TWR la (psico)analisi di Game of Thrones 6×09: Bastardbowl!

La puntata più attesa di questa stagione di Game of Thrones è finalmente arrivata e le aspettative della lunga marcia di avvicinamento al conflitto per il nord sono state ben riposte. L’episodio 6×09 del serial HBO, infatti, è uno dei pezzi più strabilianti della storia della televisione. E anche se siete dei criticoni, dei puristi delle Cronache di Giorgione ‘il pacioso’ Martin, o dei piccoli Trollo in erba, non potete non riconoscere lo strapotere tecnico di questa che – è bene ricordarlo – è la puntata di una serie televisiva e non un blockbuster hollywoodiano.

Prima di tuffarci nelle mazzate del profondo nord, però, gli showrunner hanno deciso di fornirci un gustoso antipasto. A Meereen, i maestri schiavisti vengono spazzati via in men che non si dica dall’arrivo dei draghi (e dei millemila dothraki), con un tempismo che neanche i quattro amici dell’amaro Montenegro con il loro aeroplanino.

Mi piace vincere facile. BON-CI-BON-CIBONBONBON

Dopo aver chiuso la pratica schiavisti, al municipio-piramide di Meereen si presentano Theon e Yara Greyjoy per proporre un’alleanza a Danerys Santanché LaQualunque fornendole 100 navi in cambio del trono del mare. Lei, cavalcando il successo nazionalpopolare delle “sindache” (si, lo so che non è italiano) Raggi-Appendino, pensa che il duopolio rosa con Yara possa funzionare.
L’intesa tra le due donne è forte ed improvvisamente iniziano ad ammiccare come neanche la signorina Silvani, al povero Theon non resta che rosicare ripensando ai tempi in cui aveva ancora il suo maipiùmoscio

Ma il fulcro dell’episodio è il Bastardbowl, l’atteso scontro tra i due bastardi del Nord: Jon e Ramsay.
Al tavolo di guerra l’inferiorità numerica dell’esercito degli Stark appare schiacciante e così, dopo una partita a Risiko, Tormund Beruschi va ad ubriacarsi, mentre Ser Davos va alla ricerca di un luogo appartato in cui liberare il colon (che non si sa mai, magari parte una scureggia e dai nell’occhio…). Davos, però, si imbatte in qualcosa di inaspettato: il barbecue in cui è stata cucinata Shireen Baratheon.

Gli eserciti sono schierati e gli occhi del pubblico sono tutti per lei: Lyanna Mormont, la piccola lady con lo sguardo torvo di chi sa di essere circondato da incompetenti.

Prima della battaglia, spinto da un moto di umanità, Ramsay libera uno tra i più carismatici personaggi mai apparsi in 6 stagioni di Game of Thrones: Rickon Stark, anche noto come l’agnello sacrificale di cui fregacazzi a chicchessia

Rickon inizia a correre alla ricerca dell’asino che vola, sembra quasi in salvo E INVECE NO viene ucciso da una freccia scoccata da Ramsay. E comunque ti domando, Rickon: ma correre a zig zag?
No, eh?


R.I.P. Rickon, insegna agli angeli a non creare empatia nei tuoi confronti

Quello che segue è epica allo stato puro, una battaglia con cavalieri, fanteria, arcieri, un piano sequenza da urlo che sembra un cameo di Alejandro González Iñárritu, un gigante stracazzuto, ed una tensione ingestibile. Alla fine della battaglia, lì sul mio divano, mi sentivo come Ted Striker quando doveva far atterare l’Aereo Più Pazzo del Mondo.

Per tutti questi motivi, Game of Thrones 6×09 – candidato da HBO e praticamente certo vincitore dell’Emmy Award come miglior episodio di una serie TV – dovrebbe essere portato come esempio nei dizionari sotto la voce “epicità”.

Uno dei momenti di maggiore pathos della battaglia è la claustrofibica sequenza in cui Jon sembra stia per soccombere schiacciato dai bruti in ritirata, salvo poi riemergere a fatica. É evidente il parallelismo con la scena in cui Daenerys, nel finale della terza stagione, si mise a fare stage diving sugli schiavi di Yunkai.

Nel frattempo Tormund Beruschi si esibisce in un remake del celeberrimo scontro Tyson VS Holyfield, solo che lui, invece dell’orecchio, azzanna mezzo collo con annessa carotide a Small Jon Umber. E a questo punto, prevedibile ma comunque catartico, ecco l’arrivo in pompa magna dei cavalieri della Valle di Arryn che spazzano letteralmente via l’esercito dei Bolton. 
Ok, è una situazione che sa di déjà vu e fa tornare alla memoria sia l’arrivo dei cavalieri di Stannis durante al battaglia con i Bruti alla Barriera, che il conflitto fantasy che più titilla i sogni di ogni nerd: la battaglia del fosso di Helm nel secondo capitolo della trilogia de Il Signore degli Anelli, con l’arrivo dei cavalieri di Rohan guidati da Eomer e Gandalf. E ok, lo so che molti di voi mi daranno del blasfemo perché certi accostamenti non vanno fatti ma – premettendo che per me il momento più da brividi della trilogia di Peter Jackson non è la battaglia del fosso di Helm ma il discorso di re Theoden ai campi di Pelennor – ragazzi, questa è televisione e, parametrando le due cose, qui si sono sfiorati i livelli di una maxi-produzione da grande schermo.

