Caro Sig. Trollo,
mi chiamo Pierminchia e sono un bimbopene di 22 anni. Mi piacciono Batman, Harley Quinn e la DC Comics in generale. Seguo la tua rubrica con interesse, anche se hai parlato male praticamente di tutto, comprese le cose che mi piacciono a me. Io comunque non sono inxxxxto con te perché so che lo fai per scherzare. Vero?!? Ad ogni modo, vorrei chiederti cosa ne pensi dei voti che Rotten Tomatoes rifila regolarmente ai film dei miei beniamini (Warner/DC). Secondo me è colpa della Disney che controlla tutti i siti e i giornali!!!11! Ti prego Sig. Trollo rispondimi presto, tutti i miei amicipene sono fan della Marvel e, ogni volta che esce un film della Warner, mi prendono per il culo per almeno un mese dicendo che fa schifo al cxxxo.
Con affetto.
Pierminchia Brufolotti
Ciao Pierminchia, sono felice di poterti rispondere e sono contento che tu mi abbia fornito così casualmente lo spunto per parlare di un argomento che mi sta molto a cuore; e cioè Rotten Tomatoes, il suo funzionamento e l’impatto che questo tipo di critica ha sul pubblico (specialmente sui microcefali come te). Tenterò quindi di superare il naturale disprezzo che ho nei tuoi confronti e cercherò di fare luce sui dubbi che attanagliano il tuo misero apparato cognitivo.
Prima di iniziare, però, è necessaria una doverosa premessa: i film del DC Extended Universe fanno davvero schifo al cazzo. Si tratta, come già sottolineato in altre sedi, di grandi occasioni mancate. Potenzialità enormi gettate letteralmente nel cesso a causa della totale incapacità di chi sta gestendo questo ambizioso progetto. Per cui, cari DCminchia, c’è poco da lagnarsi se Batman V Superman prende il 26% su RT o se Suicide Squad viene considerato una cagata atomica prim’ancora di essere visto. Se fai prodotti pessimi è logico attendersi una risposta di questo tipo.
Il problema, piuttosto, è cercare di comprendere come mai vi sia una così stridente differenza tra le percentuali di gradimento espresse dalla critica e quelle del semplice pubblico; oltre che il motivo di un simile trattamento differenziato rispetto ad altri film spazzatura degli ultimi anni (vedi la stragrande maggioranza delle pellicole Marvel Studios). Ma andiamo per gradi.
Come funziona Rotten Tomatoes?
Rotten Tomatoes è un aggregatore di recensioni. Il sito in sé non fornisce alcuna valutazione dei film, ma si limita a raccogliere le diverse recensioni dei siti specializzati, tirandone fuori un dato percentuale che tiene conto unicamente di quelle positive. Questo significa due cose. La prima è che la percentuale espressa si riferisce esclusivamente alle votazioni favorevoli (fresh) e non fornisce dunque un indice di gradimento complessivo. Se a me, recensore, il film è piaciuto mediamente, la mia recensione non viene inserita in quella percentuale; per cui è evidente che il famoso 26% non equivalga ad un voto in centesimi, ma indichi – appunto – solo le recensioni completamente positive da parte degli addetti ai lavori. La seconda e conseguenziale riflessione, invece, è che è DEL TUTTO INUTILE scagliarsi conto Rotten Tomatoes, accusandolo di essere al soldo della Disney, perché il poverino non fa che aggregare le diverse recensioni dei più importanti siti di settore senza esprimere un proprio giudizio.
Ed inoltre, so di dare un duro colpo al tuo cuoricino brufoloso, ma se a quanto detto, ci aggiungi che il 30% della proprietà di RT è della Warner Bros, ecco dimostrato come ogni teoria complottistica in tal senso valga più o meno quanto quelle del peggior Adam Kadmon. Casomai, si potrebbe sostenere che la Disney allunghi qualche biscotto qua e là ai vari siti di settore per ottenere recensioni più favorevoli. Ma, anche se così fosse, cosa impedirebbe alla Warner di fare altrettanto?
Pubblico e critica
Di tutta la problematica sollevata da te, caro Pierminchia, il fattore più interessante mi sembra certamente la vistosa forbice che – in alcuni casi – divide il giudizio della critica da quello del pubblico. Suicide Squad, ad esempio, ha ottenuto un misero 26% dalla critica e ben il 70% dei consensi da parte del pubblico; mentre il pessimo BVS, pur avendo ottenuto un dignitoso 65% dalla plebaglia, non è riuscito ad andare oltre il 27% delle recensioni positive.
