TWR la (psico)analisi di The Walking Dead 7×01: Io Ti Ucciderò, ma anche no

Arriva l’autunno e ritorna The Walking Dead. Ricordate dove eravamo rimasti 5 mesi fa? Certo che ve lo ricordate: gli Orfani di Cervello © di Rick, a causa dell’ennesimo gargantuesco Cazzata Time ® dello Sceriffo, erano stati fatti prigionieri in un punto non meglio precisato dei boschituttiuguali da Negan Nigan, l’implacabile oratore, e dal suo nutrito gruppo di uomini che di nome fanno tutti Salvatore, per questo noti come I Salvatori.

Negan Nigan li ha tenuti lì tutta l’estate, in attesa del ritorno di quel curiosone dello spettatore che non vedeva l’ora di scoprire chi avrebbe placato la sete dell’insaziabile Lucille. Ma, naturalmente, bisognerà aspettare una 20ina di minuti abbondanti prima di conoscere l’identità dei defunti ed allora, prima di tutto, vi avviso: ci sono più spoiler qui che moccio nel naso di Rick.
E di moccio nel naso di Rick ce n’è parecchio… 

L’episodio si apre con lo Sceriffo Sciroccato che – ostentando immotivata sicumera e risibili atteggiamenti da cazzoduro – si permette il lusso di minacciare Negan Nigan con una frase tipo: “Forse non oggi, e forse neanche domani… ma il trendordici lugliembre del dumeilaemai io ti ucciderò.”
Un discorso vagamente ispirato alla celebre telefonata tra Liam Neeson ed i rapitori della figlia.
Sì, però non ditelo a Liam Neeson… 

E allora Negan Nigan, divertito dalle minacce, porta Rick a fare un giro in camper, gli lascia una piccola ascia del Brico sul tavolo e si siede al posto del guidatore. Rick, concreto e determinato come l’Inter di Frank De Boer, si avventa su Negan Nigan che, per tutta risposta, gli punta il fucile in faccia e  gli mostra la sorpresa che ha preparato per lui: una via di mezzo tra Giochi Senza Frontiere e Mai Dire Banzai… ma con gli zombie!
Dopo essere arrivati in un punto dei boschituttiuguali dove c’è la nebbia (forse nei pressi della pianura padana) Negan Nigan lancia l’accetta di Rick sul tetto del camper e lo invita a recuperarla. Lo Sceriffo Sciroccato esce dal camper e viene attaccato dagli zombie ma – come spesso capita quando si tratta di uno dei protagonisti della serie, un po’ perché sono non morti educati ed un po’ per il timore reverenziale di avere di fronte un regular del cast – attaccano uno alla volta. Così Rick raggiunge il tetto, ma qui Negan Nigan, spiritoso come Mashiro Tamigi, gli fa un altro scherzone ed inizia a sparare al tettuccio dall’interno del camper. Rick allora è costretto ad appendersi come un novello Tarzan su uno zombie impiccato. 


– Lippo Lippi e Cippa Lippa sono molto felici – 

Mentre Rick è impegnato a zompare su appigli di fortuna come Nathan Drake di Uncharted, Regista di Turno (con il fondamentale apporto di Montatore di Turno) ci mostra una serie di brevi sequenze in cui la mazza di Negan fracassa il cranio di tutti gli Orfani di Cervello © prigionieri dei Salvatori. La verità è che ogni attore aveva girato la scena della propria morte per il finale della scorsa stagione per evitare potessero trapelare spoiler e, visto che avevano questo girato extra, sembrava male non usarlo. Che qui non si butta via niente.
A forza di visioni, Rick collassa e l’addetto agli effetti visivi mette un bel filtro che gli fa diventare gli occhi azzurri-azzurrissimi come agli Estranei di Game of Thrones e così, finalmente, ci viene svelata l’identità degli accoppàti con un flashback di 5 minuti fa.

 

Dopo aver scelto la sua vittima con l’antica tecnica del “Passa Paperino con la pipa in bocca”, Negan Nigan fracassa il cranio di Abrahamo Minchion, il roscio con l’ossessione per la copula. Avete notato che anche Negan Nigan lo chiama “il roscio”? Deve aver letto le (psico)analisi della scorsa stagione. Comunque sia il pel di carota, prima di essere trasformato in uno sformatino di carota, mostra un invidiabile sfrontatezza ed invita Negan Nigan a dereliccargli gli zebedei.
Voglio ricordarlo così:


R.I.P. Abrahamo, insegna agli angeli il buongusto e l’arte del corteggiamento.

