Prima di iniziare con la consueta (psico)analisi, un sentito ringraziamento a coloro i quali hanno partecipato al piccolo contest organizzato sulla pagina la scorsa settimana il cui tema conduttore era “Metti Rick su uno sfondo qualunque”. Alcuni erano davvero notevoli, soprattutto quello con la giunta Raggi, il viaggio a Mordor e l’invito al sesso sicuro a Carl. Bravi tutti.
Detto questo, se anche voi siete tra quei temerari che hanno assistito ai 45 minuti più mortificanti della storia della serializzazione televisiva, peggiori persino dell’episodio con protagonista il cadetto Tette Mahoney, allora venite con me. Si parte con la (psico)analisi.
L’episodio 7×11 di The Walking Dead si apre con l’arrivo di Eugenio MacGyver, in veste di ostaggio, nella sua nuova dimora di Neganlandia. A fargli da guida e condurlo nelle sue nuove stanze è una donna con un elegante tatuaggio nel collo, Salvatrice Codice a Barre.
La cameretta di Eugenio è come il paese dei balocchi: c’è un Atari 2600 con la cartuccia di Yar’s Revenge (nostalgia portami via!) e e c’è persino una libreria.
Dopo aver preso confidenza con il nuovo ambiente si inizia a parlare del room service ed Eugenio apprende che l’aragosta non è nel menù e che deve accontentarsi della pasta con la passata rustica. Ma le sfighe non sono ancora finite e l’episodio tocca il picco della tensione: Eugenio chiede delle patatine fritte per contorno e scopre – TA-DAN! – che le patatine vengono fritte in un bollitore. E un momento intenso ed angosciante che viene lievemente mitigato dalla boccia di cetrioli sottaceto che viene donata ad Eugenio e che diventerà il suo inseparabile amico per tutto l’episodio.
A questo punto l’uomo la cui mente è l’arma definitiva viene portato al cospetto di Negan Nigan che lo interroga per capire se valga davvero la pena di tenerlo in vita. Eugenio, allora, inizia con le solite supercazzole attribuendosi qualifiche che non ha (una laurea in numerologia ed una specializzazione in terapia tapioco) perché ha sentito dire che in alcuni paesi dichiarando titoli di studio random si può diventare addirittura Ministro dell’Istruzione.
Insomma Eugenio vuole apparire così:
Quando in realtà è così:
Eugenio allora suggerisce di fondere degli zombie alla recinzione e basta un breve scambio di battute perché sia chiaro anche a Negan Nigan che, sì, la mente di Eugenio è l’arma definitiva.
Per ringraziarlo del suo prezioso contributo alla causa, Negan Nigan regala ad Eugenio tre squinzie con cui fare petting ma con il divieto assoluto di mettere la palla 8 in buca d’angolo. Si tratta di Biondina da 8, Rossa da 7,5 e Racchia Mora da 4.
– la mora la regalavano col 3×2 –
Eugenio vuole dimostrare anche a loro di essere il nuovo Oppenheimer e fa l’esperimento della Coca-Cola con le Mentos e le tre galline restano a bocca aperta.
– It’s science, bitches –
Intanto Zlatan Ibrahimovic viene pestato di brutto perché ritenuto responsabile della contestuale scomparsa di Zucchero ‘Daryl’ Fornaciari e di Rosalda la Calda, sua ex-moglie ed attuale moglie di Negan Nigan. Zlatan si reca così nei boschituttiuguali e, in una delle casesgarrupatetutteuguali, trova una toccante lettera d’addio di Rosalda che recita:
“Tu Zlatan sei intelligente ma non ti applichi ed è evidente che si stava meglio quando si stava peggio. Da quando non ci sono più mezze stagioni, ho capito che problema non sei tu ma sono io che ti vedo più come un amico… quindi ciao.”
A questo punto Rossa da 7,5, puntando su quel suo particolare superpotere che tira più di un carro di buoi, chiede ad Eugenio di sintetizzargli un veleno in pillole per Bionda da 8 che vuole suicidarsi. Eugenio allora indossa la camicia di Chunk dei Goonies e si trasforma in Heisenberg con tanto di musichetta motivazionale in sottofondo.
– Quando la TV tocca picchi di bassezza che sembravano inarrivabili –
Eugenheisenberg sta per consegnare la pillola ma succede qualcosa che gli fa cambiare idea: Zlatan accusa ingiustamente della fuga di Daryl e Rosalda un uomo col camice, il Dottor Bruttone.
– un uomo bello dentro –
Il Dottor Bruttone finisce nel forno a legna assieme ad una margherita ed un calzone col salame piccante e allora la mente speciale di Eugenio capisce che la pillolina al veleno era in realtà per Negan Nigan e si ritira come una scureggetta.
Il finale dell’episodio è un momento di grande televisione e rappresenta, agli occhi dello spettatore più attento, la chiusura di un cerchio ideale. Se ricordate, infatti, al loro primo incontro Eugenio aveva azzannato il cetriolino di Zlatan con una fatality:
Adesso i due uomini si ritrovano su un balcone declinando l’indicativo presente del verbo Negan Nigan (io sono Zlatan, tu sei Eugenio, egli è Mario, noi siamo Negan Nigan) ed Eugenio ha in mano proprio un cetriolo.
Racchia Mora da 4 verrà sostituita con una Mora da 7?
Il Dottor Bruttone sarà al sangue o ben cotto?
Ma soprattutto: Eugenio costruirà il modellino di un vulcano che erutta con delle forbicine a punta smussa ed abbondante colla vinilica?
Queste e molte altre risposte nel prossimo appuntamento con The Walking Rec, la rubrica di cui l’internerd non aveva alcun bisogno ma, dal momento che c’è, tanto vale seguirla nella rutilante pagina facebook qui sotto:
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