Premessa, non è un articolo femminista o sul femminismo in generale, anche se mi accuserete di ciò perché anche per voi vale la stessa regola de “La mamma degli haters è sempre incinta“.
Premessa due, sì è un articolo offensivo e quasi per niente democratico, giusto per avvertirvi se siete persone dall’animo sensibile.
Siamo nel 2017, viviamo in quale parte del mondo che amiamo definire avanzata, all’avanguardia, culturalmente avanti e bla bla bla, e pure il cervello umano rimane a prima della scoperta del fuoco o giù di lì. Siamo in qualle parte del pianeta in cui gli stereotipi e il sottolineare costantemente i ruoli (in ogni ambito e non solo nella sfera sessuale) non dovrebbero fortunatamente più esistere, non per un questione di parità e/o uguaglianza, ma perché dovremme essere così intelligenti da essere coscienti di cosa sappiamo fare e cosa no, senza fare a gara con altre persone, che siano essi “maschi” o “femmine”.
Invece, semplicemente, facciamo schifo!
Poi nell’ambiente del fumetto, che è quello più vicino a me e quindi per questo mi ergo il diritto di scriverne, sembra che l’evoluzione umana si sia completamente fermata. Sarà che di base i “nerd” (visto che amate tanto classificare i generi) si crogiolano nel fatto di essere dei disagiati, pieni di problemi di autostima e non so che altro per apparire un popolo eletto e più intelligente rispetto alla massa perché ha un hobby diverso, eccoli quindi sempre in prima linea a esprimere il proprio pensiero offendendo il prossimo per sentirsi alternativi, perché esprimerlo con educazione è una cosa troppo da gente normale.
Arriviamo così, dopo le mie mille offese al genere umano, alla questione principale di questo articolo: Heather Antos. Essendo lei tettemunita ed essendolo anch’io, verrò ora accusata di voler difendere una donna perché sono donna, ebbene no, voglio difendere un editor che dopo il lavoro si fa i ca**i suoi con le amiche, perché mi sono rotta di leggere le vostre ca**ate.
Ma facciamo un riassunto per chi non sa cosa sta succedendo sul web in questi giorni: chi è Heather Antos? Heather è una ragazza come tante, lavora come editor in casa Marvel e attualmente gestisce la saga di Star Wars. Quindi fino a qui tutto normale. Venerdì scorso, dopo una giornata in ufficio, con altre ragazze va a prendere un milkshake, si fa il tipico selfie e lo posta su Twitter. Anche fino a qui è tutto normale. Poi chiude tutto, passa la serata come deve passarla, cioè a farsi i fatti suoi perché ha una vita, e va a dormire. La mattina dopo si sveglia e BOOM, haters su haters (donne e uomini, anche se questi ultimi in maggioranza) hanno scritto sotto quel suo selfie le peggiori schifezze: dal volerle sparare un colpo in testa al fatto che non sa fare il suo lavoro, all’essere una falsa geek e anche, immancabili, battute sullo stupro.
Ora, io vi ho postato la foto e quindi vi pregherei di spiegarmi, e dovete farlo perché il mio cervello se no scoppia, perché un semplice selfie di persone che dopo il lavoro bevono un milkshake idiota deve diventare causa di odio gratuito. Davvero perché sono donne? Perché sono ragazze carine che non ve la daranno mai? Perché lavorano in un ambiente per voi sacro in cui le persone devono essere assessuate?
E’ ridicolo! Non posso credere realmente al fatto che tutta la cattiveria uscita sia perché siano donne. Ripeto, siamo nel 2017, che importa ormai essere uomo o donna in un lavoro? Se una persona non sa suonare il pianoforte, maschio o femmina che sia, è normale che non entrerà mai nell’Orchestra Sinfonica di Londra, stessa cosa vale per chi non capisce un tubo di matematica e quindi non lavorerà mai al Cern o di chi non sa fare un uovo bollito e non sarà mai cuoco stellato. E’ logica, non è femminismo o maschilismo, è semplicemente essere coscienti di se stessi.
Ovviamente sono felice del #MakeMineMilkeshake, della reazioni di chi difende una “persona normale” che dopo il lavoro va a bere con gli amici. Sono contenta di vedere i tweet di Jason Aaron, Patrick Gleason e tutto il cast femminile della Dc Comics, come sono entusiasta di vedere anche tutte le altre persone non famose prendere le difese di un semplice atto che tutti fanno giornalmente. Però sono sconvolta, stanca, demoralizzata del fatto che non si è più liberi di fare una foto stupida con gli amici che subito arriva gente semplicemene cretina a offendere per cercare quel brivido di superiorità che manca nella loro vita. Non c’era bisogna di difendere nulla qui, si doveva guardare quella foto e sorridere come quando si guarda le foto al mare, in montagna o al gabinetto di altre persone, invece siamo qui a scrivere quanto tutti voi ormai avete perso il lume della ragione solo per darvi una certa importanza su internet.
Quindi sì, siamo nel 2017 e ancora mi sconvolgo e mi arrabbio per la stupidità umana.
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