Ogni nove decadi, dodici divinità si reincarnano in corpi di persone ordinarie per due anni. Vengono amate, venerate e detestate sino al giorno in cui la loro fiamma si spegne. Ambientato nel 2014, The Wicked + The Divine porta queste dodici identità ad interpretare il ruolo delle figure che più bramano adorazione nella nostra epoca: le popstar.
Kieron Gillen & Jamie McKelvie sono una di quelle coppie che, nel mondo del fumetto, è sempre stata sinonimo di qualità. Come ogni dinamico duo creativo che si rispetti, spesso è difficile comprendere dove inizia il lavoro del primo e dove finisce quello del secondo e The Wicked + The Divine corrobora questa simbiosi artistica. Cardini delle loro precedenti opere – Phonogram su tutte – e della precedente carriera giornalistica di Gillen, la musica e le sue implicazioni individuali ed universali sono sempre state tematiche molto care ai due autori e, nella loro ultima fatica, vengono esacerbate e portate all’estremo sino ad arrivare una domanda tanto affascinante quanto ridicola: e se le popstar fossero effettivamente delle divinità?
Beatles. Michael Jackson. Lady Gaga. Una manciata di nomi per far immediatamente comprendere quanto il quesito posto da Gillen & McKelvie sia credibile e rilevante, seppur costantemente velato dalla classica ironia che li contraddistingue. Idolatrate da masse adoranti prostrate ai loro piedi, la carica religiosa delle popstar ha da sempre affascinato scrittori e studiosi dell’argomento. Nessuno aveva però mai espresso questo concetto in un fumetto come lo hanno fatto GIllen & McKelvie.
Il primo volume di The Wicked + The Divine svolge egregiamente il suo compito introduttivo, dando al lettore piccoli indizi sui piani a lungo termine della serie, concentrandosi principalmente sul caratterizzare i suoi concetti basilari e presentandoci personaggi, per la stragrande maggioranza, affascinanti. Su tutti spicca Luci, incarnazione dell’angelo caduto più famoso della letteratura.
Laura, protagonista dell’intera serie, presenta apparentemente qualche problema di caratterizzazione: nonostante il personaggio non risulti particolarmente carismatico, è possibile interpretare la sua assenza di un’identità definita come l’emblema della spersonalizzazione del fan più accanito, capace della stessa incosciente alienazione del fanatico religioso più devoto.
The Wicked + The Divine è una profonda analisi sulla celebrità e delle sue spesso nefaste conseguenze, sull’importanza del fandom che circonda il mondo dello spettacolo e la cruciale simbiosi tra esso e il divino. L’intera serie, attualmente ancora in corso, indugia brutalmente su questi aspetti nel classico stile raffinato e incisivo tipico di Kieron Gillen & Jamie McKelvie.
Considerabile come una sorta di “Crepuscolo Degli Idoli” del fumetto, The Wicked + The Divine , di imminente pubblicazione italiana con Bao Publishing, riesce a dimostrarsi incredibilmente attinente alla realtà nonostante l’ingombrante e meravigliosa attenzione al pantheon divino rappresentato. Un’allegoria sulla fama, sul suo significato e sull’importanza che riveste nella nostra epoca patinata.
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