Riuscirà Danererys nata dalla minestra, regina dei sandali e dei primi uomini a mettere a segno una vittoria nella guerra contro la regina vagina Cersei? Scopriamolo subito nella (psico)analisi dell’episodio 7×04 di Game Of Thrones.
Jaime e ser Bronn il lordo portano via da Alto Giardino tutte le ricchezze dei Tyrell e fanno un bonifico urgente ad Approdo del Re. Tanto urgente che, senza aspettare i classici 5 giorni di valuta, nella scena successiva Mycroft Holmes, funzionario della Banca del Ferro, si complimenta con la regina vagina Cersei per aver celermente estinto il finanziamento per l’acquisto di un Samsung 4K 65 pollici curvo da mettere in camera da letto. Non contenta, Cersei – furba come una ragazza madre di 20 anni disoccupata che fa un finanziamento per l’iPhone 256GB, mentre a suo figlio, per risparmiare, dà il latte Darmalat – pensa di indebitarsi di nuovo con la Banca del Ferro di Braavos (graazie) per noleggiare un gruppo di mercenari noto come la Compagnia Dorata (un nome che, se avete letto i libri, non vi sarà nuovo).
Intanto al nord, Ditocorto Fiatocorto racconta una storia strappalacrime ad All-Bran mentre gli dona il pugnale in acciaio di Valyria con cui tentarono di ucciderlo mentre era in terapia intensiva dopo la caduta dalla torre nella 1a stagione. Chi fu il mandante del tentato omicidio non è ancora stato chiarito: molti indizi puntano proprio su Ditocorto (che si riappropriò della daga quando tradì Ned Stark). Bran dice criptico “una persona molto ricca mi voleva morto”.
Tuttavia Ditocorto – che pensa erroneamente di essere ancora il furbetto del quartierino – non sa che All-Bran è diventato il veggente noto come Lo Stronzo a Tre Occhi. Questo nuovo status gli ha fornito l’emotività di HAL 9000 di 2001 Odissea Nello Spazio e, soprattutto, la vedenza di padre Maronno.
Connettendosi al wi-fi degli alberi diga, infatti, HAL Bran 9000 è in grado di vedere in streaming tutti gli episodi di Game Of Thrones e sapere tutti i cazzi presenti, passati e futuri degli altri personaggi e, quindi, anche la storia della daga in acciaio di Valyria. Per chiudere la conversazione, HAL Bran 9000 zittisce Ditocorto dicendo “il caos è una scala”, frase che lo stesso Ditocorto aveva pronunciato al termine di un memorabile dialogo con Varys nella sala del Trono di Approdo del Re (episodio 3×06).
Subito dopo Steera & Am-Meera Reed va a salutare HAL Bran 9000.
Dopo essersi trascinata per tre stagioni lo Stronzo a Tre Occhi sulla neve, che manco Rocky durante l’allenamento per sconfiggere Ivan Drago…
… ed aver visto suo fratello morire, sempre per salvare il summenzionato Stronzo a Tre Occhi, Meera decide di tornarsene a casa dalla sua famiglia e dice: “Io andrei, non hai più bisogno di me.”
Lui risponde: “A Grande Inverno ho servitù professionale. Sei licenziata.” E così, dopo averla congedata come una colf dopo una settimana di prova, HAL Bran 9000, che ormai si esprime con lo stesso trasporto di uno scontrino fiscale, chiude il loro rapporto di lavoro non retribuito con un asettico “Grazie e Arrivederci”
Dopo il licenziamento di Steera & Am-Meera cui non viene riconosciuta la tredicesima (né tantomeno il TFR), alle porte di Grande Inverno si presenta Arya che viene stoppata da due guardie: Nino il Metronotte e Pippo il Metronotte. Anche stavolta – come nel caso del chiacchierato that’s not you riferito a Nymeria dell’episodio 7×02 – c’è un parallelismo bello grosso con la Arya della prima stagione:
Siccome al giorno d’oggi, con la crisi e tutto il resto, è difficile trovare personale qualificato, Nino e Pippo vengono facilmente bypassati ed ecco l’ennesima reunion degli Stark con l’incontro tra Arya e Darth Sansa (ormai ce n’è una in ogni episodio). Abbracci, pacche amichevoli, carezze rassicuranti e poi tutti a salutare quel buontempone di HAL Bran 9000 che era intento nella sua sessione di masturbazione post-prandiale attaccato al wi-fi dell’albero diga.
