TWR la (psico)analisi di Game of Thrones 7×01: Il Profumo del Morto Selvatico

La nostra villeggiatura nei Sette Regni – che ogni anno iniziava puntualmente tra marzo e aprile – ha tardato ad arrivare ma finalmente, a luglio inoltrato, l’inverno è giunto sui nostri schermi e siamo sulla soglia dell’epico epilogo della più colossale serie TV mai realizzata. Ma, prima di fare un po’ di inevitabili e genuine considerazioni su quello che abbiamo visto e che speriamo di vedere, ritorna il solito appuntamento con la (psico)analisi dell’episodio che, manco a dirlo, è zeppa di spoiler.

 

La season premiere della 7a stagione di Game of Thrones si apre con… Walder Frey (?!?). Quel vecchio trombone di lord Frey ha raccolto a cena la sua bella e scaltra genìa fatta di figli e nipoti frutto di incroci tra consanguinei. Walder, per festeggiare, offre loro un paio di casse di Sancrispino, che il Tavernello è per i taccagni. Ma, proprio mentre è lì che magnifica le doti del tetrapak per mantenere inalterate le proprietà organolettiche del Sancrispino, tutti i Frey muoiono avvelenati.
Certo, perché voi fessacchiotti pensavate fosse Walder e INVECE NO è Arya, la ninja killer texas ranger mutaforma.


– resta di stucco è un barbatrucco –

E così tutti i Frey del mondo, pure l’ex portiere della Fiorentina ed il fratello terzino del Chievo, sono morti e ci salutano.


– ciao Sebastian Frey, paravi bene ma non benissimo –

Arya se ne va dalle Torri canticchiando un nuovo brano…

…e, mentre è a zonzo nei boschi, incontra quel tale Ed Sheeran, il tizio che canta quelle canzonette insipide e tutte uguali che piacciono alle regazzine. L’obiezione è legittima:

Spostiamoci più a sud, a Vecchia Città, dove Samwise Samwell, che in teoria dovrebbe studiare per diventare Maestro elementare, si ritrova invece a ricoprire il poco ambito ruolo di fijo da’ merda. Le sue mansioni sono la pulizia dei pitali e l’esecuzione di rinfrescanti bidet col detergente intimo al pino silvestre a dei Maestri con la sciolta. Il professor Malcolm è impressionato:

Stanco della solita routine, Samwell – dopo essersi esibito in una serie di conati che neanche il pupazzo Vomitino – si reca a fare un’autopsia ad un cadavere con la cirrosi assieme ad un maestro interpretato da Jim Broadbent, attore che i più attenti avranno riconosciuto per essere il volto di Horace Lumacorno nei film di Harry Potter (e per il multiruolo in quello strano e piacevole accrocchio di Cloud Atlas). Dopo la parentesi C.S.I. Cittadella, Samwell si introduce – pur non avendo la Carta Più della Feltrinelli – nella zona VIP lounge della libreria. Qui, finalmente, dà un senso alla sua presenza nella serie trovando una mappa che indica una miniera di vetro di drago alla Roccia del Drago e così manda un piccione-raccomandata a Jon (fornendo un assist per l’incontro tra zia e nipote), non prima di aver incontrato Sir Jorah lord della friendzone che non se la passa proprio bene: 

E nel frattempo Jon Carìsmio Snow che fa? Tiene un comizio davanti ai rappresentanti sindacali delle varie famiglie del Nord. Darth Sansa propone di espropriare e lottizzare i terreni dei Karstark e degli Umber, rei di essersi alleati con quel bastardo di Bolton. Ma Jon – manco fosse vincitore di concorso notarile – preferisce applicare le normali regole di successione facendo giurare fedeltà a due bambini che erano lì seduti a giocare col tablet.
In sala c’è un po’ di malumore ma a zittire tutti, anche stavolta, è la piccola Lyanna Mormont da Secondigliano:

Intanto nel profondo Nord, Thoros di Myr insegna al Mastino a vedere il futuro nei fondi del caffè nel fuoco. Probabilmente avrete notato il particolare coinvolgimento emotivo di Clegane nel vedere il cadavere di un padre abbracciato a quello della figlioletta. Il motivo di tanto trasporto è semplice: il Mastino era già stato lì. Nell’episodio 4×03, dopo essere stato ospitato assieme ad Arya dal fattore e da sua figlia (li aveva trovati su AirBnB) e insoddisfatto dal trattamento mezza pensione, Clegane aveva rubato l’argento di famiglia e se ne era andato sbattendo la porta.

