Addio, Stan Lee

Stanley Martin Lieber nasce a New York nel dicembre del 1922. La sua storia cambia quando viene assunto come addetto alle copie della Timely Comics (casa editrice che sarebbe pochi anni dopo diventata la Marvel Comics), lì riesce a farsi strada finché nel 1941 pubblica come riempitivo su un albo di Captain America una pagina di testo con lo pseudonimo di Stan Lee. Da lì a diventare sceneggiatore di storie complete il passo e breve. Il talento c’è e la sua fantasia è sconfinata, negli anni successivi crea i Fantastici Quattro gli X-Men, Spider-Man, Doctor Strange, Iron Man, Hulk, Daredevil, Silver Surfer, Thor e tantissimi altri iconici personaggi insieme ad artisti del calibro di Jack Kirby e Steve Ditko, uomini che, come lui, sono stati visionari pionieri di un universo supereroistico che avrebbe fatto storia. È grazie a lui che viene introdotto il concetto di supereroi con super problemi, che porta tematiche più adulte ed impegno sociale in un genere fino ad allora considerato puro intrattenimento per ragazzini.

Nelle scorse ore, all’età di 95 anni, Stan Lee si è spento ma l’universo narrativo che ha creato da oltre un cinquantennio fa ancora oggi sognare milioni di persone.

Ciao Stan, col tuo grande potere, l’immaginazione, ti sei preso la responsabilità di cambiare radicalmente la cultura pop.

 

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