Sono molti i personaggi che si possono definire “plurimediali” e che attraversano tutti i media narrativi possibili. Dal 2016 anche Dirk Gently (personaggio partorito dalla mente geniale del compianto Douglas Adams) si annovera tra questi con romanzi, serie tv (su Netflix) e ora fumetti basati sulle sue avventure. Scopriamo quindi cosa ci riserva il primo volume edito da saldaPress su questo “detective olistico”.
Forse grazie alla sua innata (ed inspiegabile) capacità di cogliere i collegamenti più impensabili tra fatti all’apparenza scollegati tra loro, Dirk Gently è un ottimo strumento nelle mani degli autori, che possono sbizzarrirsi il più possibile con le sue storie. Lo sceneggiatore Chris Ryall incorpora pienamente le direttive pensate dal papà di Dirk: in uno spirito totalmente confusionario e all’apparenza disconnesso, tesse i fili della sua trama, aggiungendo piccoli particolari, avvicinandosi sempre più al proverbiale bandolo della matassa. Ovviamente non è solo Ryall a sapere dove condurrà questo percorso, ma è lo stesso Dirk a conoscere cause e conseguenze di ciò che succede.
Come è tipico del personaggio di Dirk Gently, la chiave di lettura fondamentale di questo primo ciclo di storie è il tempo, il suo scorrere, il suo ripiegarsi su se stesso e la possibilità di sfruttarne l’andamento per realizzare progetti incredibili. La vicenda principale di questo volume muove i suoi primi passi nientemeno che dall’Antico Egitto, dove due giovani servitori di un faraone progettano grandi cose per rivoluzionare la loro esistenza. Il salto nel presente è all’insegna dell’omissione: troviamo Dirk su di un aereo, con la promessa che nelle future storie ci verrà narrato come Dirk abbia fatto a finire su un volo diretto negli Stati Uniti. Per l’appunto, anche il tempo della narrazione è distorto, facendo riferimento a qualcosa che è successa ma di cui noi lettori veniamo tenuti all’oscuro.
Non mancheranno neanche tante citazioni sia alla cultura pop contemporanea sia alle altre vicende che vedono Dirk protagonista. Ci sono infatti alcuni rimandi ai romanzi del suo creatore Douglas Adams, oltre ad un bizzarro sfondamento della quarta parete in cui Dirk e Adams sembrano incontrarsi fuori dalla narrazione del fumetto; una sorta di omaggio postumo al creatore, tra le altre cose, della serie di romanzi della Guida galattica per autostoppisti. Infine bisogna soffermarsi sul comparto grafico che è molto azzeccato per la serie. Nei primi capitoli abbiamo le matite di Tony Akins, mentre dal terzo subentra Ilias Kyriazis, entrambi in grado di contribuire, col loro stile a tratti bizzarro e cartoonesco, alla resa altrettanto stramba della serie.
Non possiamo infatti dimenticare che Dirk è uno dei personaggi più strani che abbiano mai calcato le pagine di un romanzo, di un fumetto o i fotogrammi della serie a lui dedicata. In apparenza gli avvenimenti sconnessi delle sue avventure possono costituire un limite al lettore abituato ad essere accompagnato passo passo all’interno di un fumetto, ma con la risoluzione finale vi ricrederete perché scoprirete un modo di scrivere tutto nuovo, incentrato non sul colpo di scena, ma sulla costruzione di un contesto. Il processo investigativo che porta Dirk Gently a risolvere i suoi casi è affascinante oltre ogni dire e permette continue svolte nella narrazione ricca di umorismo, azione, colpi di scena e mistero. Se siete amanti del personaggio di Dirk Gently non perdetevi questo nuovo sviluppo della sua carriera realizzato da IDW Publishing e pubblicato in Italia da saldaPress. Noi ci rileggiamo prossimamente.
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