Rimane solo la resa dei conti ed uno dei beniamini degli spettatori, il gigante Wun Wun, sbriciola la porta di Grande Inverno… passiamo così dall’hold the door di Hodor allo smash the door di Wun Wun. Ma, come ampiamente prevedibile, Wun Wun muore sacrificandosi sull’altare del budget, che un gigante in CGI alla lunga costa: le sue possibilità di sopravvivenza a questa battaglia erano paragonabili a quelle di una comparsa di colore in The Walking Dead.


R.I.P. Wun Wun insegna agli angeli che la CGI costa e quindi se sei un personaggio in CGI duri poco
(a meno che tu non sia un drago)

A proposito, vi pongo un quesito: non trovate che Wun Wun assomigli parecchio a Liam Neeson?

Finalmente arriva il climax della puntata con l’atteso confronto tra Ramsay e Jon con quest’ultimo che, dopo aver parato una tripletta di frecce con uno scudo Mormont, travolge Ramsay con un uragano di pugnazzi.

A dare il colpo di grazia al marito è Darth Sansa che, con la classica fatality del signor Burns (“Liberate i cani”), fa sbranare Ramsay dai suoi stessi mastini. 



R.I.P. Ramsay, insegna agli angeli a variare la dieta dei loro mastini.

Ma se Jon – dopo i tristi episodi di mutismo mentre elemosinava uomini in giro per il nord – viene fuori da questo conflitto come un guerriero fatto e finito con slanci di eroismo da applausi, il vero vincitore del Bastardbowl è Darth Sansa. Ha usato il (presunto) fratellastro ed il suo esecito come esca per far sì che Ramsay scoprisse le sue carte per poi spazzarlo via, al momento giusto, con l’aiuto dei cavalieri della Valle. Insomma Sansa ha fatto il doppiogioco con Jon: lei era già certa dell’intervento di Ditocorto e lo ha tenuto per sé perché non voleva svelare il suo asso nella manica. Tra le righe si intuisce che avrebbe sacrificato anche Jon oltre a Rickon. 

In conclusione possiamo tranquillamente affermare che questa puntata è la scontata conferma della regola che vuole che l’episodio 9 sia (quasi) sempre il migliore di ogni stagione di Game of Thrones: 1×09 decapitazione di Ned, 2×09 battaglia delle Acque Nere, 3×09 nozze rosse, 4×09 battaglia alla Barriera. Fa eccezione la stagione 5, in cui l’episodio 8 con la battaglia contro il Re della Notte ad Aspra Dimora vince a mani basse sull’ep.9 (Shireen alla griglia). 

E adesso cosa aspettarci per il finale di stagione? Penso che gran parte dell’azione si svolgerà ad Approdo del Re, dove andrà in scena l’episodio di Un Giorno In Pretura con imputati ser Loras e la regina vagina Cersei. Il fatto che Tyrion, cercando di dissuadere Daenerys dal radere al suolo Astapor e Yunkai, abbia nuovamente menzionato l’altofuoco collocato dal Re Folle nelle fondamenta della città, è l’ennesimo elemento a puntare nella stessa direzione: Cersei, con una poco riuscita mossa Kansas City, piuttosto che farsi condannare, farà esplodere il tempio di Baelor e con esso, magari, anche Tommenchia che da settimane puzza di morto come quelli che nei film horror dicono “separiamoci”.

Ci sarà sicuramente ancora spazio per le conseguenze della battaglia di Grande Inverno con Ditocorto che andrà a reclamare la sua ricompensa (Sansa che fai? Ti sposi per la terza volta?) e la resa dei conti tra Melisandre e Davos con quest’ultimo ormai consapevole che la donna rossa è responsabile della morte di Shireen. Poi ci sarà All-Bran McFly e, trattandosi di un finale di stagione, non mi stupirei se la prossima avventura di RiCorvo al Futuro, portasse con se qualche grossa rivelazione… Qualcuno ha detto torre della Gioia?

Lo scopriremo tra 7 giorni! Io vi saluto e vi ricordo che, per non perdervi la (psico)analisi del finale di stagione e rimanere sempre sintonizzati con la mia frizzante ironia da 4 soldi, non vi resta che piazzare un like alla mia pagina Facebook: 

Si ringrazia la pagina Facebook Game of Thrones ITALIA

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