“Categoria: granny red woman from Asshai”
HAL Bran 9000 regala il pugnale a sua sorella Arya – che lui, mentre si masturba, rischia di farsi male – e la piccola ninja mutaforma Texas ranger lo utilizza subito per ridicolizzare in duello Brianne i cui colpi vengono schivati manco fossimo in Matrix.
Ad assistere al duello, oltre a Darth Sansa, c’è Ditocorto che fa l’unica cosa di cui è stato capace in questa stagione: lo sguardo ammiccante.
Lui, evidentemente, lo scrivono gli sceneggiatori di Boris.
Intanto alla Roccia del Drago, per Missandei è tempo di raccontare alla sua regina le 50 sfumature di Verme Grigio:
Ma, appena Missandei inizia a lamentarsi che quello stronzo di Verme Grigio non le ha mandato manco un WhatsApp da Castel Granito, interviene Jon Snow, il quale porta Danerys nelle grotte e le mostra un inquietante murales realizzato da un writer dei Figli della Foresta, un tale Banksy:
Ancora scossa per aver appreso dell’esistenza del Molise, Daenerys Santanché LaQualunque viene informata dall’ottimo Tyrion – che a battaglia navale non è proprio un asso – che gli Immacolati sono bloccati a Castel Granito. La madre dei draghi in CGI decide allora di cambiare consigliere e consulta uno tra gli uomini più saggi e pacati che siano mai vissuti: Jon Snow Chef Rubio.
– Rubio, ti si vuol bene –
Seguendo gli illuminati precetti di chef Rubio, in men che non si dica Danerys Santanché LaQualunque nata dalla minestra regina dei sandali e dei primi uomini si materializza sull’altopiano con un drago ed un reggimento di Dothraki che sembrano usciti da Balla Coi Lupi, cogliendo alla sprovvista l’esercito Lannister:
Il risultato è prevedibile…
– … e i Lannister MUTI. –
I soldati di Jaime prendono fuoco come cerini e, infatti, questo episodio di GoT detiene un record che lo farà entrare nel Guinness dei Primati, quello per il maggior numero di stunt-man che prendono fuoco contemporanemente: 20, più di Salvate il Soldato Ryan e Braveheart (questa è vera, non è la mia solita cazzata).
Nel bel mezzo della battaglia Sir Bronn il lordo sembra spacciato E INVECE NO. Viene posseduto dallo spirito di Bard l’arciere e scocca una super freccia contro Drogon, ma lui non è mica fesso come Rickon Stark, no: lui sa fare zig zag e viene soltanto ferito.
Quell’orfano di cervello di Jaime, armato della sua lancia e di tanto buonumore, si getta al galoppo contro Daenerys, intenta ad estrarre la freccia dall’ala di Drogon. La scena ha una buona dose di epica e si conclude con Bronn che, in volo planare, disarciona Jaime per evitargli la pesante fiatella del drago e lo scaraventa in fondo al mar.
Un epilogo che, anche visivamente, ricorda la scena in cui Tyrion finì quasi per annegare nel fiume nei pressi di Valyria dopo l’attacco degli uomini di pietra.
A proposito di Jaime, è ovviamente prevedibile che venga salvato e fatto prigioniero.
E così, con la 4a puntata, siamo già arrivati al giro di boa della stagione. L’episodio è durato un po’ meno della media ma – se ci danno epica, draghi e conseguenti raffiche di durelli davanti alla TV – c’è ben poco di cui lamentarsi. Prima di darci appuntamento alla prossima settimana, ecco il promo dell’episodio 7×05 in cui Daenerys Santanché LaQualunque nata dalla minestra continua a provare a fare inginocchiare la gente che incontra.
Io vi saluto e vi ricordo che, se anche voi pensate che chef Rubio meriti la stella Michelin, non vi resta che piazzare un bel like alla pagina Facebook più saporita dell’internerd. La mia:
Si ringrazia la pagina Facebook Game of Thrones ITALIA
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