Inaspettatamente Zucchero ‘Daryl’ Fornaciari, anche noto come il piangina, ha uno scatto d’orgoglio e molla uno sganassone a Negan Nigan, il quale – per la gioia dei grandi e dei piccini – decide di levarci dai maroni anche Glenn Grant, lo stitico più impenitente della storia della TV. E così, con un bel colpo secco, manco fosse un mago degli effetti visivi lo trasforma in Super Slot!

 

Apprezzabile, in questo caso, il richiamo al fumetto di Kirkman:

Maggie, straziata dal dolore, fa un cosplay estemporaneo della figlia di Fantozzi.

E così, quella faccia da stitico di Glenn Grant, ci lascia dopo 7 stagioni. Ma lassù in cielo troverà la pace e, ne sono certo, la sua naturale regolarità.


R.I.P. Glenn Grant, insegna agli angeli i benefici di una dieta ricca di fibre

Ma torniamo alla stringente attualità: dopo aver usato il pregiato giubbotto di pelle Avirex dello sceriffo (un feticcio che Rick custodisce dai primi anni ’90) come salviettina umidificata per pulire l’accetta sporca di budella, Negan Nigan continua la sua personalissima edizione di Mai Dire Banzai ed invita lo Sceriffo Sciroccato a tagliare di netto il braccio del figlio Carl (‘come fosse un salame’ cit.), pena l’esplosione di cervella all’unisono di tutti gli Orfani di Cervello © (che poi se ci fate caso è un non senso: se sono orfani di cervello, come fanno ad esplodergli le cervella?) Ma, quando lo Sceriffo Sciroccato è pronto al taglio, Negan Nigan si mostra per quello che è: un amabile compagnone. Lui non voleva l’amputazione, voleva solo dimostrare – con simpatia però – che Rick è un povero stronzo.

E così Negan Nigan va via portandosi Zucchero ‘Daryl’ Fornaciari come ostaggio mentre, dopo il suo perentorio “io ti ucciderò”, lo Sceriffo Sciroccato si ritira come un peto e si mette a seppellire cadaveri. Ma prima ha un’altra visione: immagina un’ultima cena degli Orfani di Cervello © come fossero i protagonisti di una pubblicità di condimenti per insalata di riso.

 

Intanto Maggie, che ora è una quasi-madre single, decide di andare dal ginecologo ad Hilltop per fare la morfologica e, già che c’è, pure un pap test.

E ora, un po’ di considerazioni finali tra il serio ed il faceto:
– l’attesa dopo il cliffhanger del finale della scorsa stagione è stata ripagata. Negan Nigan ne ha fatti fuori due e nessuno dei due era il signor Placido Porgilaltraguancia

The Walking Dead è tornato ad essere splatter e la morte di Glenn dimostra finalmente un po’ di voglia di osare in tal senso.
Negan Nigan può davvero risollevare le sorti di un serial che, nelle ultime due-tre stagioni, è stato a dir poco sonnecchioso. Crudeltà senza confini, sboccato peggio di un ultras in piena trance agonistica (ricordate che nel finale di stagione avevano censurato tutti i suoi ‘fuck’? Beh, sembra si siano redenti) e, soprattutto, interpretato da un Jeffrey Dean Morgan in forma smagliante. Ovviamente #IoStoConNegan, che ve lo dico a fare?

E adesso vi saluto con i soliti inquietanti interrogativi di giornata:
Per creare i suoi perfidi giochetti, Negan Nigan si ispira più a Mashiro Tamigi o al Generale Putzerstofen?

Carl si deciderà ad andare dal barbiere?
Ma soprattutto: come farà Rick a fermare l’inarrestabile cascata di moccio che esce dal suo naso?

Queste e molte altre risposte nel prossimo imperdibile appuntamento con The Walking Rec, la rubrica di cui l’internerd non sentiva alcun bisogno ma, dal momento che c’è, tanto vale seguirla alla pagina Facebook qui sotto:

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