci siamo quasi accorti che i non-morti stanno prendendo il sopravvento. Tocca dare fuoco alla trincea e il Cipollaro si mette a fare lo steward ma non lo vede nessuno per via dell’effetto neve della neve. Ci pensa Melisandre – che stasera è in forma come David Copperfield quella volta che fece sparire la Statua della Libertà – e, con un’altra magica magia, appicca il fuoco con la sola imposizione delle mani.

Anche la trincea cede e, dato che qualcuno doveva pur morire, a ‘sto giro tocca a Lyanna Mormont da Secondigliano che prima di lasciarci uccide un gigante zombie.


R.I.P: Lyanna Mormont da Secondigliano, insegna agli angeli a combattere con lo zainetto delle Winx

Intanto lassù nel cielo in mezzo ai pixel il combattimento tra draghi è finito e sono tornati tutti giù per terra. Danerys Santanché LaQualunque regina dei sandali e dei primi uomini punta il Re della Notte e gli scarica contro un dracarys di Drogon al gusto peperonata. L’ha sciolto? E INVECE NO, lui esce dalle fiamme manco fosse in un film di Michael Bay e, tronfio, dice la sua prima memorabile battuta in 8 stagioni.

Ora tocca a Jon che insegue il Re della Notte. Il momento è propizio per assistere alla tanto attesa battaglia campale E INVECE NO/2. Il Re della Notte che stasera è particolarmente logorroico resuscita tutti i cadaveri attorno a lui e Jon è circondato.

Daenerys e ser Jorah lord della Friendzone sono circondati anche loro da alcune migliaia di non-morti e dunque spacciati E INVECE NO senza una logica ben precisa, dopo pochi secondi le suddette migliaia di non-morti sono state sgominate, Jon e Daenerys sono salvi e a prenderlo in culo è solo ser Jorah lord della Friendzone che ci lascia per andare in cielo ad insegnare agli angeli a cantare La regola dell’amico di Max Pezzali.

Prima di salutarli, ci tengo a sottolineare che lui e sua cugina avevano da poco conseguito il prestigoso master in malaugurio presieduto dallo iettatore Jona. Avrebbero dovuto toccare palle entrambi E INVECE NO.

Arriviamo così al climax dell’episodio: il ficherrimo Beric Dondarrion, portatore della Spada de Foco di Mario Brega, si sacrifica per salvare Arya bloccando i non-morti alle sue spalle e aggiudicandosi il premio per la morte top tra i membri dell’esercito del nord.


– R.I.P. Beric Dondarrion lord della folgore, insegna agli angeli a resuscitare n-volte come in un coin-op –

Jon intanto è bloccato a giocare ad acchiapparella con Viserion che gli sgancia addosso colpi di fiatella blu come Godzilla, e HAL Bran 9000 è al Parco degli Dei con Theon al suo fianco. Mentre Theon e gli Uomini di Ferro sono impegnati nell’ultima strenua resistenza contro l’esercito dei morti, HAL Bran 9000 va a farsi un giretto dei suoi per passare gli ultimi istanti su PornHub in compagnia di Federica. Ma ecco giungere il Re della Notte e HAL Bran 9000, empatico come sempre, congeda Theon con una sentita frase di commiato:

É la fine, HAL Bran 9000 sta per morire e con lui tutti i backup dei Sette Regni ma – PLOT TWIST CHE PROPRIO GUARDA É ASSURDO – Arya salta direttamente da una nuvola in groppa al Re della Notte, lui la afferra per la gola e lei, che ha da poco visto Gli Ultimi Jedi, fa la mossa Kansas City di Rey e incula con la sabbia il Re della Notte disintegrandolo e facendo sparire tutto il suo esercito in uno… SNAP!

E ora, dopo la fredda cronaca, soffermiamoci sui due principali aspetti della puntata. Il primo naturalmente è Arya che si rivela l’inaspettato bomber dell’episodio e, almeno finora, dell’intera serie.

Di indizi che puntavano il dito in questa direzione ce ne sono stati forniti parecchi nel corso delle diverse stagioni di Game of Thrones – è quello che, per chiamarlo con un temine fico, si chiama foreshadowing – solo che non ce ne siamo accorti perché eravamo tutti troppo impegnati ad elaborare millemila teorie: Bran che incasina la timeline, i Targaryen simbolo del fuoco che annientano gli Estranei che rappresentano il ghiaccio (E INVECE NO, il primo ‘suca’ del Re della Notte è una smentita chiarissima), Jon che forse è Azor Ahai e dopo aver infilato la sua spada nelle terga di Daenerys (o magari viceversa) crea la leggendaria spada Lightbringer, ecc… Insomma abbiamo pensato, come spesso accade nella narrativa, e in particolare in quella fantasy, al ruolo del predestinato, ci eravamo scordati che Game of Thrones ci piace sin dall’inizio perché è imprevedibile e proprio NESSUNO aveva visto arrivare la fatality di Arya.

