Legion: Il Concepimento di una Recensione

Legion è stata una conferma: Noah Hawley ha davvero delle palle pantagrueliche.”

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Vincenzo, hai per caso intenzione di scrivere un articolo sulla Prima Stagione di Legion?

Te lo chiedo per due motivi: prima di tutto perché hai scritto quello sulla Prima Puntata per TWR e suppongo tu voglia chiudere il discorso, poi perché -solo e soltanto nel caso tu non dovessi scriverlo- vorrei farlo io.”

 

Enrico, devo ancora vedere l’ultimo episodio. In effetti avevo una mezza idea di scrivere qualcosa. Purtroppo non so se ne avrò il tempo materiale nei prossimi giorni. Quindi, per quanto mi riguarda, scrivi pure il pezzo sulla prima stagione.”

 

“Ti propongo una roba poco ortodossa: nel momento in cui vedi l’ultimo episodio, mi dai semplicemente i tuoi pareri, le tue opinioni e le tue idee sulla stagione per un articolo pensato da più teste ma scritto da due mani soltanto, le mie.

Solitamente le tue analisi sono piuttosto precise e avere degli spunti in più per la stesura di una recensione non fa mai male. Per usare una metafora: un po’ come se fosse Story By TWR e Il Sottoscritto e Script By Il Sottoscritto.”

 

“Perfetto.”

 

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“L’unico rimprovero che faccio a questa stagione è il sesto episodio: sempre bellissimo visivamente ma totalmente vuoto in termini di trama.”

 

“È una critica sensata all’episodio ed è piuttosto coerente, in linea di massima, con lo stampo dell’intera serie, sia nel bene (tanto) che nel male (poco).”

 

“L’intera serie ha questo stampo allucinato, psichedelico ed onirico ma quell’episodio mi è parso inconcludente…
è l’unico che sembra un esercizio di stile fine a se stesso.”

 

“È il rischio che si corre quando si produce, scrive e gira una serie TV come se fosse cinema. Quel che conta è che Legion, in generale, abbia retto egregiamente il peso delle sue aspettative.

Tra parentesi, il suo esser stato pensato in quella maniera per un media come la TV e per un genere da pilota automatico come quello supereroistico, è già una vittoria. La voglia di sperimentare era tantissima, si capiva sin dai primi passi dell’episodio pilota. Aver avuto il coraggio di intraprendere una strada poco percorsa ed esserne usciti vittoriosi non dico che faccia gridare al miracolo, però siamo lì vicini.

Persino il grim&gritty di Daredevil, per quanto la qualità fosse complessivamente più che buona, era già stato ampiamente sdoganato e la piccolezza della serie si sentiva parecchio.”

 

3

.

 

“Mi è venuta in mente un’altra cosa: lo spiegone del settimo episodio fatto alla lavagna è una chicca. È molto divertente visivamente e, secondo me, anche un po’ provocatorio.”

 

“Concordo, soprattutto sul provocatorio. Mi è sembrata una specie di stoccata, nemmeno tanto velata, agli spiegoni come li spiegherebbe Stanis LaRochelle. È stata una roba tipo: Guardate, capita anche noi una volta ogni tanto, però lo facciamo meglio.

E poi in Legion parliamo di malattia mentale. Quello, oltre ad essere uno Spiegone, può essere anche considerato come una specie di sessione di autonalisi. David sta parlando con se stesso. Insomma, è apparentemente uno spiegone sì, ma il fine non è propriamente spiegare. È mostrare in maniera visivamente appagante come una persona disturbata cerca di razionalizzare ed individuare precisamente cosa non funziona nella sua testa.

Come ho detto prima, Noi lo facciamo meglio.”

 

4

 

Aubrey Plaza è da 110 e lode.”

 

“Aubrey, già adorata in Parks & Recreation, è stata uno dei principali motivi per cui ho iniziato Legion. Lei e Noah Hawley, ovviamente. È stata semplicemente perfetta. Non che mi aspettassi qualcosa di diverso: interpreta un ruolo colmo di follia e cattiveria, le calzava a pennello.”

 

“In generale la galleria di personaggi creata è notevole. A me in particolare Oliver ed il duo Cary/Kerry sono piaciuti moltissimo.”

 

“Sono pittoreschi. Sono tutti figli dell’idea di una serie TV che vuole riappropriarsi della rappresentazione audiovisiva e lo dimostra anche con i personaggi. Destano immediatamente interesse e risultano evocativi grazie al loro linguaggio, ai loro movimenti, alla loro immagine in toto.”

 

“A proposito di Oliver e delle rappresentazioni audiovisive: ma che capolavoro è il bolero dell’episodio 7?”

 

5

“Un gran finale.”

 

“Concordo. Molto diversa da tutte le precedenti puntate: molto più lineare ma comunque davvero soddisfacente.”

 

“Ha virato più sul classico ma comunque ha dato un senso compiuto a tutto il percorso.”

 

“Esattamente. Era necessario. Legion ha sempre giocato molto sulla situazione mentale di David e c’era il rischio che questa non fosse altro che una scusa per una visionarietà fine a se stessa. E invece non è stato così: abbiamo visto tutta la stagione filtrata dalla follia del protagonista e, nel momento in cui questa è scomparsa, il caos si è calmato ed è stato possibile mettere ordine.

Nonostante questo cambiamento nella narrazione, l’impronta autoriale è rimasta. La scena in cui Oliver va via cantando “If I Rule The World” ne è la prova.”

 

“Lì solo applausi.”

 

Noah Hawley ha colpito ancora.” 

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