C’è legittimamente da chiedersi se si sia arrivati ad una scissione troppo netta tra giudizio popolare e professionale; e se i recensori attuali siano o meno in grado di fornire un aiuto utile ad un pubblico così distante rispetto ai propri gusti.
La verità, almeno secondo me, è che quando si parla di film di questo tipo, così strettamente legati alla cultura popolare e al mondo del fumetto, intervengono spesso dei fattori esterni che possono in qualche modo falsare il giudizio di critica e pubblico. Il fanatismo, il nostalgismo esasperato, la triste necessità di appartenere a una qualche fazione, spesso influenzano lo spettatore, allontanandolo da una visione oggettiva di ciò che sta guardando.
E’ dunque possibile che ci siano stuoli di fanboy impazziti che si ostinino a votare positivamente qualsiasi merda gli venga propinata dalla loro casa di produzione preferita; così come è plausibile che vi sia una vasta fetta di siti e blog specializzati che nutrano maggiore simpatia per la Casa delle Idee e i suoi film.
Un gruppo di fan in delirio durante la visione di Suicide Squad
Marvel VS DC
Ed infatti, c’è da segnalare una netta preferenza da parte della critica specializzata nei confronti delle pellicole targate Marvel Studios, anche rispetto a film non molto più meritevoli di quelli della Distinta Concorrenza. Il primo Thor, ad esempio, riesce ad ottenere un poco meritato 77%; mentre Age of Ultron può fregiarsi di un dignitosissimo 75% nonostante sia uno film più insulsi e peggio scritti della storia del cinema.
Credo che nel caso dei film Marvel la critica di settore apprezzi la maggiore programmazione di tutto l’universo cinematografico creato dagli Studios, sorvolando sulla banalità della scrittura e sulla totale mancanza di contenuti. La Warner paga certamente un lavoro fatto in modo più sbrigativo, oltre che spiccatamente emulativo e poco originale. Si vocifera di numerose incertezze e dietrofront sia nella fase di montaggio di BvS che nel corso della produzione di Suicide Squad; segno evidente di come la Warner abbia le idee poco chiare su ciò che sta andando a creare e si faccia influenzare dall’indice di gradimento che il pubblico manifesta attraverso i media e il web.
E poi c’è il botteghino
A dirimere ogni controversia sul punto c’è il botteghino, al quale – a onor del vero – fino ad ora i film Warner/DC sono stati premiati oltre i propri meriti. BvS ha incassato circa 900 milioni di dollari, mentre il debutto di Suicide Squad ha segnato ben 136 milioni al solo week end di apertura. Non i numeri dei blockbuster di punta della Marvel, ma comunque cifre ampiamente appaganti per un progetto che sta da poco iniziando a muovere i suoi primi passi.
Ora, mentre per BvS il successo in termini di incassi poteva essere giustificato dai personaggi coinvolti, capaci da soli di trascinare al cinema una larga fetta di pubblico, per Suicide Squad c’è da registrare evidentemente un discreto seguito di fan e una buona capacità promozionale da parte della produzione.
Sarà interessante osservare se il miserabile livello di questi film influirà sugli incassi nel prossimo futuro, o se la solida fan base della DC riuscirà comunque a garantire buone entrate anche per le successive pellicole. Certo è che film come Wonder Woman o Aquaman (per non parlare di Cyborg) dovrebbero avere un appeal decisamente minore rispetto ai loro predecessori e costituiranno, dunque, un indubbio banco di prova per il lavoro della Warner. La speranza è che qualcosa cambi nell’impostazione di questo maxi progetto, apparso fino ad ora non all’altezza degli investimenti e delle aspettative di gran parte del pubblico.
Per concludere, caro il mio Pierminchia, il tuo odio nei confronti di Rotten Tomatoes non è altro che l’ennesima dimostrazione della dilagante ignoranza di voi bimbipene ipoevoluti. Inoltre, i tuoi amici Marvelminchia fanno bene a prenderti per il culo per la tua inspiegabile affezione nei confronti delle cagate che ti guardi. In fondo, se fossi uno stupido fanboy della minchia come te, desidererei vedere delle trasposizioni cinematografiche degne dei prodotti da cui vengono tratte e non due tipi che dopo aver promesso sangue ed essersi picchiati per mezz’ora, fanno pace grazie ad un discutibile caso di omonimia.
Certo di averti fornito ogni risposta utile alla tua, già complicata sopravvivenza, ti saluto con immutato disprezzo.
Tuo Trollo.
Se anche tu scrivi letterine sgrammaticate in difesa di discutibili cinefumetti per imbecilli, metti like alla pagina del Trollo. Non posso promotterti che aumeterai il tuo QI, ma di certo non lo abbasserai.