Nei giorni scorsi sugli schermi CW ha fatto ritorno per la quinta volta l’Arciere di Smeraldo, Arrow. Lo status quo di questa serie è tutto particolare con Oliver Queen Sindaco e Green Arrow (come si fa chiamare l’arciere dalla scorsa stagione) tornato ad operare in solitaria, visti gli abbandoni di praticamente tutto il vecchio team. Come gestirà il tutto l’eroe di Star City? Scopriamolo insieme.
L’unica a non aver abbandonato il cosiddetto team Arrow è Felicity Jones, ex fiamma del nostro eroe, quasi moglie dello stesso, personalmente antipaticissima. Felicity e Oliver continuano a collaborare per cercare di arginare il crimine di Star City, con risultati non sempre ottimali e subito la serie pone il primo problema: per salvare la città, è più importante il ruolo di Sindaco o di Eroe? Oliver inizialmente non ha molti dubbi e subito si scaglia contro la corruzione della Polizia, accusandola pubblicamente (e iniziando il suo mandato di Sindaco nel migliore dei modi: ottima mossa, Ollie!) per poi in seguito cambiare idea, grazie all’aiuto del primo redivivo della puntata: Quentin Lance. Lance (come al solito lo troviamo attaccato ad una bottiglia) decide di intervenire e forma una squadra speciale per aiutare Arrow nella sua prima missione di questa serie.
Stranamente (e sono sincero) il punto di forza di questa prima puntata, oltre al tanto materiale narrativo inserito e che non dispiace mai, sono le parti action. I combattimenti restano coreografati e poco rozzi, ma hanno un’impronta molto fumettistica, con rallenty e acrobazie molto studiate. Se le scene d’azione continueranno a venire trattate in questo modo, non c’è dubbio che la serie possa trarne giovamento. Pecca ancora molto grossa sono i dialoghi, spesso inconcludenti, zeppi di frasi fatte e ad effetto, che hanno il solo risultato di appesantire una narrazione già molto carica di avvenimenti. L’impronta “dark” della serie viene conservata nel migliore dei modi, senza accentuarla troppo (come era stato per la terza stagione) ma anzi alternandola a momenti più “classici” con feste, eventi pubblici e comicità non esasperata.
Senza entrare ulteriormente nel merito della trama, vi basti sapere che Green Arrow intraprende un cammino di redenzione (really!?! di nuovo?!?) e capisce che non può tornare al passato per continuare ad operare come gli avevamo visto fare nel finale della scorsa stagione: uccidere Damien Darhk davanti a centinaia di persone non è stata certo una mossa saggia, eppure Oliver sembra convinto di poter tornare al metodo “criminale = cadavere” che nelle scorse stagioni usava, ma su cui per anni ci ha ammorbato nel tentativo di diventare un vero “eroe”. Insomma, sempre la solita menata sul confine tra eroe e vigilante (e nella puntata anche gli autori sembrano non avere le idee molto chiare su questo aspetto). Prima di passare alla parte “spoilerosa” una piccola annotazione sulla statua commemorativa per Black Canary. Dico solo, citando Aldo, Giovanni e Giacomo, che il mio fabbro con 30€ l’avrebbe fatta sicuramente meglio.
Ma passiamo quindi alla parte spoiler. Da questo momento in poi, se non avete visto la puntata, leggete a vostro rischio e pericolo.
Partiamo dai flashback di quest’anno (che, se non ho capito male, dovrebbero essere gli ultimi, visto che Oliver è rimasto sull’isola per cinque anni). Troviamo Oliver in Russia, alla ricerca di Konstantine Kovar, nome che nei fumetti è quello del padre di Red Star, villain russo della DC Comics. Mentre è impegnato in questa ricerca, Oliver si imbatte nel suo vecchio amico Anatoly, membro della Bratva, presente con lui sull’isola. Dopo aver tentato in tutti i modi di dissuadere Oliver dalla sua ricerca, alla fine Anatoly si convince ad aiutarlo e inizia il suo percorso nella Bratva (con un bel pestaggio tra l’altro, che non fa mai male ad uno che recita come Amell). Altra introduzione di questa stagione sono i vigilantes, una pletora di gente che ha deciso di emulare Green Arrow indossando una maschera e scendendo in strada a pestare i criminali. Il primo di cui facciamo la conoscenza è Wild Dog, il quale però viene liquidato da Oliver con una freccia nella gamba e tanti saluti. Il sottobosco criminale di Star City è sempre particolarmente attivo e questa volta a farsi avanti per il controllo della città è un totale sconosciuto, che mostra tutte le falle delle gang criminali che detengono il potere (ma anche quelle degli sceneggiatori che avevano bisogno di un pretesto per inserire un nuovo personaggio): Tobias Church è un criminale senza scrupoli, che non si fa problemi ad accoppare tutti quelli che gli si parano davanti, anche perché i criminali di Star City sembrano particolarmente buoni e, se ammazzi il loro capo, non parte una lotta per il controllo della gang, ma si affidano al nuovo arrivato. In poco tempo Church, che però stupido non è, si garantisce il supporto e la collaborazione del crimine cittadino e attua il suo piano: rapire il Sindaco per far uscire Green Arrow allo scoperto. Ok, mi rimangio quello che ho detto: è decisamente stupido. Infine gli arrivi, vecchi e nuovi. Nella puntata rivediamo Diggle (impegnato sul fronte Balcanico) e Speedy indossa nuovamente il costume per una fugace apparizione. Ma due sono le presenze che imprimono una svolta alla puntata e alla serie: la prima è Laurel Lance che, in punto di morte, chiede ad Oliver di non lasciar finire il cammino di Black Canary con la sua morte (chi indosserà la sua maschera? Spero si degnino almeno di introdurre un nuovo personaggio); l’altra new entry di un certo peso l’abbiamo nel finale di puntata, con la comparsa di un nuovo arciere, accreditato come Prometheus, il quale fa fuori uno dei poliziotti della task force creata da Quentin Lance.
L’inizio di questa stagione si regge comunque bene, inaspettatamente direi: hanno deciso fin da subito di far tornare Green Arrow allo standard “eroico”, per evitare una ripetizione costante di temi già visti, e lo sviluppo della figura di Sindaco/Eroe sembra interessante, come s’era prospettato dallo scorso anno. Non ci resta che vedere come andrà avanti la trama e come si svilupperanno i villain di questa stagione. Ci rileggiamo alla prossima, con la recensione del pilot di Legends of Tomorrow (dal 13 Ottobre su The CW).
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