A parte i vari allenamenti, su tutti quello con Jaqen H’gar, che l’hanno fatta diventare una pericolosissima ninja texas ranger mutaforma spadaccina, ci sono stati dei momenti che, rivisiti col senno di poi, puntavano in questa direzione. A partire dall’allenamento con Syrio Forel nella prima stagione. In pratica un teaser del climax della 8×03.



«Cosa diciamo al Dio della Morte? Non oggi.» E chi più del Re della Notte è il simbolo della morte?

E non dimentichiamo che Melisandre, che ha sparato dozzine e dozzine di minchiate (‘Stannis è Azor Ahai’, ‘bruciamo la bambina che il Signore della Luce abbassa la bolletta dell’ENEL, sistema il meteo e ci fa vincere la guerra…’) aveva imbroccato una profezia in tutta la serie. Era la terza stagione e, dopo aver fatto lo sguardo del mago di Segrate quando prova la levitazione, Melisandre aveva detto ad Arya (all’epoca assieme alla Confraternita senza vessilli): «I see a darkness in you. And in that darkness, eyes staring back at me. Brown eyes, blue eyes, green eyes. Eyes sealed shut forever. We will meet again.»

Vi metto anche il video che merita un rewatch.

Arya, in tempi più recenti, aveva anche fatto alcune prove tecniche di mossa Kansas City con Brienne:

L’indizione bello grosso, però, è il momento in cui HAL Bran 9000 regala a sua sorella la daga di acciaio di Valyria con cui è stato quasi assassinato nella prima stagione.

Questa scena apre a un’altra considerazione. HAL Bran 9000 sapeva già cosa sarebbe accaduto? Ha la vedenza di padre Maronno unita al potere di calcolo delle probabilità di Doctor Strange e gli piace vincere facile boncibon cibonbonbon?
E allora perché nell’episodio 8×02 ha detto a Jaime quel criptico «come sai che ci sarà un dopo?»

 

Altra domanda: dove è “andato” Bran mentre Theon combatteva? Sembra svilente abbia usato i corvi per immergersi nell’effetto neve della lotta dei draghi. Insomma, abbiamo sparato un po’ tutti teorie finora e non vedo perché smettere proprio adesso che siamo in chiusura: e se la questione Re della Notte non si fosse chiusa del tutto? Se il marchio che Bran ha sul braccio avesse anche un altro significato? Magari ci aspetta un cliffhanger di fine serie tipo lo storico finale della stagione 2 di Twin Peaks con Bran che si guarda allo specchio e…

Non possiamo, ovviamente, non parlare della battaglia. Grandiosa, per carità. Cinquantacinque giorni di riprese, millemila comparse ed un pathos notevolissimo, però Game of Thrones ci ha abituato bene e trovo che La battaglia dei Bastardi sia stata tecnicamente di gran lunga superiore alla Lunga Notte. Entrambi gli episodi sono stati diretti da Miguel Sapochnik (che sarà il regista anche della 8×05, un’altra battaglia?) ma, mentre il primo aveva una potenza visiva maestosa ed un senso di grandiosità ed epica fuori scala, stavolta si è giocato con il setting notturno per buttarla più sulla caciara uno contro uno e mascherare l’imponenza dei draghi (e hai voglia ad aumetate la luminosità della TV).
Per chiarire: in senso assoluto siamo sempre di fronte ad una roba strepitosa, inimmaginabile per la TV solo fino a 4-5 anni fa, ma se paragoniamo al livello che lo stesso Game of Thrones qualche volta ci ha mostrato, ecco allora qualche magagna la si trova…


– Dai, di che stiamo parlando? –

E ora che succede? Vista così sembrerebbe che l’impostazione della stagione sia divisa in due tronconi: 3 episodi sulla grande guerra contro gli Estranei e i restanti 3 per mostrare chi siederà sul trono di spade alla fine del percorso. Con una buona dose di epica più “medievale” e meno fantasy (ok, però ci sono i draghi…), la battaglia che chiuderà la serie può ancora regalarci immense soddisfazioni anche senza Estranei, a meno che Bran non abbia ancora qualche sorpresina…

Dovesse chiudersi come sembra sarebbe anche giusto così: il soprannaturale dato dai nemici oltre la Barriera ci ha sempre affascinati, ma il nucleo forte di Game of Thrones è sempre stato, come da titolo, l’intrigo dietro al gioco del trono.

Io vi saluto con l’immancabile link alla mia pagina Facebook, vi aspetto lì per commentare l’episodio.

Si ringrazia la pagina Facebook Game of Thrones ITALIA

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