Avete presente quella sensazione di voler leggere qualcosa di diverso che possa distrarvi dalla realtà, tipo una favola? Ma non una per bambini, perché da bravi adulti disillusi avete ormai compreso da tempo che il “Vissero felici e contenti” non esiste. Avete semplicemente bisogno di leggere qualcosa di simile, che vi dia una sensazione di serenità e consapevolezza. Allora sicuramente avete bisogno di leggere “Francis“, la nuova opera di Loputyn, nome d’arte di Jessica Cioffi, che vi farà rivivere quelle favolesche emozioni ormai dimenticate e ve ne farà scoprire delle altre.
“All’ombra del Monte Orfano (luogo realmente esistente) si preparano incantesimi, pozioni, evocazioni: i normali doveri di una strega. Metillia, una giovane adepta, ama anche divertirsi a scapito dei suoi doveri. Pur sapendo che ormai manca poco alla prova più importante della sua carriera di strega, ha perso il controllo delle proprie azioni: ormai è tardi per prepararsi, può solo deludere le aspettative delle sue compagne di clan. Ma proprio l’ultima notte, quando sembrano non esserci speranze per lei, il destino le regala un incontro favorevole per svoltare la situazione. O forse no. Francis è uno spiritello con un corpo fisico, quindi può divertirsi, può disgregarsi e prendere la forma che più gli piace. E soprattutto Francis è pigro, meschino e dissoluto. Ma il tempo stringe e sta per finire…“
Finito di leggere “Francis” mi sono sentita strana, nel senso positivo del termine. Questa favola, così amo definirla, mi ha sorpreso, innanzitutto perché per la prima volta la pratagonista non è un “eroe virtuoso e mai dubbioso“, bensì un personaggio negativo che si ritrova a fare una scelta, quella dovuta, che ovviamente non è per forza quella sbagliata, è quella che serve per andare avanti.
Per questo Mettilia, nel suo essere imperfetta e piena di diffetti, non si riesce a odiare fino alla fine, neanche quando sbaglia davvero. Semplicemente si comprende, perché quella ragazza, che si sente inadeguata, possiamo essere noi che nel momento più brutto della nostra vita, presi dalla disperazione, facciamo quel gesto sbagliato di cui poi sicuramente ci pentiremo, ma che forse proprio grazie a esso riusciremo a comprendere cosa vogliamo e qual è il nostro posto. Per Mettilia quel gesto che le ha aperto gli occhi è Francis.
Conosco e seguo Jessica da moltissimi anni, da quando muoveva i primi grandi passi su DeviantArt. Ero già lì in prima fila a osservere incantata i suoi disegni (tra il vittoriano e il lolita, colorati ad acquarello per dare quel tocco di sogno sospeso nel tempo) e dentro di me sapevo che questa giovane ragazza sarebbe riuscita a fare grandi cose. Infatti “Francis” è la sua terza pubblicazione per Shockdom (brossurato – € 16,00 – volume unico), dopo “Cotton Tales” e un suo nostalgico e tetramente fiabesco artbook. Probabilmente a Lucca Comics & Games potremmo anche leggere la sua quarta opera, “Il Canto delle Onde“, in collaborazione con Marco Rincione e sempre per Shockdom (per chi fosse interessato, lascio QUI il link per preordinarlo). E per annoverare i suoi successi, Loputyn ha anche realizzato una meravigliosa cover per “Dylan Dog – Favole Nere“.
Insomma, Jessica Cioffi (QUI la sua pagina) è un talento nostrano da seguire e tenere sott’occhio, e soprattutto di cui andare davvero fieri.
Invece per quanto riguarda “Francis” non mi resta che scrivervi di dimenticatare la morale alla fine di questa favola, non ci sono insegnamenti di vita o comportamentali, ma solo una presa di coscienza, che forse è quello che ci serve oggi per andare avanti.
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