Lì vicino, alla Barriera, arriva quel piccolo menagramo di All Bran Stark a portare liete novelle. Al povero Edd l’addolorato non resta che invitare i suoi uomini a prendere le dovute precauzioni. 

Frattanto ad Approdo del Re, la regina vagina Cersei si fa disegnare il cartellone del Risiko nel cortile. 

Poi arriva il trombafratello Jaime e fa presente a Cersei che ormai sono rimasti con un solo carrarmatino Lannister ad Approdo del Re, mentre Daenerys – che ha conquistato l’Asia ed il Sud America – ha pure 5 carte in mano, di cui 3 sono fanti Dothraki, da cambiare al prossimo giro. La regina vagina più trafficata dei 7 Regni invita il fratello alla calma cantando Self Control di Raf e mostrandogli una flotta in arrivo in città. Poco dopo, infatti, giunge a corte Euron ‘il pacato’ Greyjoy offrendo mille navi in cambio di un vigoroso coito con la regina vagina Cersei (o meglio con la vagina DI Cersei). Lei però non la dà via tanto facilmente ai non-consanguinei e, in cambio, chiede ben Affleck altro. Euron replica che le porterà un bel manufatto: o l’antico vaso dell’amaro Montenegro o un certo corno che se avete letto i libri…. e mi fermo qui.

A chiudere l’episodio naturalmente è lei: Daenerys Santanché La Qualunque Nata dalla Minestra. L’erede di casa La Qualunque sbarca – assieme alla sua crew che sfoggia un bell’outfit nero nuovo di zecca – alla Roccia del Drago, storica dimora dei Targaryen lasciata sfitta dall’ultimo inquilino: Stannis La Rochelle. La situazione del castello non è delle migliori: ci sono macchie d’umido, il gres porcellanato dei pavimenti deve essere lucidato ed i sanitari sono tutti da rifare. Servirà un architetto.
Ma c’è una nota lieta in mezzo a tanta incuria: Stannis ha lasciato un grande tabellone del Risiko per poter giocare in remoto con Cersei.

E ora spazio alle considerazioni semi-serie in chiusura.
É stata una season premiere introduttiva volta essenzialmente a preparare il campo anche se, in modo molto furbo, i due showrunner Weiss & Benioff ci hanno infilato dentro pure un bel colpo a effetto come lo sterminio dei Frey ad opera di Arya: gli sceneggiatori hanno scaltramente fatto crescere l’odio degli spettatori nei confronti della famiglia Frey a fuoco lento nel corso delle stagioni fino a questo epilogo che si è rivelato catartico anche per coloro i quali erano sul divano a guardare.

Per quanto riguarda i tre sovrani – Jon, Daenerys e Cersei – è ovvio che il loro percorso sembri segnato in nome del grande disegno che volge al termine: lo scontro contro Cersei in questa stagione 7 ed il gran finale con la battaglia campale contro gli Estranei che caratterizzerà la stagione 8 e che segnerà la chiusura della serie. Eppure navighiamo in mari del tutto inediti, visto che ormai siamo andati molto avanti rispetto ai libri di Giorgione ‘il pacioso’ Martin e c’è ancora spazio per le sorprese: ci sono variabili impazzite nell’equazione, come Arya, Bran o Ditocorto, che sono ancora in grado di regalarci delle sorprese. Perché, statene certi, ci aspetta molto altro oltre ai tre re che piazzano i loro carrarmatini colorati nel grande scacchiere di Westeros.

Io vi saluto e vi ricordo che, se volte evitare che Arya venga a fare un brindisi a casa vostra, vi conviene piazzare un like sulla pagina Facebook più culturalmente inadeguata dell’internerd, la mia:

Si ringrazia la pagina Facebook Game of Thrones ITALIA

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